La Smart City, o città intelligente, rappresenta oggi una delle frontiere più promettenti della trasformazione digitale urbana, con un mercato italiano che nel 2024 ha raggiunto i 1,05 miliardi di euro (+5% rispetto al 2023). Questo paradigma coinvolge tutti gli ambiti applicativi delle città – dalla mobilità, al controllo del territorio, fino alla gestione dei flussi turistici –, grazie a tecnologie come l’Internet of Things (IoT), l’Intelligenza Artificiale, i Big Data e il Cloud Computing.
Oggi le Smart City rappresentano un’evoluzione dell’urbanizzazione, con numerosi modelli già in atto sia a livello globale che in Italia. Tra le città più all’avanguardia nel mondo spicca Zurigo, esempio di eccellenza in termini di innovazione e sostenibilità. Ma anche l’Italia è parte di questa rivoluzione, grazie a città come Milano e Trento.
Per aiutarci a comprenderle al meglio ci affideremo alle ricerche dell’Osservatorio Smart City della School of Management Politecnico di Milano, che ci aiuterà a scoprire il significato di città intelligente e le sue principali caratteristiche, ma non solo.
Smart City: cos’è e come funziona
L’espressione Smart City racchiude in sé una concezione della realtà urbana che travalica i confini tecnologici e che – in una visione ampia che spazia dalla mobilità all’efficienza energetica, dalla valorizzazione dei dati alla partecipazione attiva dei cittadini – si pone come obiettivo l’innalzamento degli standard di sostenibilità, vivibilità e dinamismo economico delle città del futuro.
In altre parole, si può affermare che le Smart City si prefiggono di migliorare la vita dei suoi abitanti e la gestione delle risorse.
Una Smart City funziona come un organismo interconnesso dove sensori, dispositivi e infrastrutture comunicano costantemente tra loro attraverso reti digitali avanzate. Al centro di questo ecosistema troviamo una piattaforma di gestione dei dati che raccoglie, elabora e analizza informazioni in tempo reale provenienti da ogni angolo della città.
I vantaggi delle Smart City per cittadini e amministrazioni
L’implementazione di soluzioni Smart City genera benefici concreti e misurabili. Secondo una ricerca dell’Osservatorio, il 50% dei comuni italiani che hanno realizzato progetti in tale ambito ha effettivamente conseguito benefici in linea o superiori alle aspettative iniziali.
Per i cittadini, i vantaggi si traducono in:
- miglioramento della qualità dei servizi pubblici attraverso digitalizzazione e automazione;
- riduzione dei tempi di attesa grazie a sistemi intelligenti di gestione (come i semafori che si attivano per le ambulanze);
- maggiore sicurezza urbana attraverso sistemi di videosorveglianza intelligente e monitoraggio predittivo;
- accesso semplificato ai servizi tramite app integrate e piattaforme digitali unificate.
Per le amministrazioni, i benefici includono:
- ottimizzazione delle risorse con riduzione di sprechi e costi operativi;
- decisioni basate sui dati grazie all’analytics predittiva;
- miglioramento dell’efficienza operativa in settori come raccolta rifiuti, gestione energetica e trasporto pubblico;
- maggiore trasparenza nella relazione con i cittadini.
Tutti questi vantaggi aiutano a far fronte alla crescita della popolazione urbana migliorando la vivibilità delle città, anche attraverso la riduzione del loro impatto ambientale e dell’inquinamento.
Gli ambiti applicativi della Smart City
Gli ambiti applicativi che permettono di attuare i principi della Smart City e che ne definiscono le caratteristiche fondamentali sono molteplici. Tra i principali segnaliamo:
- Smart Mobility
- Smart Lightining
- sicurezza e controllo del territorio
- monitoraggio del territorio
- monitoraggio ambientale
- raccolta dei rifiuti
- Smart Grid
- Smart Metering
- Smart Tourism
- Citizen Engagement
- Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)
Nei prossimi paragrafi, approfondiremo ognuna di queste tematiche.
