Cosa sono i Pagamenti Digitali? Quali i trend innovativi nell’ambito dei pagamenti? Contactless e Mobile sono la massima evoluzione dei pagamenti digitali? O esistono forme di pagamento ancora più innovative in grado di abilitare modelli di business fino a ieri impensabili?
Se all’inizio si pensava che i pagamenti da smartphone potessero essere la massima espressione del Digital Payment, oggi si prospettano ulteriori innovazioni che cambieranno il modo di pagare dei consumatori. Questa guida nasce con l’intento di descrivere nella maniera più precisa possibile il mondo dei pagamenti digitali e innovativi. Un mondo in continua evoluzione.
Le nuove tecnologie applicate ai Pagamenti Digitali quali Blockchain, Intelligenza Artificiale, Internet of Things e Biometria, unite alla normativa PSD2 (Payment Services Directive 2) e alle Open API, hanno cambiato le carte in tavola, abilitando nuove tipologie di pagamento e nuove opportunità di business. Attualmente è possibile pagare con oggetti indossabili, elettrodomestici, altoparlanti o addirittura con un addebito automatico che non richiede alcuna azione da parte del cliente.
Fare ordine in tale scenario non è semplice. Ci proveremo in questa guida sui pagamenti digitali, realizzata con l’aiuto dei dati e delle Ricerche dell’Osservatorio Innovative Payments della POLIMI School of Management, che da molti anni si occupa di studiare e quantificare le principali direttrici di innovazione che stanno trasformando il panorama dei pagamenti elettronici a livello italiano e internazionale.
Pagamenti Digitali: cosa sono e quali sono
Per pagamenti digitali – o Digital Payment – si intendono pagamenti effettuati con strumenti elettronici (carte di pagamento, wallet) o addebito diretto su conto corrente per l’acquisto di beni o servizi. Nello specifico, si fa riferimento ad alcune modalità di pagamento particolarmente innovative: Contactless, eCommerce, Mobile POS (insieme a Smart e Soft POS) e Innovative Payment, i quali a loro volta includono modalità come il Wearable Payment e il Device-free Payment.
Che cosa implica questa classificazione? Rispetto al passato, dove il focus ricadeva principalmente sul Mobile Payment (pagamenti tramite smartphone), oggi si prende in considerazione il più ampio gruppo degli Innovative Payment (pagamenti tramite oggetti connessi).
Oltre a nuove modalità di pagamento per i consumatori, nascono anche nuove modalità di accettazione dei pagamenti digitali. In tale contesto, i POS giocano un ruolo importante: basti pensare che i POS virtuali permettono di pagare in autonomia senza passare dalla cassa (self-checkout) o di pagare con wallet digitali non necessariamente legati ai circuiti delle carte. Nel seguente quadro proviamo a riassumere le principali tipologie di pagamenti digitali.
Facile, sicuro e veloce: il contactless è una modalità di pagamento digitale sempre più diffusa in Italia, tanto che caratterizza quasi 9 pagamenti su 10. Grazie alla sua comodità e all’ampia diffusione di carte e terminali abilitati presso gli esercenti, l’Italia è uno dei Paesi che utilizza maggiormente il contactless, specie per i piccoli importi. Con una crescita del +19% avvenuta nel 2024, i pagamenti contacless hanno raggiunto quota 291 miliardi di euro.
eCommerce
Gli acquisti online da remoto di prodotti e servizi in cui il pagamento è concluso con carta di pagamento o wallet elettronico rientrano nell’ormai nota categoria dell’eCommerce. Quando il dispositivo utilizzato per la transazione online è lo Smartphone parliamo più propriamente di Mobile Commerce.
