L’interesse degli italiani verso il Mobile Payment sta crescendo in maniera esponenziale. Tecnologie come POS contactless o qr code, infatti, influiscono sempre di più nelle nostre abitudini di pagamento. Siamo pronti per accogliere il cambiamento?

Questa guida, realizzata dall’Osservatorio Innovative Payments della POLIMI School of Management, rappresenta un valido punto di partenza per rispondere esaustivamente ai quesiti maggiori su come si definisce e come funziona un Mobile Payment. Non solo. Al suo interno vedremo anche quali altre innovazioni promettono di cambiare il mondo dei pagamenti mobile, quali sono i trend italiani e internazionali del settore del Mobile Payment, cosa dice la normativa a riguardo e molto altro ancora.

Cosa si intende per Mobile Payment

Quando si parla di Mobile Payment ci si riferisce all’acquisto e pagamento di beni e servizi (esclusi i contenuti digitali) tramite il proprio Smartphone, dando vita, così, ad una forma di smart payments.

All’interno dei Pagamenti da Smartphone, sono compresi sia gli acquisti in modalità Remote, cioè a distanza, sia il pagamento in modalità Proximity, cioè in prossimità. Soprattutto per i pagamenti in prossimità, detti anche Proximity Mobile Payments, le tecnologie che lo abilitano sono diverse, ma la più diffusa è quella del Near Field Communication (NFC).

L’NFC sfrutta la stessa tecnologia delle carte contactless e può, quindi, essere accettata da qualsiasi POS contactless già installato presso molti esercenti italiani. Non mancano anche le soluzioni alternative all’NFC: queste, infatti, utilizzano il qr code o la geolocalizzazione associata al numero di telefono per effettuare un pagamento.

Digital Payment, Innovative Payment e Mobile Payment

Prima di proseguire con la guida, un’importante distinzione: effettuare un pagamento digitale non vuol dire per forza di cose pagare con il cellulare. Quello dei Digital Payment è un settore ben più ampio, dominato (almeno in termini di quantificazione del mercato) dai classici pagamenti con carta su POS tradizionale.

All’interno dei pagamenti digitali, però, vi sono diverse categorie, quali quelle di pagamenti  e Contactless Payment. e A questi si aggiungono poi gli Innovative Payment. Sono questi ultimi che, a loro volta, includono il Mobile Payment, insieme anche a Wearable PaymentInvisible Payment e Smart Object Payment (come gli Smart Car Payment). Il pagamento tramite dispositivi mobili si inserisce dunque in un mosaico variegato e ricco di opportunità di business.

Le transazioni tramite smartphone possono essere effettuate con strumenti quali carte di pagamento, credito telefonico, wallet elettronico o addebito diretto su conto corrente. È grazie alla comodità del Mobile Payment e, in particolar modo, ai sistemi di pagamento in prossimità che occorre puntare per raggiungere (e soddisfare) il consumatore nella quotidianità.

Come funzionano i Mobile Payment

Come abbiamo appena accennato, i pagamenti da dispositivi mobili possono essere effettuati in diverse modalità. Vediamole ora più nel dettaglio, tenendo conto che in tutti i casi, i dati sensibili dell’utente non vengono mai trasmessi direttamente e sono protetti da tecnologie come la crittografia e la tokenizzazione, garantendo un’esperienza di pagamento rapida, protetta e sempre più accessibile.

NFC (Near Field Communication)

La tecnologia NFC viene utilizzata dai principali wallet elettronici, come Apple Pay, Google Pay e Samsung Pay. In questo caso, è sufficiente avvicinare il dispositivo al terminale POS abilitato: tramite onde radio a corto raggio (entro 10 cm), si attiva una comunicazione sicura tra i due dispositivi. Al posto dei dati reali della carta viene inviato un token univoco e temporaneo, valido solo per quella specifica transazione. L’utente deve autenticarsi (con impronta digitale, riconoscimento facciale o codice) per completare il pagamento.
In questo contesto, il wallet contiene una o più carte di pagamento digitalizzate (di credito, debito o prepagate), che l’utente ha caricato manualmente o tramite l’app bancaria. Il pagamento avviene quindi con una carta, ma in forma virtuale e sicura.

