La Finanza Decentralizzata (DeFi) rappresenta oggi uno dei fenomeni più significativi nel panorama dell’innovazione finanziaria digitale. Con oltre 41 miliardi di dollari investiti in applicazioni costruite sulla piattaforma Blockchain di Ethereum, questo ecosistema si configura come una delle dimostrazioni più concrete della rivoluzione portata dalla tecnologia Blockchain nel settore dei servizi finanziari, eliminando la necessità di intermediari tradizionali e democratizzando l’accesso ai servizi finanziari a livello globale.

Scopriamo ora cos’è esattamente la DeFi e come queste applicazioni decentralizzate stanno ridefinendo il futuro della finanza in questo articolo, realizzato dall’Osservatorio Blockchain e Web3 del Politecnico di Milano.

Cos’è la DeFi

Il termine DeFi, abbreviazione di Decentralized Finance (Finanza Decentralizzata), fa riferimento a un ecosistema di servizi finanziari caratterizzati dalla riduzione, o eliminazione, del ruolo degli intermediari e da un’erogazione decentralizzata sfruttando le piattaforme Blockchain permissionless, in particolare Ethereum, per la creazione di nuovi prodotti e servizi finanziari.

Per comprendere la portata di questa rivoluzione, è importante considerare il contesto storico del sistema finanziario tradizionale, comunemente definito CeFi (Centralized Finance) o Finanza Centralizzata. Gli intermediari finanziari hanno sempre rappresentato il cuore del sistema economico: banche, broker e istituzioni simili erano necessari perché organizzazioni e individui avevano bisogno di affidarsi ad autorità riconosciute e affidabili per gestire gli scambi di valore. L’evoluzione tecnologica ha certamente determinato una profonda revisione dei modelli di business di questi istituti, ma fino ad oggi si è limitata principalmente a sostituire intermediari tradizionali con controparti tecnologiche o a creare nuove forme di collaborazione tra incumbent e startup fintech. La Blockchain e le tecnologie Distributed Ledger stanno invece generando una disruption molto più radicale, eliminando la necessità stessa di molti intermediari tradizionali attraverso le DApp (Decentralized Applications) – applicazioni decentralizzate che funzionano su reti Blockchain senza essere controllate da alcuna autorità centrale. A differenza delle applicazioni tradizionali che risiedono su server centralizzati, le DApp operano attraverso smart contract distribuiti sulla rete, garantendo trasparenza, immutabilità e funzionamento autonomo senza intermediari.

La DeFi rappresenta l’applicazione di queste DApp specificamente al settore finanziario, creando un ecosistema di servizi bancari, assicurativi, di investimento e di trading che operano in modo completamente decentralizzato. In sostanza, ogni servizio DeFi è una DApp specializzata che replica e migliora le funzionalità della finanza tradizionale, eliminando banche e broker tradizionali e sostituendoli con protocolli automatizzati e trasparenti.

Quali sono le caratteristiche della DeFi

Le applicazioni DeFi presentano caratteristiche distintive che le differenziano radicalmente dai servizi finanziari tradizionali:

  • incensurabili: una volta implementate sulla Blockchain, non possono essere modificate, bloccate o censurate da alcuna autorità centrale;
  • permissionless: chiunque può svilupparle, deployarle e utilizzarle senza dover richiedere autorizzazioni o licenze;
  • trasparenti: il codice sorgente su cui si basano è pubblico e verificabile da tutti gli utenti;
  • globali: sono accessibili da qualsiasi parte del mondo, 24 ore su 24, a chiunque abbia una connessione internet;
  • interoperabili: possono essere facilmente combinate e integrate tra loro, creando ecosistemi di servizi sempre più complessi.

I pilastri della rivoluzione DeFi

La forza disruptiva della DeFi si basa su due principi fondamentali che la distinguono nettamente dalla finanza tradizionale, quali decentralizzazione e disintermediazione.

