Il turismo esperienziale rappresenta una rivoluzione nel modo di concepire e vivere il viaggio contemporaneo. Questo approccio innovativo al turismo pone al centro l’esperienza autentica, il coinvolgimento emotivo e la connessione profonda con le destinazioni visitate, trasformando il tradizionale “vedere” in un più significativo “vivere” i luoghi.
In questo articolo, a cura dell’Osservatorio Travel Innovation della POLIMI School of Management, esploreremo la definizione di turismo esperienziale, le sue caratteristiche distintive, le tipologie principali, le esperienze predilette dagli italiani e molto altro ancora.
Cos’è il Turismo esperienziale
Il turismo esperienziale si configura come una forma di viaggio che privilegia l’immersione autentica nella cultura, nelle tradizioni e nella vita quotidiana delle destinazioni visitate. Le esperienze – che si sviluppano intorno a tour, attività, attrazioni ed eventi – sono diventate un mercato importante che spesso determina la scelta stessa della destinazione.
A differenza del turismo tradizionale, focalizzato sulla visita di attrazioni e monumenti, questo approccio mette al centro l’esperienza vissuta, il coinvolgimento attivo del viaggiatore e la creazione di ricordi significativi.
L’evoluzione del turismo esperienziale riflette un cambiamento profondo nelle aspettative dei viaggiatori moderni, sempre più orientati verso esperienze personalizzate, autentiche e sostenibili. I viaggiatori contemporanei non si accontentano più di essere spettatori passivi, ma desiderano diventare protagonisti attivi delle loro esperienze di viaggio, interagendo con le comunità locali e immergendosi nelle culture che visitano.
Nel contesto post-pandemico, il turismo esperienziale ha acquisito ancora maggiore rilevanza, rappresentando una risposta alle sfide dell’overtourism e una via per creare valore condiviso tra visitatori e destinazioni ospitanti.
Cosa caratterizza il Turismo esperienziale
Il turismo esperienziale si distingue per la capacità di trasformare i viaggiatori da spettatori passivi in protagonisti attivi delle esperienze.
Si favorisce un’immersione autentica e non mediata nella cultura, nelle tradizioni, nella natura e nella realtà sociale dei territori visitati. Questa forma di turismo privilegia infatti la partecipazione diretta attraverso attività pratiche, corsi, workshop e momenti di condivisione con le comunità ospitanti, mentre ogni esperienza viene modellata sui ritmi, gli interessi e le aspettative individuali del viaggiatore, che diventa co-creatore del proprio percorso. La personalizzazione e la flessibilità temporale sostituiscono i modelli standardizzati del turismo di massa, privilegiando la qualità dell’esperienza vissuta rispetto alla quantità di attrazioni visitate.
Inoltre, il turismo esperienziale genera benefici tangibili per le comunità locali, valorizza le risorse territoriali e promuove pratiche di viaggio responsabile. In questo modo, ogni attività diventa un’opportunità di apprendimento e sensibilizzazione su tematiche ambientali, sociali e culturali che contribuisce alla conservazione del patrimonio e allo sviluppo sostenibile dei territori.
Le tendenze del Turismo Esperienziale
Nel panorama contemporaneo esistono diverse tipologie di turismo esperienziale, ciascuna comprendente varie attività, che possono integrarsi e coesistere all’interno della stessa esperienza di viaggio.
Turismo Gastronomico
Il cibo diventa porta d’accesso privilegiata alla cultura locale attraverso attività immersive, degustazioni guidate e corsi di cucina che trasformano il viaggiatore da semplice consumatore a protagonista attivo della tradizione culinaria. Tra le principali attività esperienziali troviamo:
- food experiences: partecipazione a corsi di cucina con chef locali, visite a mercati tradizionali, degustazioni guidate da produttori e cene in famiglie del territorio;
- wine tourism: esperienze nelle cantine con partecipazione alla vendemmia, degustazioni con i produttori e percorsi enogastronomici tra territori viticoli;
- agriturismo esperienziale: soggiorno in aziende agricole con partecipazione alle attività quotidiane, dalla mungitura alla raccolta dei prodotti, fino alla trasformazione alimentare.