Mobile POS, Smart POS e Soft POS
I Mobile POS consentono di abbinare un device per la lettura delle carte allo smartphone per accettare pagamenti con carta senza un POS tradizionale. Tali innovazioni stanno rimodellando sempre di più le modalità di pagamento in negozio, specie nei piccoli esercizi commerciali, raggiungendo un transato di ben più di 9 miliardi di euro. Insieme ai Mobile POS, crescono anche gli utilizzi di Smart POS (52,9 miiardi di euro di transato) e dei Soft POS (217,7 milioni d euro di transato), soluzioni ancora più innovative.a
Innovative Payments
Innovazioni tecnologiche e normative hanno recentemente allargato la portata dei pagamenti digitali. Oltre al Contactless, POS e eCommerce, individuiamo oggi altre tipologie di pagamento più sofisticate e innovative, quali Mobile Payment, Wearable Payment, Device-free Payment e Smart Object Payment. Queste soluzioni di Innovative Payment hanno raggiunto quota 56,7 miliardi di euro nel 2024, in aumento del 53% rispetto al 2023.
Pagamenti Digitali Innovativi
Definito cosa sono i pagamenti digitali e quali vantaggi offrono, è bene inquadrare al meglio l’ecosistema degli Innovative Payment. In questa parte della guida abbiamo individuato dunque le quattro categorie di pagamento più innovative e interessanti per il futuro.
Mobile Payment, Mobile Wallet e Wearable Payment
I pagamenti tramite smartphone sono una realtà sempre più consolidata a livello italiano e internazionale. Gli utenti acquistano beni e servizi tramite cellulare sia nei negozi fisici sia negli store online, con una spesa media sempre più in crescita. Il Mobile Payment include acquisti a distanza e in prossimità, entrambi abilitati da tecnologie che rendono lo smartphone un importante strumento per i pagamenti digitali. Una delle nuove frontiere di questa soluzione include il Mobile Wallet, intesa come un’app per smartphone il cui obiettivo è sostituire il portafoglio fisico con uno digitale.
Meritano un approfondimento anche i cosiddetti Wearable, dispositivi indossabili connessi a Internet e abilitati ai pagamenti contactless. Sempre più utenti pagano con smartwatch e fitness tracker in maniera semplice e immediata. Tutti i più grandi produttori hanno lanciato il loro servizio di pagamento (ad esempio Apple Pay, Fitbit Pay, Garmin Pay, Google Pay e Samsung Pay) stringendo accordi con gli istituti finanziari per permettere agli utenti di virtualizzare le loro carte di pagamento tramite NFC (Near Field Communication) sugli standard di pagamento del Mobile Payment.
Device-free Payment
I Device-free Payment rappresentano una tipologia di pagamento innovativo che non richiede alcun dispositivo di attivazione. Sfruttano la biometria (come ad esempio il riconoscimento facciale, vocale o delle impronte) o addirittura l’addebito è automatico senza che l’utente realizzi alcuna operazione (si parla a ragione di Invisible Payment, o pagamenti invisibili). Ovviamente ciò comporta per gli esercenti un adattamento in termini di strumenti e tecnologie per il riconoscimento dei clienti o dei prodotti acquistati, nonché una maggiore consapevolezza sulle problematiche di privacy e sicurezza.
Smart Payment tramite Oggetti Intelligenti
Oltre agli smartphone e agli smartwatch, anche altri “oggetti connessi” fanno ormai parte della quotidianità degli italiani. Questi “oggetti intelligenti”, abilitati dal paradigma dell’Internet of Things (IoT), rendono il pagamento ancora più immediato e “invisibile”. Non è errato dunque parlare di Smart Object Payment, ovvero di Smart Payments (sistemi di pagamento innovativi) tramite oggetti intelligenti: qualsiasi oggetto connesso e intelligente già oggi può potenzialmente abilitare un pagamento: elettrodomestici (Smart Appliance Payment), altoparlanti (Smart Speaker Payment), automobili (Smart Car Payment).