Smart Mobility
Il primo ambito applicativo della Smart City è la Smart Mobility, o “mobilità intelligente”. Questa riguarda tutti gli elementi incentrati sulla mobilità intelligente che hanno l’obiettivo di fornire servizi flessibili, connessi, integrati, sicuri, accessibili e sostenibili. Tra questi troviamo il trasporto pubblico urbano e i servizi riguardanti la mobilità privata in città, ma anche soluzioni di Smart parking, di gestione intelligente del traffico, di localizzazione dei mezzi di trasporto, soluzioni di car sharing e di servizi di MaaS (Mobility as a Service).
Smart Lighting
La Smart Lighting fa invece riferimento a soluzioni tecnologiche per l’illuminazione pubblica, che diventa “intelligente”. Le lampade LED dei lampioni intelligenti, ad esempio, possono essere infatti interconnesse alla rete e fungere da hub per altre tecnologie, come sistemi di videosorveglianza. L’integrazione di queste funzionalità è un ottimo modo per diminuire i costi e, allo stesso tempo, svolgere altre funzioni come assistenza in casi di pericolo imminente, controllo dei parcheggi, dei percorsi dei mezzi di trasporto o del meteo.
Sicurezza e controllo del territorio
Tra gli ambiti applicativi della Smart City, ci sono anche diverse tecnologie dedicate alla sicurezza. Tra le più diffuse troviamo le telecamere intelligenti, che, senza violare la privacy dei cittadini, possono rielaborare le immagini per rilevare pericoli mediante Intelligenza Artificiale e Deep Learning. Oltre a questo, esistono anche soluzioni per la gestione di flussi di persone, come attraversamenti pedonali intelligenti e sistemi integrati di controllo.
Monitoraggio del territorio
Il monitoraggio dei rischi naturali del territorio, in una Smart City, ha l’obiettivo di rilevare e identificare situazioni territoriali potenzialmente pericolose, come il livello di fiumi, i rischi di franamenti, ecc. Tra le tecnologie abilitanti per il monitoraggio, troviamo sensori di rilevamento, droniper analisi del rischio idro-geologico e sistemi automatici di comunicazione alla popolazione, come quelli di messaggistica.
Monitoraggio ambientale
Il monitoraggio ambientale è quella branca della Smart City che si occupa del controllo e dell’analisi di parametri fondamentali per la salute del cittadino quali umidità, inquinamento acustico, temperatura e qualità dell’aria. Grazie ad appositi sensori diffusi per la città è possibile raccogliere dati per analisi diagnostiche, analisi predittive e prescrittive in grado di supportare decisioni relative alla sostenibilità ambientale e al miglioramento dei suddetti parametri.
Raccolta rifiuti nelle Smart City
La sostenibilità è un aspetto cruciale che passa anche attraverso una corretta gestione dei rifiuti. In questo senso una tecnologia molto importante sono gli smart bins, o “cestini intelligenti”, che permettono di monitorarne il livello di riempimento, così da ottimizzare e risparmiare sul processo di raccolta dei rifiuti. Un’altra tecnologia diffusa per la raccolta rifiuti sono i sacchetti con tag RFId (acronimo di Radio-Frequency Identification, ossia Identificazione a Radiofrequenza), in grado di memorizzare informazioni che permettono di smistare i rifiuti in modo automatizzato.
Smart Metering
Altro fattore importante per la sostenibilità è lo Smart Metering, ovvero un sistema di “misurazione intelligente” nel settore energetico e in quello idrico. Nel primo caso, le tecnologie di Smart Metering più diffuse sono i contatori intelligenti per misurare, gestire e rendicontare i consumi dell’energia. Per Smart Metering Idrico, invece, si intende il monitoraggio dell’acqua e la riduzione delle perdite di distribuzione.
Smart Grid
Oltre alla misurazione, all’interno di una città intelligente è necessario poter controllare anche la distribuzione dell’energia. Per farlo, esistono soluzioni di Smart Grid (o “rete intelligente”), che consentono di ottimizzare la distribuzione dell’energia elettrica e diminuirne i consumi, grazie a sensori e software di gestione.
