Il turismo sostenibile rappresenta una delle principali tendenze del settore Travel. Sono infatti sempre di più le azioni intraprese per aumentare la sostenibilità economica, sociale e ambientale dei viaggi.
Ma esattamente che cos’è il turismo sostenibile e come è possibile applicarlo? Scopriamolo in questo articolo, a cura dell’Osservatorio Travel Innovation e dell’Osservatorio Business Travel della POLIMI School of Management, da anni punti di riferimento per cittadini, aziende e pubbliche amministrazioni per comprendere le dinamiche del turismo e dei viaggi d’affari.
Che cosa si intende per Turismo sostenibile?
Il turismo sostenibile è un approccio al viaggio più consapevole, in cui viaggiatori, aziende e operatori turistici valutano attentamente l’impatto di determinate scelte e azioni sull’ambiente e sulla società del luogo di destinazioni.
Il turismo sostenibile vuole dunque a creare un equilibrio armonioso tra sviluppo economico, protezione ambientale e benessere delle comunità locali. L’obiettivo principale è garantire che le attività turistiche possano prosperare nel lungo termine senza compromettere le risorse naturali, culturali e sociali delle destinazioni. Questo approccio punta a minimizzare l’impatto ambientale dei viaggi, preservare il patrimonio culturale locale e assicurare che i benefici economici del turismo si distribuiscano equamente tra tutti gli stakeholder, dalle grandi strutture ricettive alle piccole imprese familiari.Come implementare la sostenibilità nel Turismo
Esistono diverse azioni concrete che ogni attore può intraprendere per rendere il turismo più sostenibile. Vediamo ora quali sono le principali azioni intraprese, sia nell’ambito della sostenibilità ambientale sia in quella sociale.
Turismo e sostenibilità ambientale: le iniziative delle strutture ricettive
Dalle analisi è emerso che le strutture ricettive, per favorire la sostenibilità ambientale e ridurre gli sprechi – specialmente energetici, idrici e alimentari –, si sono concentrate principalmente su:
- utilizzo di prodotti a ridotto impatto ambientale;
- efficientamento energetico degli impianti, come pannelli solari, climatizzatori a basso impatto, ecc.;
- attività di sensibilizzazione sul tema della sostenibilità, sia dei dipendenti che dei clienti;
- presenza di colonnine di ricarica nel parcheggio della struttura;
- affiliazione a network per la certificazione di sostenibilità, tra cui Ecobnb, EcoWorldHotel Network, ecc.;
- riduzione degli sprechi alimentari, ad esempio attraverso partnership con Too Good To Go (app di marketplace delle eccedenze alimentari di locali, negozi e supermercati);
- veicoli sostenibili a disposizione dei clienti, come monopattini elettrici e bici a pedalata assistita.
La sostenibilità sociale nel Turismo e il ruolo dell’accessibilità
Per favorire un turismo più sostenibile, è doveroso considerare che le azioni intraprendibili non riguardano solo l’impatto ambientale, ma anche quello sociale. Nello specifico, per generare un impatto sul territorio le principali azione intraprese dalle strutture ricettive risultano essere:
- la scelta di prodotti di fornitori locali, come quelli a Km0;
- l’occupazione di personale residente nelle aree limitrofe;
- la promozione produttori/fornitori di esperienze locali e di prodotti e servizi offerti da artigiani (anche in ottica di Neverending Tourism);
- l’occupazione di personale under 30;
- l’occupazione di personale appartenente a cooperative di inclusione sociale;
- il contributo allo sviluppo di servizi per la comunità, o comunque di interesse collettivo, come servizi culturali o per l’infanzia.
Da un punto di vista sociale, sempre più rilevante è anche la dimensione dell’accessibilità, che riguarda diversi aspetti. Tra i principali possiamo citare:
- accessibilità fisica: assenza di barriere architettoniche per l’accesso ai servizi e la mobilità tra livelli;
- accessibilità economica: opzioni di viaggio per diverse fasce di reddito e politiche di prezzo inclusive;
- accessibilità culturale: informazioni multilingue e mediazioni culturali per la comprensione del patrimonio locale;
- accessibilità informativa: disponibilità di contenuti chiari e facilmente reperibili prima e durante il viaggio;
- accessibilità sensoriale: percorsi ed esperienze progettate per persone con disabilità visive, uditive o di altro tipo;
- accessibilità cognitiva: materiali adattati per persone con diverse capacità cognitive;
- accessibilità digitale: piattaforme e servizi online che rispettano standard di usabilità universale;
- accessibilità sociale: ambienti accoglienti per persone di ogni età, orientamento sessuale, identità di genere e background culturale.
Un turismo veramente accessibile riconosce la diversità dei viaggiatori e abbatte ogni barriera che possa limitare la piena partecipazione all’esperienza turistica.
Turismo sostenibile e scelte dei viaggiatori
Il turismo sostenibile dipende anche dalle scelte e dai comportamenti dei viaggiatori. Nonostante la sostenibilità abbia acquisito centralità nelle strategie delle strutture ricettive, rimane ancora marginale tra i criteri che guidano le decisioni dei turisti nella scelta delle località di vacanza.
In particolare, l’Osservatorio Travel Innovation ha rilevato che nel 2024 meno del 20% di turisti italiani si informa sulla sostenibilità dei servizi prima di prenotarli e usa questo criterio per la scelta effettiva dei fornitori dei servizi turistici. Va detto, però, che la sensibilità aumenta leggermente al diminuire dell’età considerata. Infatti, si stima che circa un quarto dei giovani tra i 18 e i 24 anni si informa sulla sostenibilità e la adotta effettivamente come criterio decisionale per la selezione dei fornitori.