QR code

Un altro sistema molto diffuso, soprattutto in Asia ma sempre più presente anche in Europa, è quello basato sui codici QR. Il pagamento avviene inquadrando un codice generato dal commerciante o mostrando il proprio codice personale da far scansionare. Anche qui la transazione viene gestita tramite app e autenticata in modo sicuro.
In alcuni casi, il pagamento può essere addebitato su una carta di pagamento collegata, ma esistono anche soluzioni che utilizzano wallet digitali che possono essere ricaricabili o collegati a carte o conti bancari.

App

I pagamenti tramite app bancarie o app di negozi integrano diverse modalità, tra cui NFC, QR code, link di pagamento o notifiche push per autorizzare la transazione, sia in presenza che da remoto. Queste app possono essere collegate a un conto corrente, a una carta di pagamento o a un saldo prepagato. In alcuni casi, come nelle app dei gestori telefonici o dei servizi digitali, è anche possibile utilizzare il credito telefonico per piccoli acquisti, come contenuti digitali o abbonamenti.

L’autenticazione avviene tramite PIN, impronta digitale, riconoscimento facciale o sistemi di sicurezza a due fattori. Spesso, oltre alla funzione di pagamento, queste app offrono anche servizi aggiuntivi come gestione delle spese, cashback, raccolta punti, storico delle transazioni e integrazione con programmi fedeltà, rendendo l’esperienza più ricca e personalizzata.

Il quadro normativo del Mobile Payment

Di fianco alla diffusione dei pagamenti Mobile in Italia e nel mondo si muovono anche i legislatori, alle prese con la digitalizzazione di un settore per troppi anni analogico. Per quanto riguarda il Vecchio Continente, il quadro legislativo sui servizi di pagamento ha aperto concrete opportunità nel mercato del Mobile Payment per banche, Fintech e nuovi intermediari: attraversola PSD2 (Payment Services Directive 2), diventata attuativa nel 2020, l’Unione Europea si è posta l’obiettivo di incentivare la collaborazione tra le parti e la fiducia dei consumatori nei pagamenti digitali, oltre che la sicurezza delle transazioni.

Proprio per quest’ultimo motivo sono state introdotte nuove regole in merito alla Strong Customer Authentication (SCA), che la ridefinisce dei metodi di autenticazione legittimi per effettuare transazioni finanziarie. Per garantire tale Autenticazione Forte del Cliente è necessario verificare almeno due fattori facenti parte delle seguenti categorie:

  • Conoscenza, come password, PIN, etc.;
  • Possesso, come un token bancario o lo stesso smartphone;
  • Inerenza, come l’impronta digitale dell’utente.

Le nuove frontiere del Mobile Payment

Appurato cosa si intende per Mobile Payment, quanto valgono le transazioni da Smartphone e quali direzioni legislative stanno prendendo, entriamo più nel dettaglio dell’innovazione. Il progredire della tecnologia e l’aumento della competizione aprono nuove strade e fervidi scenari al mondo del Mobile. Diverse le direttici di innovazione a cui guardare con molta attenzione nei prossimi anni. 

Mobile Wallet

Il Mobile Wallet (portafoglio digitale o portafoglio elettronico) è una fra le soluzioni di pagamento da Smartphone più innovative e interessanti per il futuro. Quando parliamo di Mobile Wallet intendiamo un’app per smartphone, che ha lo scopo di sostituire il portafoglio fisico con uno digitale. Al suo interno possono essere contenuti diversi strumenti di pagamento, ma anche documenti e persino biglietti per trasporti, eventi e altri servizi a cui l’utente può accedere in prossimità o a distanza.

Esistono diverse tipologie di Mobile Wallet ma, da un’indagine qualitativa condotta dall’Osservatorio, vi sono alcune caratteristiche chiave che sono particolarmente apprezzate dagli utenti. Queste sono semplicità e immediatezza, automazione, sicurezza e controllo delle transazioni e, infine, comunicazione e educazione in merito alle soluzioni proposte dai provider.