Smart Tourism
Diversamente dagli altri ambiti applicativi, lo Smart Tourism, ossia il “turismo intelligente”, si occupa della gestione dei flussi turistici. Questo avviene tramite analisi quantitative e qualitative, ad esempio mediante applicazioni per migliorare l’efficienza degli spostamenti e della sicurezza urbana. Il suo obiettivo è altresì quello di permettere l’accessibilità ai servizi per turisti, attraverso apposite piattaforme per facilitare la visita delle città e la partecipazione a eventi.
Citizen Engagement
Il Citizen Engagement, che letteralmente significa “coinvolgimento dei cittadini”, si riferisce alla partecipazione attiva, alla collaborazione e all’interazione dei residenti con le autorità locali, anche grazie a piattaforme tecnologiche che permettono di contribuire alla progettazione, alla gestione e al miglioramento della vita urbana. Si tratta di un mezzo per raccogliere informazioni o ricevere feedback dai cittadini, ed è anche un processo collaborativo e partecipativo che valorizza le competenze, le conoscenze e le esperienze della comunità locale.
Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) consistono in associazioni tra cittadini, pubbliche amministrazioni, piccole e medie imprese, privati, enti pubblici territoriali e attività commerciali che decidono di dotarsi di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il modello è basato sui concetti di autoconsumo e di condivisione a seconda delle proprie risorse, per promuovere la transizione energetica e il maggiore coinvolgimento delle persone sui temi di sostenibilità.
Sostenibilità: il cuore delle Smart City moderne
La sostenibilità rappresenta il pilastro centrale delle Smart City contemporanee, declinandosi in tre dimensioni interconnesse: ambientale, sociale ed economica.
Sostenibilità ambientale
Dal punto di vista ambientale, le città sono responsabili di oltre il 70% delle emissioni globali di CO₂ e rappresentano un attore chiave nella lotta al cambiamento climatico. A livello europeo, iniziative come il Green Deal e la Missione Climate Neutral and Smart Cities coinvolgono 112 città impegnate a raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, abbattendo dell’80% le emissioni di gas climalteranti. Tra queste figurano 9 città italiane (Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino). L’Innovazione Digitale emerge come leva fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi ambientali. Le principali strategie per la decarbonizzazione includono la trasformazione degli edifici, l’adozione di energie rinnovabili e l’implementazione di innovazioni digitali, come il monitoraggio della qualità dell’aria, sistemi di efficientamento energetico adattivi, progetti di mobilità sostenibile e l’uso di dati satellitari e Digital Twin per ottimizzare le risorse e ridurre le emissioni.
Sostenibilità sociale
Sul piano sociale, la sostenibilità significa garantire equità, accessibilità ai servizi, sicurezza e soddisfazione dei cittadini. Attualmente, metà dei cittadini italiani valuta il proprio comune “insufficiente” sotto il profilo dell’inclusività (5,2 su 10), dell’accessibilità dei servizi pubblici (5,2) e del dinamismo economico-sociale (5,2). Le Smart City puntano a colmare questo gap attraverso soluzioni tecnologiche che promuovono l’equità digitale e l’accesso universale ai servizi.
Sostenibilità economica
Sul fronte economico, la sostenibilità passa dall’identificazione di progetti che generino benefici concreti, sia in termini di riduzione dei costi che di aumento delle entrate. Ciò soprattutto in vista della progressiva conclusione dei finanziamenti straordinari del PNRR. Sarà sempre più importante puntare su modelli finanziari sostenibili e su partenariati pubblico-privato, capaci di supportare l’innovazione urbana senza gravare sulle finanze comunali o sui cittadini, rafforzando così la resilienza e la capacità di portare avanti i progetti nel lungo termine. Secondo la Ricerca dell’Osservatorio, il 37% dei comuni italiani ritiene queste partnership molto utili per realizzare progetti Smart City, anche se attualmente solo il 16% le adotta effettivamente.