I vantaggi dei Pagamenti Digitali
Che si tratti di Innovative Payments o di pagamenti contactless, i pagamenti digitali offrono numerosi vantaggi in termini di comodità, facilità d’utilizzo, sicurezza ed efficienza. Di seguito elenchiamo i principali:
- sono accessibili 24/7;
- permettono ai clienti di effettuare acquisti online in tempo reale senza doversi recare nei negozi fisici;
- consentono di effettuare una transazione direttamente dal proprio smartphone, smartwatch o altri oggetti indossabili;
- garantiscono velocità e, allo stesso tempo, un alto livello di sicurezza, grazie a strumenti di crittografia e meccanismi avanzati di rilevamento delle frodi;
- possono essere effettuate transazioni nazionali e internazionali con facilità e tempestività;
- contribuiscono a modernizzare il sistema paese, compresa la lotta all’evasione fiscale, spesso associata a strumenti di pagamento tradizionali come il contante.
Pagamenti Digitali in Italia, la loro diffusione
Sono sempre di più gli italiani che scelgono di pagare con carta, smartphone o altri dispositivi, vista la loro semplicità e immediatezza. La pandemia ha cambiato inevitabilmente le abitudini dei consumatori e, allo stesso tempo, gli incentivi da parte dello Stato italiano nel post pandemia (come il Cashback) hanno aumentato la diffusione dei pagamenti digitali per combattere l’evasione fiscale e migliorare processi e servizi del sistema Paese.
Nel 2024, per la prima volta in Italia, i pagamenti digitali hanno superato il contante in termini di valore del transato. Come ha dichiarato al convegno finale dell’Osservatorio Innovative Payments il Direttore Ivano Asaro, “per la prima volta, il digitale diventa il metodo di pagamento più utilizzato dai consumatori italiani, rappresentando il 43% del totale dei consumi, mentre il contante scende al 41%”. Asaro ha poi proseguito specificando che “questo risultato è frutto di un percorso di tanti anni, che ha portato a cambiamenti importanti anche nell’approccio dei commercianti. Se è vero, infatti, che storicamente gli esercenti, soprattutto quelli piccoli, sono sempre stati abbastanza ostili al mondo dei pagamenti elettronici, è altrettanto evidente che qualche cosa è cambiata negli ultimi anni e che anche gli esercenti hanno compreso l’importanza dei pagamenti digitali. Il 53,5% dei piccoli esercenti ha dichiarato di preferire le carte rispetto ad altri strumenti di pagamento”.
Tornare indietro è dunque impossibile, il volere dei consumatori sembra essere proprio quello dell’innovazione. A dimostrarlo sono i dati registrati dall’Osservatorio:
I pagamenti effettuati con carte o wallet digitali in Italia hanno raggiunto, nel 2024, un transato pari a 472 miliardi di euro, registrando una crescita del +8,5% rispetto all’anno precedente.
“Un Paese che vuole essere davvero innovativo non può prescindere dai pagamenti elettronici. Alcuni servizi (come il car sharing) senza il pagamento digitale non potrebbero nemmeno esistere, così come non può esistere una PA innovativa basata principalmente sul contante”.
Ivano Asaro – Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments (Politecnico di Milano)
Ascolta l’intervista completa su RTL102.5
Pagamenti digitali: i trend tecnologici
In questa sezione ci concentreremo sulle tecnologie che stanno contribuendo a trasformare il panorama dei pagamenti digitali. Dalla Blockchain all’Intelligenza Artificiale, presenteremo i principali trend di innovazione tecnologica:
Pagamenti Blockchain
Dal 2016 diverse banche centrali di tutto il mondo hanno rivolto attenzione alla potenzialità delle tecnologie Blockchain e Distributed Ledger come abilitatrici di una moneta digitale, denominate Central Bank Digital Currencies, che esploreremo nel corso di questa guida.