A prescindere dalla scelta di opzioni di viaggio più sostenibili, ci sono numerose azioni concrete che i turisti possono intraprendere per ridurre il proprio impatto sull’ambiente e sul territorio. Ecco alcune pratiche che ogni turista può facilmente implementare:
- privilegiare mezzi pubblici, bicicletta o spostamenti a piedi per esplorare le destinazioni riducendo l’inquinamento;
- portare con sé una borraccia riutilizzabile e sacchetti in tessuto per gli acquisti;
- differenziare correttamente i rifiuti prodotti durante il soggiorno;
- riutilizzare gli asciugamani;
- rispettare i sentieri segnalati durante le escursioni per preservare gli ecosistemi fragili;
- preferire prodotti locali e artigianali, sostenendo l’economia del territorio;
- ridurre l’impronta carbonica evitando prodotti che richiedono lunghi trasporti;
- informarsi sulle tradizioni e le norme locali per dimostrare rispetto alla comunità ospitante.
Smart Destination e DMO: il ruolo dei dati nel Turismo sostenibile
Nel turismo sostenibile anche le destinazioni godono una rilevanza sempre più crescente. In questo contesto, l’analisi dei dati gioca un ruolo fondamentale. I Big Data rappresentano uno strumento strategico per contrastare l’unbalanced tourism: attraverso algoritmi predittivi e sistemi di raccomandazione intelligente, è possibile indirizzare i visitatori verso destinazioni alternative meno conosciute ma altrettanto affascinanti, contrastando l’overtourism nelle mete più iconiche. Questi sistemi permettono di redistribuire i flussi nello spazio e nel tempo, promuovendo il turismo destagionalizzato e il turismo di prossimità verso borghi, aree rurali e destinazioni emergenti che altrimenti resterebbero escluse dai circuiti tradizionali.
Le cosiddette “Smart Destination”, ossia le destinazioni turistiche che si avvalgono di tecnologie ICT all’avanguardia e di un approccio data-driven, mettono a disposizione una grande quantità di dati e informazioni che consentono di monitorare i flussi turistici in tempo reale. In questo modo è possibile prendere decisioni strategiche e operative più consapevoli, in base alla domanda, e favorire comportamenti sostenibili nel turismo locale.
In Italia diverse Destination Management Organisation (DMO), ossia organizzazioni preposte alla gestione e promozione di una destinazione turistica, hanno avviato osservatori o centri di competenza che elaborano dati che consentono di scattare una fotografia aggiornata delle destinazioni in tendenza – talvolta anche in real time – e di fare previsioni (ne è un esempio la sentiment analysis condotta su dati testuali derivanti delle recensioni online).
Il Turismo sostenibile nei Viaggi d’Affari
A partire dal 2023 il Business Travel è tornato a essere una componente fondamentale del mercato turistico, e nel 2024 la spesa delle imprese italiane per i viaggi d’affari raggiunge i 22 miliardi di euro (anche se, per la prima volta nel periodo post-pandemia si riduce la spesa media per viaggio).
In questo contesto le organizzazioni italiane continuano a lavorare sui fronti della digitalizzazione dei processi relativi alla sostenibilità dei viaggi d’affari, anche attraverso un’attenzione all’innalzamento del benessere organizzativo, grazie a politiche di welfare legate ai viaggi. Secondo una Ricerca dell’Osservatorio Business Travel, nel 2024 il 69% dei travel manager dichiara che la propria azienda sceglie fornitori attenti alla sostenibilità, poco meno della metà partecipa a iniziative di compensazione e circa un quarto aderisce a programmi di Sustainable Aviation Fuel per accelerare l’uso e la produzione del carburante che riduce le emissioni di CO2 dell’aviazione.
In generale, tra le principali azioni per un turismo più sostenibile da parte delle aziende, possiamo elencare:
- una selezione accurata dei fornitori attenti alla sostenibilità;
- utilizzo di flotte green (come veicoli elettrici) per gli spostamenti in auto;
- la sensibilizzazione del personale, che spesso riceve incentivi per utilizzare in destinazione mezzi di trasporto pubblico anziché privato;
- sostituzione di voli aerei con viaggi in treno;
- partecipazione a programmi di compensazione delle emissioni (ad esempio attraverso finanziamenti di progetti di riforestazione);
- adesione ai programmi di vettori aerei per finanziare l’approvvigionamento e il consumo di Sustainable Aviation Fuel, ossia carburanti sostenibili alternativi prodotti da scarti (come gli oli usati) e residui forestali.
Come pianificare un viaggio all’insegna del Turismo sostenibile
La pianificazione di un viaggio sostenibile inizia dalla scelta consapevole della destinazione e dei mezzi di trasporto. Si possono privilegiare destinazioni raggiungibili con mezzi a basso impatto ambientale come il treno, o compensare le emissioni dei voli attraverso programmi di carbon offset. Nella selezione dell’alloggio, si consiglia di optare per strutture certificate per la sostenibilità ambientale (come Green Key o EarthCheck) che adottano pratiche eco-friendly nella gestione energetica, idrica e dei rifiuti. È opportuno pianificare un itinerario che favorisca i trasporti pubblici locali, la mobilità dolce come biciclette e camminate, e che includa esperienze autentiche offerte da operatori locali certificati.
Durante la fase di preparazione, è utile informarsi sulle tradizioni culturali e le normative ambientali del luogo, preparare un kit da viaggio con prodotti riutilizzabili e biodegradabili, e programmare attività che supportino l’economia locale come visite a mercati tradizionali, laboratori artigianali e ristoranti a chilometro zero. È altresì opportuno scegliere tour operator che adottano politiche sostenibili e che reinvestono parte dei profitti in progetti di conservazione o sviluppo comunitario.
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