Le tecnologie delle Smart City
Internet of Things , Big Data, Intelligenza Artificiale, 5G e il Cloud sono alla base dell’infrastrutture tecnologiche necessarie per arrivare a costruire una città intelligente. Scopriamo perché.
L’Internet of Things
L’ Internet of Things (IoT) gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo delle Smart City, consentendo la possibilità di collegare dispositivi e infrastrutture attraverso reti intelligenti per migliorare la gestione urbana. Grazie all’IoT, le città possono raccogliere e analizzare dati in tempo reale per ottimizzare servizi come i trasporti, l’illuminazione pubblica e la gestione dei rifiuti. Un esempio pratico è l’installazione di sensori intelligenti sui semafori, che regolano il flusso del traffico in base alle condizioni di congestione, riducendo i tempi di attesa e l’inquinamento.
Un altro metodo molto diffuso è l’uso di cassonetti intelligenti dotati di sensori che monitorano il livello di riempimento, ottimizzando i percorsi di raccolta dei rifiuti e riducendo i costi operativi. L’illuminazione pubblica intelligente, invece, può adattarsi automaticamente in base alla presenza di persone, riducendo i consumi energetici. Tutte queste applicazioni contribuiscono a perseguire gli obiettivi di una città intelligente, rendendo le città più efficienti, sostenibili e vivibili.
Il ruolo centrale dei Big Data
Grazie alle diverse applicazioni della Smart City è possibile raccogliere un grande quantitativo di dati, ma questo da solo non basta. Per migliori sistemi complessi come quelli relativi alla gestione di una città, occorre anche comprendere e saper utilizzare adeguatamente la grande mole di informazioni raccolte.
Attraverso la valorizzazione e un corretto utilizzo degli open data (dati pubblici e accessibili) è infatti possibile apportare migliorie sotto diversi aspetti. Ecco alcuni esempi:
- ottimizzazione dei processi e riduzione di tempi, costi e sprechi per diversi ambiti applicativi, come avviene nei già citati cestini intelligenti o nello Smart Metering;
- supporto alla definizione di politiche pubbliche grazie a decisioni più consapevoli ed efficaci supportate da dati; i dati riguardanti il bike sharing e la micro-mobilità, per esempio, possono aiutare l’amministrazione a adottare scelte in questioni riguardanti la viabilità urbana;
- creazione di nuovi prodotti/servizi in grado di rispondere più efficacemente alle esigenze degli utenti; ad esempio, un comune potrebbe decidere, in base ai dati raccolti, di scegliere i servizi più utilizzati dagli utenti e sviluppare un’app ad hoc a misura di cittadino;
- personalizzazione dell’offerta da parte di servizi di assistenza stradale, servizi assicurativi o servizi di assistenza per la persona;
- monetizzazione diretta dei dati grazie, ad esempio, alla vendita di informazioni riguardanti i consumi domestici;
- eCommerce e Advertising sfruttano l’uso dei dati di profilazione per proporre pubblicità altamente mirata: alcune aziende, ad esempio, stanno trasformando i mezzi di trasporto in veri e propri “cartelloni pubblicitari” in movimento con annunci customizzati in base al comportamento dei consumatori.
L’Intelligenza Artificiale
Tra le tecnologie più impattanti e con il maggiore potenziale non poteva ovviamente mancare l’Intelligenza Artificiale, i cui ambiti di applicazione stanno vivendo un momento di grande espansione. Si tratta di una componente chiave per il funzionamento delle Smart City, poiché, integrandosi con le altre tecnologie, permette di analizzare grandi quantità di dati in tempo reale e prendere decisioni “intelligenti” per migliorare la vita urbana. In ambito sicurezza, ad esempio, le città possono utilizzare sistemi di videosorveglianza intelligenti che sfruttano l’IA per riconoscere comportamenti sospetti o incidenti e inviare segnalazioni tempestive alle autorità.
La ricerca ha individuato oltre 496 progetti di adozione dell’IA in contesti urbani tra il 2018 e il 2024 a livello internazionale, con casi d’uso che spaziano dall’analisi di immagini e video, all’elaborazione dei dati, fino al supporto alle decisioni.