Artificial Intelligence (AI)
Alle “tradizionali” applicazioni di Artificial Intelligence in ambito anti-frode e anti-riciclaggio (AML, Anti-Money Laundering) attraverso il Machine Learning, si stanno affiancando nuovi use case abilitati da linguaggi di Generative AI, i cosiddetti Large Language Model (LLM). Queste soluzioni, chiamate AI Agent, sono costituite da ripetizioni di un LLM a cui è assegnato un obiettivo e in futuro potranno cambiare radicalmente sia le esperienze di acquisto, sia la gestione delle proprie finanze. Ad esempio un AI Agent potrebbe individuare e acquistare in autonomia un prodotto che rispetti determinati parametri imposti dall’utente.
Anche all’interno dei mondi virtuali le interazioni necessitano di sistemi per la gestione dei pagamenti: dai token centralizzati e proprietari utilizzabili nei singoli spazi (come Roblox), ai token Blockchain, fino alle integrazioni con i sistemi tradizionali. Anche il futuro del Metaverso sembra dunque essere sempre più connesso a quello dei pagamenti digitali.
Cybersecurity
La Cybersecurity nei pagamenti è cruciale per proteggere transazioni finanziarie, prevenendo frodi, accessi non autorizzati e attacchi informatici. Ai sistemi di sicurezza adottati da banche e circuiti, si accompagnano le soluzioni di autenticazione del pagatore, come ad esempio le SCA (Software Composition Analysis), che vedremo in seguito.
Quantum
Il Quantum Computing pone nuove sfide per il sistema dei pagamenti: la crittografia attuale potrebbe diventare vulnerabile, ma, allo stesso tempo, i quantum computer consentiranno la creazione di protocolli crittografici più sicuri e di infrastrutture più veloci e complesse.
Internet of Things (IoT)
Anche lo sviluppo dell’Internet of Things abilita scenari in cui sempre più pagamenti potranno essere effettuati con dispositivi connessi (come le già citate auto intelligenti) o saranno addirittura gestiti in automatico da dispositivi smart in grado di comunicare machine-to-machine senza un intervento umano.
Open API
Con la PSD2 – che esploreremo più nel dettaglio a breve – le banche sono obbligate a condividere tramite il funzioni di Open API (acronimo di Application Programming Interface) alcune informazioni su conti e possibilità di disporre pagamenti dei propri correntisti con terze parti (solo, naturalmente, quelle autorizzate dal cliente stesso).
I trend normativi: tra PSD2, PSD3 e FIDA
Come ampiamente descritto, dunque, il mondo dei pagamenti digitali va oltre gli ormai consolidati pagamenti su carta e/o smartphone. Ad accelerare tale evoluzione, oltre alle nuove tecnologie digitali, c’è la collaborazione tra gli attori del settore (produttori di device, banche, fornitori di wallet o servizi di pagamento, Big Tech, esercenti, PA), spinta a sua volta dalla normativa.
PSD2, Open API e Strong Customer Autentication (SCA)
Il 14 settembre 2020 è diventata attuativa la direttiva europea sui servizi di pagamento, nota come PSD2 (acronimo di Payment Service Directive 2), che ha portato una vera e propria svolta all’interno del mercato finanziario. Oltre alla “liberalizzazione” Open API (attraverso l’obbligo riguardante la condivisione di alcuni dati da parte delle banche a favore di nuovi attori), la PSD2 ha anche posto una forte attenzione alla questione della sicurezza delle transazioni per prevenire frodi.
Per tale motivo sono state introdotte nuove regole per l’autenticazione forte del consumatore al momento del pagamento, che costituiscono la Strong Customer Authentication (SCA) o Autenticazione Forte del Cliente. La SCA prevede che l’autenticazione avvenga almeno attraverso due dei seguenti tre fattori: conoscenza (es. password), possesso (es. smartphone o token) e inerenza (es. impronta digitale).