1) Decentralizzazione

Quando parliamo di DeFi “decentralizzata”, non ci riferiamo semplicemente all’accessibilità dei servizi, ma a una decentralizzazione strutturale che si articola su tre dimensioni interconnesse:

  • governance distribuita: le decisioni relative al funzionamento, alle caratteristiche e all’evoluzione dei servizi vengono prese collettivamente dalla comunità di utenti, non da un’autorità centrale;
  • gestione autonoma del rischio: gli utenti assumono direttamente le diverse tipologie di rischio associate ai servizi finanziari che utilizzano, senza affidarsi a garanzie fornite da provider centralizzati;
  • distribuzione dei dati: le informazioni finanziarie sono replicate su numerosi nodi della rete, non controllate da un singolo provider, e sono trasparenti e accessibili a tutti.

2) Disintermediazione

Il modello tradizionale, dove intermediari finanziari costruiscono i loro profitti principalmente sulle commissioni, tende a rendere le transazioni meno efficienti e più costose. La DeFi affronta questo problema alla radice attraverso la riduzione drastica o l’eliminazione completa degli intermediari, permettendo agli utenti di interagire direttamente tra loro attraverso protocolli automatizzati e trasparenti.

Questa disintermediazione significa creare un nuovo paradigma dove le funzioni tradizionalmente svolte dagli intermediari vengono automatizzate tramite smart contract, rendendo il sistema più efficiente, trasparente e accessibile a livello globale.

Come funziona la DeFi

La DeFi opera attraverso smart contract – programmi auto-esecutivi che girano su Blockchain pubbliche, principalmente Ethereum. Questi “contratti intelligenti” sono codici informatici che eseguono automaticamente operazioni finanziarie quando si verificano determinate condizioni prestabilite, automatizzando le funzioni tradizionalmente svolte dagli intermediari finanziari ed eliminando la necessità di banche, broker o altri enti centralizzati.

Prerequisiti per accedere alla DeFi

Per interagire con l’ecosistema DeFi, gli utenti devono dotarsi di due elementi fondamentali:

  • un wallet digitale: un portafoglio crittografico (come MetaMask, Trust Wallet o hardware wallet) che consente di conservare, inviare e ricevere criptovalute in modo autonomo, senza affidarsi a terze parti;
  • token o criptovalute: asset digitali necessari sia per utilizzare i servizi DeFi sia per pagare le commissioni di transazione (gas fee) sulla Blockchain.

Una volta in possesso di questi strumenti, chiunque può accedere ai servizi DeFi senza bisogno di documenti, approvazioni bancarie o verifiche KYC (Know Your Customer).

Il principio dei “Money Lego”

L’ecosistema DeFi funziona secondo il rivoluzionario principio dei “money lego”: ogni servizio finanziario è rappresentato da smart contract modulari che possono essere combinati e integrati tra loro per crearne di più complessi e sofisticati, proprio come i mattoncini del popolare giocattolo.

Questa componibilità o interoperabilità rappresenta una delle innovazioni più significative della DeFi: un utente può, ad esempio, depositare criptovalute su un protocollo di lending per guadagnare interessi, utilizzare i token ricevuti come garanzia su un altro protocollo per ottenere un prestito, e poi investire quei fondi in un exchange decentralizzato per fare trading – tutto in un’unica transazione automatizzata.

Questa architettura modulare consente di costruire soluzioni finanziarie innovative e personalizzate attraverso l’integrazione strategica di diversi protocolli, creando un ecosistema dinamico in continua evoluzione.