Nonostante il fermento e le enormi potenzialità, l’adozione dell’IA nei contesti urbani italiani rimane limitata: solo il 4% dei comuni ha già avviato progetti, principalmente nei campi della cittadinanza digitale e della sicurezza, mentre il 35% prevede di farlo nei prossimi due anni.
Il 5G e le reti abilitanti per la città del futuro
Sviluppare una Smart City significa anche possedere delle infrastrutture per una rete che supporti le città del futuro. Anche la connettività è infatti una tecnologia senza la quale non sarebbe possibile abilitare tutte le soluzioni precedentemente elencate. Per far fronte a questa necessità vengono impiegate due tipologie di reti – LPWAN e mobili – diverse tra loro per diversi motivi.
Le reti LPWAN, acronimo di Low Power Wide Area Network, sono tecnologie a lungo raggio e a bassa velocità. Vengono principalmente utilizzate per il monitoraggio ambientale e l’illuminazione pubblica, in quanto basate su un ampio raggio di applicazione e non su aggiornamenti real-time. Tra le più conosciute c’è SigFox, caratterizzata da una comunicazione a senso unico e una velocità di trasferimento dati molto bassa, e LoRaWAN, una delle più utilizzate, in quanto impiega una tecnologia flessibile e complessa, che consente la trasmissione dati a bassa frequenza su lunghe distanze.
Le reti mobili invece, inizialmente nate per il mercato B2c, possono offrire risposte in tempo reale e con una latenza molto bassa, incrementando quindi la velocità di circolazione di dati tra tutti gli oggetti connessi delle Smart City. Queste, nel tempo, hanno iniziato a farsi strada anche per servizi come sicurezza, salute, turismo e logistica. Si tratta infatti di una soluzione molto adatta per avere risposte in tempi brevissimi di reazione, come necessario ad esempio nella gestione intelligente del traffico (semafori intelligenti, attraversamenti pedonali intelligenti, pannelli a messaggio variabile, e molto altro ancora).
L’applicazione delle tecnologie Cloud
Le tecnologie Cloud rappresentano un pilastro fondamentale nell’ecosistema delle Smart City, poiché permettono di gestire, archiviare e analizzare enormi quantità di dati in modo efficiente e sicuro. Grazie al Cloud Computing, le città possono centralizzare l’elaborazione dei dati raccolti da sensori, infrastrutture e dispositivi connessi, permettendo una gestione ottimizzata e coordinata dei servizi urbani.
Discorso simile anche per quanto riguarda il monitoraggio ambientale: i sensori installati in tutta la città possono, ad esempio, inviare dati al Cloud per analizzare la qualità dell’aria, rilevare inquinanti e prevedere situazioni di rischio per la salute pubblica. Un altro esempio è la gestione delle Smart Grid, dove i dati raccolti dai contatori intelligenti e dalle reti energetiche vengono elaborati nel Cloud per garantire una distribuzione più efficiente dell’energia. Infine, il Cloud è in grado di facilitare la collaborazione tra amministrazioni e cittadini, permettendo l’accesso a servizi digitali pubblici in tempo reale, migliorando così la trasparenza e l’efficienza amministrativa.
Nell’ambito delle Smart City, due degli strumenti più innovativi che stanno trasformando la gestione e il monitoraggio delle città sono i Digital Twin e le Smart Control Room. Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Il Digital Twin in una città intelligente
Il Digital Twin è una replica digitale accurata di un oggetto, infrastruttura o sistema fisico che permette di monitorare, simulare e ottimizzare le sue prestazioni in tempo reale. Nell’ambito di una Smart City, consente di creare un modello virtuale di intere città o di singole infrastrutture, come edifici, reti di trasporto o sistemi energetici. Questo strumento è fondamentale per anticipare problemi e migliorare la gestione urbana, poiché permette di testare scenari futuri senza impattare il mondo reale.