PSD3 e FIDA
I risultati derivati dalla PSD2, sebbene positivi nel complesso, non sono stati quelli sperati. Tuttavia, la PSD2 può essere considerata come l’inizio di un percorso promettente, il cui prossimo passo è rappresentato dalla proposta di una PSD3 (Payments Services Directive 3) e di un framework per l’accesso ai dati finanziari, denominato (Financial Data Access), entrambi annunciati dalla Commissione europea il 28 giugno 2023.
La PSD3 e il Regolamento sui servizi di pagamento (PSR) costituiscono un pacchetto legislativo proposto dalla Commissione Europea il 28 giugno 2023 con l’obiettivo di modernizzare la normativa europea sui servizi di pagamento. La proposta di direttiva PSD3 è il frutto di un processo di revisione della attuale PSD2 iniziato nel 2018 e si concentra principalmente sull’accesso al mercato e la vigilanza degli istituti di pagamento. La proposta di regolamento PSR stabilisce invece norme armonizzate per la prestazione dei servizi di pagamento in tutto il mercato interno.
La PSD3, nello specifico, propone misure più forti per contrastare le frodi e permette ai fornitori di servizi di pagamento (payment service provider, PSP) non bancari di accedere ai sistemi di pagamento dell’Unione europea, migliora i servizi di Open Banking, predispone maggiore chiarezza informativa in merito ai pagamenti, accelera il rilascio dei fondi bloccati, migliora la possibilità di ottenere contanti, ricompone le norme previste per la moneta elettronica unendole a quelle per i servizi di pagamento e, infine, chiarisce ai diversi attori come applicare correttamente le regole.
Il FIDA rappresenta invece un’iniziativa legislativa che intende semplificare e regolare l’accesso, la condivisione e l’utilizzo dei dati dei clienti nel settore finanziario nell’Unione europea, stabilendo un quadro di riferimento in un’ottica di Open Finance.
Altri trend normativi rilevanti
Oltre alle direttive principali, il panorama normativo dei pagamenti digitali si arricchisce di nuove regolamentazioni che stanno ridefinendo il settore:
- Instant Payments Regulation (IPR): entrato in vigore nell’aprile 2024, introduce l’obbligo progressivo per le banche di offrire bonifici istantanei, rivoluzionando la velocità dei pagamenti nell’area SEPA;
- MiCAr (Markets in Crypto-Assets Regulation): si tratta del regolamento UE sulle criptovalute, pienamente operativo dal 2024, che stabilisce un quadro normativo completo per i crypto-asset;
- AI Act: è normativa europea sull’Intelligenza Artificiale, che avrà implicazioni significative per i sistemi di pagamento che utilizzano algoritmi di AI, in particolare per la valutazione del rischio e la prevenzione delle frodi. Pur non focalizzandosi in modo specifico sul mondo dei pagamenti, si tratta di una novità importante che avrà un impatto significativo anche in questo settore.
Pagamenti Digitali e principali casi d’uso
Anche le diverse tipologie di applicazione dei pagamenti digitali sono numerose e in costante evoluzione. L’Osservatorio Innovative Payments ha analizzato il panorama e ha individuato tre principali categorie di utilizzo:
P2P
Tra le tipologie di pagamento istantaneo più diffuse c’è il P2P (peer-to-peer o person-to-person), vale a dire il trasferimento di denaro in tempo reale tra due soggetti. In questa innovativa modalità di pagamento non è necessaria alcuna carta di credito, in quanto è possibile scambiarsi il denaro su piattaforme come Paypal, Satispay o Postepay. Oltre a pagamenti P2P sono anche possibili trasferimenti P2B (person-to-business), che per alcuni importi possono essere particolarmente vantaggiosi anche per gli esercenti commerciali.
Instant Payment
L’Instant Payment, più comunemente nota con il nome di bonifico istantaneo, è una soluzione correlata alla creazione di nuovi schermi interbancari. Si tratta di un sistema di pagamento che unisce la comodità del digitale con l’immediatezza del contante, consentendo a utenti e esercenti di ricevere immediatamente i pagamenti.