I principali tipi di protocolli DeFi

Esistono numerosi protocolli di DeFi che ricreano e spesso migliorano ogni aspetto della finanza tradizionale. Le categorie principali includono:

  • Lending: applicazioni di DeFi che consentono agli utenti di prestare o prendere in prestito fondi, fungendo da piattaforma che connette creditori e debitori;
  • Dex: letteralmente Decentralized exchange, sono protocolli che permettono a chiunque di scambiare un asset per un altro, secondo il prezzo di mercato;
  • Stablecoin: protocolli che consentono la creazione di monete ancorate al valore di una moneta fiat, a fronte del deposito di un collaterale;
  • Bridge: applicazioni che connettono diverse piattaforme Blockchain, consentendo gli utenti di trasferire i propri asset da una Blockchain all’altra;
  • RWA: protocolli che includono l’utilizzo di “Real Word Asset” come delle obbligazioni sottoforma di token, o in alcuni casi asset fisici come le proprietà immobiliari.

Ogni categoria può essere combinata con le altre, creando strategie di investimento e prodotti finanziari sempre più sofisticati e personalizzabili secondo le esigenze specifiche dell’utente.

Esempi e ambiti applicativi della Finanza Decentralizzata

Gli impatti della Finanza Decentralizzata si estendono a tutte le aree di business: Lending, Payments, Insurance, Trading & Exchange, Asset Management, fundraising, gestione del risparmio ma anche KYC, AML, etc. Esempi significativi includono:

  • Libra Association: consorzio di aziende, promosso da Facebook Inc., adibito allo sviluppo di un sistema basato su Blockchain per la gestione di una nuova valuta “Libra”, il cui valore è legato a un paniere di valute reali (Dollaro Americano, Euro, Franco Svizzero, Yen e Sterlina); la mission consiste nel creare un sistema di pagamento globale, stabile ed efficiente, per raggiungere tutte le persone che non hanno accesso ai servizi bancari;
  • Nexus Mutual: alternativa decentralizzata alle assicurazioni tradizionali, in cui ciascun utente può sottoscrivere una polizza assicurativa e/o partecipare al fondo di copertura, ottenendo un ritorno nel caso questo non venga utilizzato;
  • Compound: è uno dei protocolli principali del DeFi in cui gli utenti possono immettere (ricavandone un interesse) o prendere in prestito (pagando un interesse) i Token direttamente dal “mercato” senza alcun intermediario e/o negoziazione.

Perché la DeFi è importante

La DeFi rappresenta un cambio di paradigma fondamentale che va oltre la semplice innovazione tecnologica. Le caratteristiche dei servizi DeFi hanno il potenziale di creare un mercato finanziario inclusivo e globale, democratizzando l’accesso ai servizi finanziari per miliardi di persone attualmente escluse dal sistema bancario tradizionale.

Questo nuovo ecosistema sta rendendo potenzialmente obsoleti non solo gli attuali equilibri geopolitici, ma anche molte regolamentazioni nazionali, dal momento che le stablecoin – su cui si basano gran parte dei servizi fortemente decentralizzati – sono completamente slegate dalle banche centrali tradizionali. La DeFi opera, infatti, al di là dei confini nazionali, creando un sistema finanziario parallelo e globale che sfida l’ordine monetario tradizionale.

A questi stimoli, evidenziati in particolar modo con l’avvento di progetti come Libra/Diem, le banche centrali hanno reagito accelerando lo sviluppo delle Central Bank Digital Currency (CBDC) – le “valute digitali delle banche centrali”. Alcuni dei maggiori esempi sono lo Yuan digitale, la cui infrastruttura è stata completata dalla Banca Popolare Cinese nel giugno 2020, e la e-krona svedese, il cui sviluppo risponde anche al declino dell’uso del contante nel Paese. Progetti simili sono stati avviati dalle banche centrali delle principali nazioni del mondo, dimostrando il riconoscimento dell’impatto strategico della DeFi sull’economia globale.

