L’Osservatorio Agenda Digitale, giunto all’undicesima edizione, mira ad offrire ai Decision Maker modelli interpretativi, strumenti fondati su solide evidenze empiriche e spazi di confronto per attuare le opportunità offerte dall’Innovazione Digitale in relazione ad alcuni grandi temi che condizionano la competitività del Paese (efficienza della PA, lotta all’evasione fiscale, sostegno allo sviluppo, ecc.). L’Osservatorio Agenda Digitale intende essere un «luogo» qualificato, indipendente, duraturo e stabile nel tempo in cui sviluppare il dialogo tra mondo dell'innovazione Digitale e quello della Politica, del Governo e della PA.
La Ricerca 2023 dell'Osservatorio Agenda Digitale
Nell’ambito della Ricerca 2023 l’Osservatorio si propone di studiare e approfondire le seguenti tematiche:
In continuità con la Ricerca degli anni precedenti, il filone monitora l’effettiva attuazione dell’Agenda Digitale italiana e del PNRR e fornisce indicazioni di miglioramento. Per farlo, l’Osservatorio abilita confronti sia a livello internazionale con i dati del DESI europeo, sia a livello territoriale attraverso il DESI regionale e il dialogo con i decision maker, grazie a un tavolo di lavoro dedicato alle Agende Digitali regionali. Oltre alla centralità del DESI, la Ricerca è orientata all’aggiornamento dei Digital Maturity Indexes (DMI), il framework di indicatori complementare al DESI sviluppato dall’Osservatorio, e al monitoraggio del Piano Triennale e del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD). L’attività di monitoraggio è estesa poi all’utilizzo delle risorse disponibili per l’Agenda Digitale italiana all’interno dei programmi quadro dell’Unione Europea.
La Ricerca di questo filone si pone l’obiettivo di comprendere le innovazioni digitali sviluppate a livello internazionale che potrebbero caratterizzare la PA italiana nel prossimo futuro. L’obiettivo è quello di produrre indicazioni strategiche su come cogliere le opportunità di innovazione digitale più dirompenti. Grazie a una collaborazione con il Joint Research Centre della Commissione Europea e al confronto con enti pubblici internazionali, la Ricerca si focalizza quindi su un’analisi delle soluzioni applicative di blockchain e di Intelligenza Artificiale (IA) in ambito pubblico. Con riferimento in particolare alle soluzioni di IA, l’Osservatorio si propone di sviluppare un framework di indicatori per monitorare e confrontare il livello di maturità degli Stati europei nell’adozione di questa tecnologia. La Ricerca è poi estesa al monitoraggio delle applicazioni e dell’utilizzo di droni da parte delle Pubbliche Amministrazioni, delle iniziative di Smart Working in ambito pubblico e della diffusione di alcune iniziative di innovazione digitale (quali ad es. cloud, interoperabilità) previste nel PNRR.
Il filone servizi si pone l'obiettivo di monitorare il processo di digitalizzazione, automazione e semplificazione dei servizi erogati dai Comuni italiani. Per l'anno 2023, in particolare, è prevista un'analisi dell'impatto della Piattaforma Digitale Nazionale dei Dati (PDND) sulla fornitura dei servizi comunali e sulla messa a disposizione di dati per le Amministrazioni locali, le quali a loro volta potranno sfruttare questi dati al fine di ridurre gli adempimenti da parte del cittadino e delle imprese. L'Osservatorio punta così ad approfondire il tema dei servizi proattivi, monitorandone lo stato di attuazione e individuando le criticità che ne bloccano lo sviluppo. A completamento di questo lavoro, verrà approfondito il tema dell'usabilità dei servizi comunali tramite strumenti di ricerca innovativi al fine di mappare le iniziative maggiormente rilevanti e di individuare buone prassi nell'erogazione degli stessi.
La Ricerca su questo filone si propone di valutare criticamente l’adeguatezza del sistema di offerta di innovazione digitale orientato alle PA italiane per dare indicazioni su come impostare efficacemente i processi di procurement pubblico affinché accelerino e non frenino l’attuazione dell’Agenda Digitale. È prevista una caratterizzazione del sistema dell’offerta di innovazione digitale alla PA italiana e una mappatura dei Soggetti Aggregatori Regionali (SAR), per analizzare il livello di maturità raggiunto in termini di spesa gestita, supporto al territorio, specializzazione settoriale, capacità di innovazione e digitalizzazione delle loro piattaforme procurement. La Ricerca prevede poi un monitoraggio delle gare di innovazione digitale previste nel PNRR, al fine di delineare specifiche raccomandazioni per le gare in uscita. In continuità con l’edizione precedente, la Ricerca si propone di analizzare le gare pubbliche di soluzioni digitali, anche grazie a confronti con il mondo privato, e di monitorare il recepimento dei provvedimenti attuativi previsti nel PNRR per il Codice dei contratti pubblici. Sarà poi caratterizzata la spesa pubblica in soluzioni e servizi digitali, con un focus particolare sulle piattaforme abilitanti (SPID, ANPR e pagoPA) e su alcune soluzioni verticali (es. blockchain, smart working, cloud). Inoltre, verrà effettuata un’analisi del mercato delle piattaforme di eProcurement pubblico in Italia e, anche grazie alla collaborazione con AgID, sarà definito un set di linee guida sulla digitalizzazione dei contratti pubblici e l’interoperabilità tra piattaforme di eProcurement.
Vista la centralità delle competenze digitali nel PNRR e in generale nell’economia e nella società, l’Osservatorio ha deciso di introdurre un filone ad hoc per fornire ai policymaker strumenti e indicazioni sulle politiche pubbliche da implementare per stimolare lo sviluppo di competenze digitali da parte di cittadini e PA. A partire dal framework DigComp 2.1 e in continuità con i dati prodotti da Istat, l’Osservatorio promuove iniziative di misurazione del livello di competenza digitale, tramite survey, nella cittadinanza e tra i dipendenti pubblici. L’Osservatorio, inoltre, in continuità con gli anni precedenti e in collaborazione con Invitalia e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale (DTD), monitora la Strategia nazionale per le competenze digitali e il Piano Operativo ad essa collegato. Infine, di concerto con il DTD e il Dipartimento per le Politiche Giovanili, analizza l’impatto delle principali politiche pubbliche in campo, a partire dal Servizio Civile Digitale e dalle Reti di facilitazione digitale.