Casi finalisti del Premio Innovazione Digitale in Sanità 2025
L’iniziativa crea occasioni di conoscenza e condivisione dei migliori progetti di utilizzo del digitale come leva di innovazione e miglioramento nel mondo della Sanità.
7 finalisti al Premio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano
Il 22 maggio 2025 saranno proclamati i vincitori per ciascuna categoria in occasione del Convegno “Sanità digitale: i germogli della trasformazione”
I casi finalisti selezionati nella categoria “Soluzioni a supporto del territorio e Telemedicina” sono:
- L’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria con il progetto “TELEMED_OLTRELEMURA – Servizi di Telemedicina nelle carceri”, che prevede l’implementazione di un nuovo modello organizzativo a supporto della medicina penitenziaria e lo sviluppo di una piattaforma informatica di telemedicina per rispondere tempestivamente ai bisogni di salute. Il progetto ha previsto la possibilità di svolgere esami ematochimici di routine e di controllo mediante un Point Of Care, di effettuare ECG ed esami radiologici refertati da remoto mediante la piattaforma e di effettuare televisite, specialmente in ambito psichiatrico. Da maggio a dicembre 2024, sono stati effettuate 390 attività di teleconsulto e televisita e 600 di telemonitoraggio (220 di ECG e 390 di RX) ed è stato registrato un calo del 50% dei trasferimenti di detenuti al Pronto Soccorso. È stata avviata e si concluderà a giugno 2025 l’estensione progressiva della telemedicina agli altri Istituti Penitenziari dell’Azienda.
- L’Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli Piceno, con il “progetto di Cooperazione Interterritoriale in area sisma: da ‘Smart Village – Gruppo di Azione Locale (GAL) Piceno’ a un modello innovativo di assistenza sociosanitaria”, che prevede lo sviluppo di un sistema di telemedicina sperimentale su tutto il territorio provinciale, in particolare i servizi di telerefertazione e telemonitoraggio nell’ambito di varie discipline quali cardiologia, pneumologia, dermatologia, riabilitazione, nefrologia e dialisi. Il progetto ha messo a disposizione una piattaforma protetta alla quale vengono abilitati per l’accesso i pazienti o caregiver delegato, gli MMG, gli Infermieri di comunità, l’Assistente Sociale e tutti gli Specialisti che hanno una presa in carico del paziente. A maggio l’esperienza pilota è stata estesa a 22 Comuni con l’attivazione del progetto presso 3 Punti Salute (su 6 previsti) e graduale copertura fino a 30 Comuni.
- L’Azienda Sociosanitaria Ligure 4 con il progetto “Integrazione ospedale-territorio: dalla teoria alla pratica”, che mira a una riorganizzazione dei percorsi assistenziali basata su un modello di presa in carico integrata dove ospedale, territorio e domicilio diventano parte di una rete unica e coordinata. Il progetto ha previsto la definizione di protocolli operativi per il teleconsulto, la televisita, il telemonitoraggio e la teleconsulenza ed è stato implementato il servizio di teleconsulto tra MMG e specialisti ospedalieri di diverse specialità. Da giugno 2024 la COT ha preso in carico 20.000 richieste e il servizio di teleconsulto ha coinvolto 90 MMG, dimostrandosi efficace nel ridurre le liste d’attesa, soprattutto in dermatologia, dove le prescrizioni di visite specialistiche da parte del MMG sono diminuite del 40%. Per il futuro, si intende estendere progressivamente le attività di telemedicina a tutte le specialità e a tutti gli operatori sociosanitari del territorio.
- L’Azienda Unità Sanitaria Locale Reggio-Emilia con il progetto “Cartella Clinica Informatizzata Territoriale per i percorsi di assistenza domiciliare (e oltre…)”, che prevede la realizzazione di una cartella che permette a tutti i professionisti di consultare in modo integrato i dati di cura del paziente, dalla fase di ricovero fino all’assistenza domiciliare, nonché di altri percorsi complessi, con riduzione di rischi e garanzia di una documentazione corretta e tracciabile. Da gennaio ad aprile 2025, sono stati gestiti 7.500 pazienti, erogate circa 73 mila prestazioni a domicilio e compilate oltre 18 mila schede inviando sul Fascicolo Sanitario Elettronico la relativa cartella con dati aggiornati in tempo reale. Per il futuro, è prevista una progressiva estensione della cartella verso gli enti esterni sociosanitari.
La categoria “Soluzioni digitali a supporto dei processi clinici” vede inclusi come finalisti:
- L’Azienda Regionale della Salute della Regione Sardegna con il progetto “Cartella Clinica Elettronica Regionale della Sardegna (CCERS)”, che prevede la digitalizzazione dei processi sanitari in maniera uniforme tra gli Enti sul territorio regionale, attraverso la Cartella Clinica Elettronica di ricovero e ambulatoriale, un sistema di supporto alle decisioni cliniche, un Clinical Data Repository, un sistema di Instant Messaging, un sistema di Meeting Multidisciplinare e di Bed Management. Da gennaio ad aprile 2025 sono circa 7.400 le Cartelle attivate e oltre 11.800 le prescrizioni di terapie informatizzate. Risultano in fase avanzata di progettazione le attività per l’estensione delle soluzioni della CCERS nelle restanti strutture Ospedaliere e territoriali della Regione, oltre che l’attivazione dei percorsi tecnici e organizzativi per l’interoperabilità tra l’Ospedale e il Territorio.
- L’Azienda Zero della Regione Veneto con il progetto di “Realizzazione del Sistema Informativo Integrato per i Laboratori di Anatomia Patologica della Regione Veneto” che ha previsto lo sviluppo di una piattaforma regionale di gestione delle anatomie patologiche che prevede l’archiviazione e la visualizzazione delle immagini dei vetrini virtualizzati. Fino a febbraio 2025, il sistema ha permesso di generare oltre 330 mila referti, 2 milioni di vetrini e di rilevare oltre 3.300 non conformità. Per il futuro, si prevede di sviluppare un cruscotto di indicatori per la comparazione dei processi tradizionali con quelli digitali e la valutazione dell’impatto legato alla trasmissione e archiviazione delle immagini digitali.
- L’IRCCS Humanitas Research Hospital con il progetto “Tumore al seno: diagnosi precoce nello screening grazie all’IA”, che prevede l’introduzione di strumenti di Intelligenza Artificiale in grado di analizzare le immagini mammografiche, verificare in tempo reale la qualità di tali immagini e la densità mammaria. La piattaforma su cui operano questi strumenti può affiancare i radiologi nell’individuare lesioni mammarie favorendo diagnosi sempre più precise e, di conseguenza, trattamenti mirati e personalizzati. Da novembre 2024 ad aprile 2025 il progetto ha coinvolto 8 radiologi e 21 tecnici e il sistema ha permesso di analizzare 9.600 immagini mammografiche. L’analisi ha mostrato un incremento del 6% delle immagini classificate come appropriate e una riduzione del 9% di quelle ritenute inadeguate. Entro il 2025 il software verrà adottato in diverse strutture del gruppo Humanitas.
In occasione del Convegno finale di presentazione dei risultati della Ricerca 2025 saranno presentati i casi finalisti e una giuria qualificata voterà in diretta il vincitore per ciascuna categoria.
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