Ad esempio, un Digital Twin di una rete idrica può monitorare i flussi d’acqua, prevedere perdite o malfunzionamenti e ottimizzare l’uso delle risorse. Allo stesso modo, un Digital Twin di un sistema di trasporto può simulare l’impatto di nuovi percorsi o l’aumento di traffico, aiutando a prendere decisioni più informate. mento prezioso per rendere le città più sostenibili e resilienti.
Le Smart Control Room come centro di comando
Le Smart Control Room sono invece dei centri di comando avanzati all’interno delle Smart City, dove dati provenienti da sensori, infrastrutture e sistemi cittadini vengono raccolti, monitorati e analizzati in tempo reale. Queste sale di controllo sfruttano tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, il Cloud e l’Internet of Things per fornire alle amministrazioni una visione d’insieme delle operazioni urbane e consentire una gestione proattiva delle risorse e dei servizi.
Le Smart Control Room permettono di monitorare diversi ambiti applicativi, fra cui la qualità dell’aria, la gestione del traffico, la sicurezza pubblica e il consumo energetico, reagendo rapidamente a emergenze o anomalie. Ad esempio, possono identificare congestioni stradali e regolare automaticamente i semafori o inviare squadre di soccorso in caso di incidenti. Grazie alla visione centralizzata e integrata, questi centri di domando rendono le città più reattive, efficienti e capaci di adattarsi alle esigenze dei cittadini in modo dinamico e intelligente.
Quali sono le principali Smart City: alcuni esempi
Il concetto di Smart City è ormai sempre più conosciuto, così come sono sempre di più gli esempi di città che possono essere incluse all’interno di questa categoria, sia in Italia sia all’estero.
Le città più Smart nel mondo e in Europa
Sono sempre di più le città in giro per il mondo che possono essere considerate “intelligenti”, come testimoniato dalla nascita dello Smart City Index, un documento elaborato dall’Institute of Management Development che ogni anno stila una graduatoria di queste realtà. Ecco le prime 10 classificate nel 2025, che si sono distinte per essere riuscite a migliorare la qualità della vita quotidiana dei propri cittadini mediante l’applicazione della tecnologia:
- Zurigo
- Oslo
- Ginevra
- Dubai
- Abu Dhabi
- Londra
- Copenaghen
- Canberra
- Singapore
- Losanna
Le città della classifica investono principalmente in mobilità sostenibile e trasporti intelligenti, ottimizzando il traffico e promuovendo l’uso di mezzi elettrici. Inoltre, pongono un forte focus su energia rinnovabile e gestione delle risorse, implementando soluzioni per ridurre l’impatto ambientale. Investono anche in tecnologie digitali per migliorare la governance urbana e i servizi pubblici, come la gestione dei dati e l’uso dell’intelligenza artificiale per ottimizzare le operazioni quotidiane. Infine, molte città promuovono innovazioni infrastrutturali per rendere le loro aree più efficienti e sostenibili.
In generale, guardando questa Top 10, risulta comunque evidente come sia proprio l’Europa l’epicentro di questa rivoluzione Smart, anche se non mancano comunque città virtuose anche fuori dal vecchio continente come Dubai, Abu Dhabi, Canberra e Singapore.
Esempi di Smart City in Italia
Nonostante nessuna delle nostre città compaia nei piani alti dello Smart City Index, anche in Italia troviamo diversi comuni virtuosi che hanno iniziato ad abbracciare questa nuova visione della città.
Tra questi spiccano:
- Milano
- Torino
- Trento
- Verona
- Firenze
- Padova
- Roma
- Bari
- Messina
Milano è tra le città leader nell’innovazione: investe nella mobilità alternativa e smart, nella rigenerazione urbana, nella gestione digitale delle aree verdi e nelle piattaforme di comunicazione con i cittadini. Inoltre,sta realizzando un processo di e-governement per efficientare la gestione interne delle risorse e dei progetti.
Torino investe in piattaforme digitali per servizi ai cittadini, mobilità intelligente, infrastrutture per la raccolta e analisi di dati urbani e sperimentazioni in ambito energy e ambiente.