A livello europeo, invece, l’unione tra pagamenti e identità digitale si concretizza nello European Digital Identity Wallet (o EUDI Wallet), fortemente voluto dalla Commissione europea.

Biometria

L’autorizzazione dei pagamenti attraverso i tratti biometrici della persona è uno dei principali trend del Mobile Payment. Lo smartphone diventa il lettore di impronte digitali per confermare un acquisto online o il device attraverso il quale effettuare il riconoscimento facciale o scansionare l’iride per approvare un pagamento in negozio.

Tuttavia, il fenomeno sembrerebbe prevaricare i confini del Mobile Payment. Molti dei nuovi prototipi di pagamento tramite biometria stanno infatti scavalcando lo smartphone come strumento di lettura dell’identità: lettori di impronte digitali, come quello della startup di Singapore Touché, lettori di reticoli venosi delle mani o delle dita, come il sistema della startup americana Keyo, e telecamere per il riconoscimento facciale, come quello testato da Alipay presso un locale KFC in Cina, potrebbero permettere di pagare semplicemente dimostrando la propria identità.

Vi sono poi anche nuove realtà che sfruttano un mix di biometria e analisi comportamentale, come ad esempio la startup americana Secured touch, che analizza i movimenti effettuati sullo schermo dall’utente e li identifica in maniera univoca, riconoscendo eventuali intrusioni e rendendo vano il furto di dati come l’impronta digitale o la password.

P2p e Instant Payment

I servizi di trasferimento di denaro tra privati in logica P2P (peer-to-peer o person-to-person) sembrano interessare i grandi attori degli instant messaging e dei social network (Facebook, X, Whatsapp), delle startup, che ottengono finanziamenti medi più alti rispetto agli scorsi anni, e delle banche, che non stanno di certo a guardare e si sono dotate di servizi interoperabili per evitare di rimanere escluse.

In Europa, per esempio, nel mese di giugno 2023 è stata approvata la modifica al protocollo SCT Inst, che rende obbligatorio e senza costi aggiuntivi le soluzione di bonifico istantaneo – comunemente definita Instant Payment – che permettono di trasferire in meno di 10 secondi fondi tra qualsiasi conto corrente dell’Area SEPA. Una spinta ulteriore in questa direzione è arrivata anche con l’approvazione del Regolamento (UE) 2024/8864 , noto anche come Instant Payments Regulation (IPR). L’obiettivo di questa mossa è duplice: da un lato, eliminare le barriere che finora hanno ostacolato la diffusione dei bonifici istantanei; dall’altro, garantire che questi strumenti diventino la norma e non l’eccezione, trasformando il modo in cui cittadini e imprese trasferiscono denaro.

Mobilità e Sharing Mobility

Lo smartphone, mediante app e wallet, sta diventando sempre più necessario anche per l’utilizzo di molti servizi di mobilità, quali taxiTPL (trasporto pubblico locale), parking e sharing mobility e, in generale, per il payment by mobile.

Di particolare rilievo è la componente relativa alla mobilità condivisa, che comprende servizi di car sharingbike sharingscooter sharing e noleggio di monopattini elettrici. Dopo una battuta di arresto registrata nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria, la sharing mobility ha registrato una crescita sostenuta, raggiungendo poco meno di un terzo del transato complessivo.

È risultata in crescita soprattutto la componente micromobilità (bici, monopattini e scooter elettrici), dimostrando come sia una valida alternativa per muoversi in città, anche in un Paese come l’Italia molto legato all’auto privata.

Internet of Things per i Pagamenti Mobili

Anche gli oggetti intelligenti connessi alla rete, attraverso la tecnologia Internet of Things (IoT), possono avviare un pagamento a distanza.