A livello globale, l’adozione di questi strumenti di pagamento si sta diffondendo rapidamente in tutto il mondo. Infatti, secondo un report di ACI Worldwide, nel 2023 le transazioni in tempo reale hanno raggiunto la quota di 266,2 miliardi a livello globale, registrando un incremento del 42,2%”. L’Europa sta guidando questa rivoluzione: entro il 2025, rappresenterà il 38% del valore delle transazioni di pagamento istantaneo globali. Negli ultimi anni l’Unione Europea ha compiuto passi significativi nella trasformazione del sistema dei pagamenti digitali, spingendo verso una maggiore efficienza e velocità nelle transazioni finanziarie. Il punto di svolta è stato l’introduzione, nel 2017, dello schema SEPA Instant Credit Transfer (SCT Inst), promosso dall’European Payments Council (EPC). Inizialmente limitato a 15.000 euro, il sistema permette ora il trasferimento di fondi fino a 100.000 euro in tempo reale, sette giorni su sette e senza restrizioni di orario.”
Buy Now Pay Later (BNPL)
Il sistema Buy Now Pay Later (BNPL), che in italiano potrebbe essere tradotto come “Compra Ora e Paga Dopo” è un modello di pagamento che prevede l’acquisto immediato di beni e servizi a fronte di un pagamento futuro e dilazionato nel tempo (solitamente di 3 o 4 rate). Viene utilizzato sia nell’eCommerce sia nei negozi fisici e per le categorie merceologiche più disparate, dall’abbigliamento, ai viaggi e all’elettronica di consumo. Il Buy Now Pay Later rappresenta un mercato in grande evoluzione negli ultimi anni. Secondo la Ricerca dell’Osservatorio Innovative Payments, nel nostro Paese il BNPL ha raggiunto i 6,8 miliardi di euro nel 2024 (+46%).
Il futuro dei Pagamenti Digitali
Siamo ormai giunti all’epilogo di questa guida, e non c’è momento più opportuno per concludere se non con gli ultimi fenomeni che caratterizzano il futuro dei pagamenti digitali, soprattutto a seguito dell’ingresso di nuovi attori come le istituzioni europee.
Central Bank Digital Currencies (CBDC) e Digital Euro
La Central Bank Digital Currency (CBDC) è la rappresentazione digitale di una moneta fiat nazionale gestita da un’istituzione come una banca centrale. Le CBDC nascono a seguito dell’interesse delle banche per alcune peculiarità delle criptovalute, come la programmabilità e la disintermediazione. Diversamente da queste ultime, però, le CBDC non sono completamente decentralizzate, in quanto gestite da una banca centrale.
In questo contesto, l’Euro Digitale (o Digital Euro) rappresenta lo strumento di pagamento alternativo alle tradizionali banconote che verrà emesso dalla Banca Centrale Europea in qualità di Central Bank Digital Currency europea. Si tratta di un sistema digitale il cui obiettivo è quello di affiancare il contante, senza sostituirlo.
European Digital Identity Wallet
Il concetto di wallet negli ultimi anni è evoluto da semplice “contenitore” di strumenti di pagamento o altri documenti a vero e proprio ecosistema integrato e a un applicativo a valore abilitato dall’identità digitale. Esiste dunque un forte connubio fra pagamenti digitali e che in Europa si concretizza nello European Digital identity Wallet (EUDI Wallet).
Il progetto, fortemente spinto dalla Commissione Europea, prevede la realizzazione di un portafoglio digitale che consente ai cittadini di usufruire di un sistema di riconoscimento pienamente interoperabile, che dia la possibilità di archiviare e utilizzare i dati legati all’identità digitale per l’accesso a un set di servizi ampio e diversificato. Fra questi servizi abilitati, il tema dei pagamenti ricopre un ruolo fondamentale.
Contenuti suggeriti dell’Osservatorio Innovative Payments