Trento sta sviluppando diversi progetti, tra cui l’implementazione di una “Smart City Control Room” per monitorare in tempo reale traffico, sicurezza e qualità dell’aria. La città promuove la mobilità elettrica con hub logistici automatizzati e investe in illuminazione intelligente e sensori per ottimizzare il consumo energetico. Inoltre, partecipa a progetti europei e coinvolge attivamente i cittadini nella co-creazione di servizi urbani sostenibili.
A Verona l’innovazione urbana si concretizza attraverso il miglioramento di un servizio fondamentale per i cittadini. Sono infatti stati installati 160 impianti semaforici per far scattare il verde quando le ambulanze in codice rosso si trovano a 100 metri di distanza: come risultato si riducono i tempi di intervento e aumenta la possibilità di salvare vite umane.
Firenze si distingue per l’adozione di soluzioni basate sull’Intelligenza Artificiale nella gestione del verde pubblico: le corrette quantità di acqua da erogare per il terreno sono definite in base alle condizioni di umidità, alle previsioni meteo e alla bagnatura fogliare, con la possibilità di individuare da remoto eventuali perdite o rotture agli impianti e permettere l’intervento degli operatori sul posto solo se necessario.
Padova è stata premiata per il progetto “Social Welfare District”, che integra banche dati e piattaforme informatiche per individuare bisogni sociali nel territorio e promuovere co-progettazioni innovative. La piattaforma, inoltre, consente di ottenere indicatori critici (come affollamenti, disagi economici, ecc.) e favorisce la cooperazione tra pubblica amministrazione e terzo settore.
Oltre a queste realtà, altre città italiane stanno portando avanti progetti innovativi, sperimentando soluzioni innovative in diversi ambiti. Vediamo di seguito qualche esempio.
Roma ha lanciato il chatbot Julia, basato sull’IA generativa, per migliorare il dialogo tra amministrazione e cittadini e valorizzando contenuti culturali, mostrando come anche grandi città possano innovare nel rapporto tra PA e cittadini.
A Bari l’acquedotto Pugliese ha integrato algoritmi predittivi nella propria control room per una gestione idrica più efficiente e sostenibile rendendo i servizi pubblici più efficienti e sostenibili.
Messina ha avviato sperimentazioni innovative per la raccolta dei rifiuti ottimizzata tramite sistemi intelligenti, contribuendo all’efficienza ambientale e gestionale.
Smart City e piccoli comuni italiani
Anche se il concetto di Smart City è spesso associato solo ai grandi centri urbani, negli ultimi anni, anche comuni più piccoli hanno iniziato, seppure più lentamente, a dimostrare il loro interesse per le città del futuro.
Un esempio eccellente è rappresentato dal Comune di Pitigliano, vincitore del Premio Smart City 2024 nella sezione “piccoli comuni” per il progetto “Laboratorio a cielo aperto per lo sviluppo dei borghi digitali”. Questo progetto ha implementato soluzioni di videosorveglianza, Smart Tourism, Comunità Energetiche Rinnovabili e un innovativo sistema di monitoraggio degli smottamenti del territorio attraverso una rete fibra ottica utilizzata come sensore del sottosuolo.
Il fenomeno Smart City in Italia: numeri del fenomeno e barriere per lo sviluppo
Dalla Ricerca dell’Osservatorio è emerso che nel 2024, il mercato italiano delle Smart City ha raggiunto 1,05 miliardi di euro, registrando una crescita del +5% rispetto al 2023. Nonostante l’incremento, la crescita italiana risulta inferiore alla media europea (+9%).
Le aree di investimento principali si confermano essere l’illuminazione pubblica (23% del totale) e la Smart Mobility (20% del mercato). Tra le iniziative più diffuse, seppur con investimenti minori, spiccano i progetti di sicurezza e sorveglianza e le Comunità Energetiche Rinnovabili, entrambi adottati dal 27% dei comuni nel biennio 2023-24.
Un aspetto critico allo sviluppo di progetti rimane la persistente carenza di personale, segnalata dal 71% dei comuni italiani. Questo ostacolo porta alla mancanza di competenze interne per gestire l’innovazione e coinvolgere la cittadinanza.
Per quanto riguarda l’Intelligenza Artificiale, le barriere specifiche includono preoccupazioni per la sicurezza dei dati e la tutela della privacy, limiti di governance, risorse finanziarie insufficienti e carenza di competenze tecniche. Solo due comuni su dieci hanno un team interno dedicato all’AI e appena uno su dieci ha avviato iniziative informative per la cittadinanza.
Smart City e PNRR, fondi e missioni
I finanziamenti pubblici a supporto dei progetti di Smart City non mancano, grazie soprattutto al PNRR. Gli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si articolano infatti in sei missioni, tre delle quali fanno riferimento proprio a questo ambito:
Missione 1
La Missione 1 Riguarda i sistemi integrati di trasporto urbano e, in particolare, il MaaS, che verrà sperimentato nelle Città Metropolitane. Il Mobility as a Service permetterà di integrare diversi servizi di trasporto pubblico e privato mediante un unico canale digitale, in grado di dare supporto nella ricerca di informazioni, nella programmazione dei viaggi e nel pagamento unificato dei servizi.
Missione 2
La Missione 2 verte sulla Rivoluzione Verde e sulla Transizione Ecologica, con progetti riguardanti, ad esempio, l’implementazione di un trasporto pubblico più sostenibile, la riqualificazione di edifici pubblici già esistenti, il rafforzamento della mobilità ciclistica e interventi a favore di soluzioni di Smart Grid per una distribuzione elettrica più digitale e flessibile.
Missione 5
La Missione 5 fa invece riferimento ai Piani Urbani integrati, progetti di recupero e riuso di edifici già esistenti e di aree urbane sottoutilizzate, con l’obiettivo di contrastare il degrado urbano e trasformare zone vulnerabili in centri smart e sostenibili. Altre iniziative riguardano la promozione di progetti sinergici tra città e comuni limitrofi più piccoli.
Nel 2023, il PNRR si è rivelato un’arma a doppio taglio. Da un lato, ha finanziato iniziative di Smart City come il Piano Italia 5G, lo sviluppo della Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) e la migrazione al Cloud, con risultati significativi. Dall’altro lato, i fondi richiesti per questi progetti hanno assorbito molte risorse, limitando la capacità dei comuni di avviare nuovi progetti altrettanto ambiziosi, dato il personale disponibile, spesso insufficiente.
La revisione del PNRR nell’ambito di REPowerEU ha comportato una riorganizzazione dei finanziamenti, facendo sì che diversi interventi previsti nella Missione 5, relativa alla transizione ecologica, venissero in parte esclusi dai fondi del piano. Questo significa che alcuni progetti non sono più finanziati tramite il piano originale, ma potrebbero essere supportati da altre risorse, in risposta alle nuove priorità stabilite dal piano REPowerEU, incentrato principalmente su energia e sostenibilità.
Smart City, le opportunità per le città del futuro
L’interesse per i progetti Smart City è in forte crescita e, guardando i dati, lo sono a ragion veduta: il 42% dei comuni ha avviato progetti nel 2024, mentre il 91% dichiara l’intenzione di investire in iniziative Smart City nei prossimi due anni. Questo dato testimonia come le città intelligenti siano ormai diventate imprescindibili nelle agende delle amministrazioni locali italiane.
Le Smart City si stanno affermando come laboratori di trasformazione dove l’Innovazione Digitale diventa una leva concreta per rendere la sostenibilità un obiettivo raggiungibile. È cresciuta la consapevolezza sull’importanza della gestione e valorizzazione dei dati per lo sviluppo delle città intelligenti, spinta dall’adozione dell’Intelligenza Artificiale e da un contesto normativo in evoluzione.
Tuttavia, per cogliere appieno queste opportunità, le città italiane sono chiamate a rafforzare le proprie capacità organizzative, sviluppando strumenti operativi e una visione strategica a lungo termine. È fondamentale coinvolgere attivamente i cittadini, promuovendo fiducia, trasparenza e partecipazione per costruire città veramente intelligenti e inclusive.
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