Quali sono i vantaggi della DeFi

Questa rivoluzione sistemica si traduce in benefici concreti e immediati per i singoli utenti, che possono finalmente accedere a servizi finanziari avanzati precedentemente riservati a istituzioni e individui ad alto patrimonio. La Finanza Decentralizzata offre numerosi vantaggi rispetto al sistema finanziario tradizionale:

  • accessibilità globale: chiunque con una connessione internet può accedere ai servizi DeFi, superando barriere geografiche e requisiti burocratici;
  • trasparenza totale: ogni transazione e operazione è registrata sulla blockchain e verificabile pubblicamente;
  • efficienza operativa: l’automazione tramite smart contract riduce tempi e costi operativi;
  • innovazione accelerata: l’interoperabilità consente lo sviluppo rapido di nuovi prodotti finanziari;
  • controllo diretto: gli utenti mantengono il controllo completo dei propri asset senza affidarli a terze parti;
  • disponibilità 24/7: i servizi sono sempre attivi, senza orari di chiusura o giorni festivi.

Quali sono i rischi e i potenziali svantaggi della DeFi

Nonostante il potenziale rivoluzionario, la DeFi presenta anche sfide significative:

  • rischi tecnici: i bug negli smart contract possono causare perdite permanenti di fondi, come dimostrato da diversi hack nel settore;
  • volatilità: i prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili, amplificando i rischi di investimento;
  • complessità d’uso: le interfacce sono spesso poco intuitive per l’utente medio, richiedendo competenze tecniche specifiche;
  • mancanza di regolamentazione: l’assenza di un quadro normativo chiaro genera incertezza legale e manca di protezioni per gli investitori;
  • rischi di liquidità: alcuni protocolli possono soffrire di problemi di liquidità durante periodi di stress del mercato;
  • scalabilità limitata: le attuali Blockchain hanno limitazioni in termini di velocità e costi delle transazioni.

Come muovere i primi passi nella DeFi

Per chi vuole avvicinarsi alla Finanza Decentralizzata, ecco una guida graduale:

1. educazione di base: comprendere i concetti fondamentali di Blockchain, criptovalute e smart contract (ad esempio attraverso la documentazione ufficiale di Ethereum);

2. configurare un wallet: installare un wallet non-custodial come MetaMask per interagire con le DApp Ethereum;

3. acquisire criptovalute: comprare ETH e altre criptovalute su exchange centralizzati e trasferirle nel proprio wallet;

4. iniziare con protocolli consolidati: utilizzare piattaforme affidabili come Compound per il lending o Uniswap per gli scambi;

5. diversificare gradualmente gli investimenti: esplorare diverse categorie di servizi DeFi con importi limitati per comprendere i meccanismi;

6. rimanere aggiornati: seguire le evoluzioni del settore attraverso fonti affidabili e community specializzate.

Quale scenario per la crescita e i problemi della DeFi

I ritmi di crescita della Finanza Decentralizzata (DeFi) sono vertiginosi (+232% di crescita negli ultimi 3 anni), tuttavia per arrivare a un’adozione di massa alcuni problemi dovrebbero essere superati. Primo tra tutti il raggiungimento di una maggiore maturità dei servizi, che sono molto spesso in beta e pertanto il cui utilizzo implica anche degli inevitabili rischi.

Poi il miglioramento delle interfacce della DeFi, che renderebbe questi servizi, a volte molto complessi da capire per l’utente medio, più intuitivi e semplici da usare. Infine, sarebbe necessaria una maggiore chiarezza normativa sull’utilizzo di questi strumenti e in generale delle criptovalute.

Nonostante queste sfide, la DeFi sta già definendo i contorni di un nuovo sistema finanziario globale, più inclusivo e trasparente. Questa trasformazione rappresenta non solo un’evoluzione tecnologica, ma una vera rivoluzione che potrebbe ridefinire gli equilibri economici mondiali, spingendo verso un futuro in cui i servizi finanziari sono accessibili a chiunque, ovunque nel mondo.

Il successo a lungo termine della DeFi dipenderà dalla capacità di bilanciare innovazione e sicurezza, accessibilità e conformità normativa, creando un ecosistema sostenibile che possa servire sia gli early adopters che il mercato di massa.

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