Una delle applicazioni di maggior interesse è quella legata ai pagamenti dal cruscotto dell’auto, noti come Smart Car Payment: sono sempre di più le case automobilistiche che, attraverso sistemi operativi esterni – quali Apple Car Play e Android Auto – o applicativi preinstallati – come Ford in America tramite l’app Speedpass+– o ancora hardware o dispositivi esterni, consentono di effettuare transazioni direttamente dal proprio veicolo.

Il frigorifero del futuro, invece, riconoscerà il proprio contenuto tramite telecamere ed effettuerà la spesa in autonomia.

Blockchain

Nell’universo Blockchain esistono diverse opzioni per effettuare dei pagamenti da dispositivi mobili. Le criptovalute, che consistono in monete digitali decentralizzate, sono nate proprio per questo motivo. A oggi, però, sono utilizzate prevalentemente come uno strumento di investimento.

Ciò nonostante, alcuni grandi brand in diversi settori si sono attrezzati per iniziare ad accettare pagamenti in criptovalute (come nel caso di Gucci) e, soprattutto, in stablecoin – ossia i corrispettivi delle monete aventi corso legale, come il dollaro o l’euro – portati all’interno di piattaforme Blockchain da attori che offrono questo servizio.

Le stablecoin sono oggi uno degli strumenti principali utilizzati in ambito Blockchain per effettuare pagamenti tramite internet, consentendo l’invio di denaro e la programmazione di trasferimenti. Il tutto con la stessa semplicità con la quale si invia (o si programma) un’email.

A oggi, tra le stablecoin più diffuse troviamo quelle di Tether (USDT) e Circle (USDC). Nel 2023, inoltre, anche attori tradizionali come PayPal e Société générale hanno lanciato la propria stablecoin. Altri attori del mondo dei pagamenti, invece, hanno adottato un approccio differente: Stripe, per esempio, ha introdotto USDC nella propria offerta, e oggi è infatti possibile utilizzare la stablecoin per i pagamenti gestiti dall’azienda. Paypal, inoltre, offre, già in alcuni mercati (Stati Uniti e Regno Unito) la possibilità per gli esercenti di accettare pagamenti sia in criptovalute sia in stablecoin.

Intelligenza Artificiale

Anche l’Intelligenza Artificiale costituisce un altro fondamentale trend tecnologico nel mondo dei pagamenti, sia lato back-office, dove viene applicata per esempio all’identificazione delle transazioni sospette di frode, sia lato front office con lo sviluppo di robo-advisor.

Facebook, per esempio, ha aperto le porte di Messenger ai chatbot delle aziende, che possono così dialogare con gli utenti e vendere loro dei prodotti in maniera rapida, automatizzata e personalizzata. In tale direzione si sono mosse anche alcune startup, tra le quali ad esempio l’azienda indiana Niki, che ha sviluppato un vero e proprio assistente in grado di prenotare e pagare un taxi, un hotel o un servizio dedicato di lavanderia a domicilio chattando con esso. I bot, però, non sono relegati solo alle chat: gli assistenti vocali, da Amazon Alexa a Siri di Apple, permettono agli utenti di effettuare i pagamenti con la propria voce.

Il mercato dei Mobile Payment Italia e nel mondo

Il Mobile Payment è oggi un metodo di pagamento consolidato in molti Paesi del mondo sia per acquisti a distanza sia per acquisti in prossimità. Dopo oltre dieci anni dalle prime sperimentazioni, i Mobile Payment sono entrati nella nostra quotidianità e, nel 2024, si confermano nuovamente come trend centrale all’interno dei Digital Payment.

Grazie alla diffusione degli smartphone e alla loro user experience, sempre più efficace rispetto ad altri strumenti più tradizionali, i Mobile Payment sono cresciuti notevolmente:

Secondo la Ricerca dell’Osservatorio Innovative Payments nel 2024 il mercato del Mobile Payment ha raggiunto in Italia un valore complessivo di 56,7 miliardi di euro, crescendo del 53% rispetto all’anno precedente. All’interno di questo mercato, i dispositivi wearable (come smartwatch, anelli e braccialetti elettronici) valgono 2,5 miliardi di euro, registrando una crescita del 57%

Lascia un commento

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments