L’Innovazione Digitale sta guadagnando sempre più terreno nell’industria agroalimentare italiana, con un crescente interesse da parte delle imprese agrifood che desiderano sfruttare i vantaggi delle soluzioni 4.0 (di cui l’Agricoltura 4.0 ne è un esempio) nei diversi processi aziendali. Con l’aiuto dell’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano, approfondiamo in questo articolo le principali tecnologie adottate nei processi di trasformazione agroalimentare e il loro livello di diffusione.

Il digitale nell’industria agroalimentare: l’Alimentare 4.0

produzione-alimentare-industria-4.0-le-tecnologie-4.0-alimentari-industriaIl 2022 è stato un anno complesso per gli attori dell’industria agroalimentare a causa degli effetti ancora visibili della pandemia da Covid-19, del confitto russo-ucraino, del rialzo dei costi delle materie prime agricole, del rincaro dei prezzi dei prodotti energetici e delle condizioni climatiche estreme, concretizzatesi in una grave siccità. L’inflazione ha conseguentemente influito sui consumi, inclusi quelli legati ai prodotti alimentari.

La necessità di migliorare l’efficienza e la sostenibilità dei processi produttivi ha dunque sempre più una rilevanza cruciale per tutti gli stakeholder della filiera dell’industria agroalimentare, tanto che le numerose difficoltà non sembrano aver indebolito la digitalizzazione dell’industria agroalimentare italiana. Le aziende del settore hanno infatti continuato a investire nel digitale per migliorare i propri processi, riconoscendo l’importanza delle tecnologie per rendere l’industria agroalimentare più competitiva e resiliente anche in periodi complessi.

Ma in che cosa consiste esattamente questo paradigma e quanto è diffuso oggi nel nostro Paese?

Il connubio Industria Agroalimentare e Innovazione Digitale, definito dall’Osservatorio “Alimentare 4.0”, è abilitato da tecnologie 4.0 che fanno leva sulla raccolta, la condivisione e la valorizzazione dei dati per conseguire benefici in termini di efficienza, sostenibilità, qualità e trasparenza dei processi e delle produzioni alimentari. L’obiettivo finale è di aumentare la competitività delle aziende, sul mercato nazionale e internazionale.

Le tecnologie e le soluzioni impiegate nell’industria 4.0 dell’agroalimentare spaziano da quelle considerate “tradizionali” – poiché presenti da maggiore tempo sul mercato e nei processi delle industrie agroalimentari – a quelle più innovative. Le prime riguardano in particolare i gestionali per la rintracciabilità dei lotti e la gestione dei fornitori, i software di gestione dei fornitori e del magazzino, i QR Code (utilizzati in particolare per la tracciabilità alimentare), i software ERP (acronimo di Enterprise Resource Planning) e MES (Manufacturing Execution System), le soluzioni di automazione avanzata come robot e cobot e i dispositivi mobile (ad esempio le app per smartphone e tablet per il controllo della catena del freddo e della qualità dei prodotti finali). Le soluzioni più innovative, invece, sono abilitate da tecnologie quali l’Internet of Things, la Blockchain, l’Intelligenza artificiale, il Cloud Computing e i Big Data Analytics.

La diffusione delle tecnologie digitali nell’industria agroalimentare

L’industria alimentare italiana nel 2024 registra una maturazione significativa del paradigma Alimentare 4.0, con il mercato dell’innovazione digitale agroalimentare che raggiunge i 2,3 miliardi di euro. Il settore mostra una transizione strategica importante: mentre diminuiscono gli investimenti in hardware tradizionale (-8% rispetto al 2023), crescono le soluzioni software avanzate, segnalando un’evoluzione verso sistemi più intelligenti e integrati.

Un dato particolarmente significativo emerge dall’analisi delle interconnessioni di filiera: l’84% delle aziende che implementa soluzioni digitali ha beneficiato di incentivi pubblici, evidenziando l’efficacia delle politiche di sostegno nella spinta verso la digitalizzazione. Parallelamente, l’81% dei provider tecnologici conferma che questi incentivi rappresentano un fattore determinante per l’accelerazione dell’innovazione nel settore.

La collaborazione tra attori della filiera emerge come uno dei tre fattori chiave per il futuro della digitalizzazione, insieme agli incentivi pubblici e alla crescente consapevolezza dei benefici. Questo trend si riflette nell’evoluzione delle startup agrifood, che nonostante una contrazione degli investimenti globali, mostrano un incremento del 7% nel numero di nuove realtà innovative.

Un fenomeno emergente è rappresentato dal settore agri-fintech, che costituisce il 3% delle startup di settore e si concentra su soluzioni per l’accesso al mercato, la modernizzazione dei sistemi di pagamento e la gestione del rischio – servizi particolarmente strategici per l’industria di trasformazione che necessita di maggiore integrazione finanziaria con la filiera produttiva.

Le applicazioni più avanzate dell’intelligenza artificiale nel comparto della trasformazione si concentrano sulla protezione delle produzioni DOP e IGP, rappresentando una delle frontiere più innovative per garantire autenticità e qualità dei prodotti italiani di eccellenza. Questo approccio tecnologico si inserisce in una strategia più ampia di valorizzazione del Made in Italy attraverso la certificazione digitale della qualità.

Benefici e criticità delle tecnologie 4.0 nell’industria agroalimentare

Nell’indagine condotta dall’Osservatorio la maggior parte delle aziende dell’industria agroalimentare ha dichiarato di aver riscontrato svariati benefici nell’uso di tecnologie 4.0, soprattutto nell’ambito della produzione, in cui il digitale ha permesso di ridurre i costi e potenziare i processi di monitoraggio della qualità. Inoltre, secondo le aziende altri benefici risultano essere una maggiore ottimizzazione della gestione dei magazzini e del coordinamento con gli operatori logistici.

Nonostante i diversi vantaggi, non mancano anche altrettante criticità riscontrate dalle imprese, legate principalmente ai costi affrontati e alla mancanza di competenze interne all’organizzazione. Tali competenze riguardano specialmente il mondo dell’informatica e del digitale e possono essere di tipo tecnico e tecnologico, oppure relative a specifiche innovazioni (come la Blockchain o l’Intelligenza Artificiale); ma può trattarsi anche di competenze gestionali-organizzative e competenze su specifici processi di settore.

Nonostante queste difficoltà, i livelli di integrazione di nuove soluzioni nell’industria agroalimentare costituisce un segnale importante nel riconoscimento del valore concreto dell’Alimentare 4.0.

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