Turismo Culturale
Il patrimonio storico-artistico viene valorizzato attraverso tour immersivi, attività indoor specializzate e percorsi tematici che permettono di vivere la cultura in modo attivo e coinvolgente. Questa tipologia comprende:
- tour culturali: visite guidate condotte da guide specializzate, in cui l’esperienza viene resa più immersiva grazie all’ausilio di tecnologie di realtà virtuale e aumentata, che consentono ad esempio di ricostruire i luoghi del passato come siti archeologici;
- musei ed esperienze indoor: visite a musei, monumenti e mostre, eventualmente accompagnate da laboratori interattivi, simulazioni storiche e attività hands-on all’interno di spazi culturali;
- percorsi tematici urbani: itinerari specializzati che esplorano il tessuto urbano unendo architettura, cultura e tradizioni locali, anche attraverso il racconto di leggende territoriali e figure storiche significative.
Turismo Culturale Partecipativo
Superando il ruolo di spettatore, il viaggiatore diventa custode attivo del patrimonio culturale immateriale, entrando in contatto diretto con le tradizioni locali attraverso:
- artigianato tradizionale: laboratori con maestri artigiani locali per apprendere tecniche tradizionali come ceramica, tessitura, lavorazione del legno o del metallo;
- festival e tradizioni: partecipazione attiva a celebrazioni locali, feste tradizionali e rituali comunitari, andando oltre la semplice osservazione;
- narrazione e oralità: coinvolgimento in momenti di racconto con gli abitanti del luogo, per ascoltare leggende, storie familiari e memorie che fanno forma all’identità culturale della comunità.
Turismo del benessere
Il benessere personale diventa il fulcro di esperienze che uniscono relax e crescita personale attraverso attività come:
- spa e trattamenti benessere: centri termali, spa, trattamenti con prodotti locali e terapie;
- corsi e attività per corpo e mente: yoga e meditazione, workshop di crescita personale, corsi di mindfulness.
Turismo dell’Intrattenimento
Il divertimento e la creatività si trasformano in esperienze coinvolgenti che stimolano curiosità e piacere attraverso attività come:
- concerti e festival: partecipazione a eventi musicali, artistici e culturali;
- shopping: visite a negozi, mercati artigianali, tour di botteghe storiche e workshop di creazione prodotti;
- parchi tematici: esperienze immersive, spettacoli interattivi e percorsi tematici;
- parchi divertimento: esperienze immersive con attrazioni interattive e attività ludiche.
Turismo Outdoor
La natura si trasforma in aula didattica a cielo aperto, dove il viaggiatore sviluppa una coscienza ambientale attraverso il contatto diretto con ecosistemi e biodiversità. Allo stesso tempo, lo sport diventa veicolo di scoperta territoriale e crescita personale, combinando attività fisica con l’esplorazione di paesaggi e culture locali. Il turismo outdoor si divide quindi in:
- turismo naturalistico: trekking guidati da esperti locali, birdwatching, osservazione della fauna selvatica e attività di citizen science;
- attività sportive: escursioni avventurose, sport acquatici, cicloturismo guidato, arrampicata con guide esperte e discipline tradizionali del territorio;
- notturismo: escursioni notturne guidate per osservare la fauna selvatica attiva dopo il tramonto;
- astroturismo: osservazione del cielo notturno e dei fenomeni astronomici, come osservazione delle stelle, pianeti e costellazioni con telescopi o visite a osservatori astronomici.
Le esperienze più richieste dai viaggiatori
È indubbio che la componente esperienziale del viaggio sta assumendo sempre più rilevanza grazie anche al ruolo del web e dei Social Media, che hanno trasformato il modo di concepire, ricercare e vivere i viaggi.
Allo stesso tempo, la possibilità di fare esperienze uniche è sempre più determinante per la scelta della destinazione.
Secondo la Ricerca dell’Osservatorio Travel Innovation, le esperienze si confermano come elemento centrale per le vacanze leisure, tanto che per oltre l’80% dei viaggiatori (italiani e non), rappresentano il principale fattore di scelta della destinazione.
Lo shopping e le attività enogastronomiche risultano essere le predilette per italiani e stranieri. Si tratta di opportunità concrete per lo sviluppo sostenibile delle destinazioni in quanto, se dirette a beneficio degli operatori del territorio, queste possono generare un impatto positivo sull’economia locale.
Dalla ricerca emerge inoltre che gli italiani amano dedicarsi alle attività culturali, come visite a musei, monumenti e mostre, praticate dal 40% dei viaggiatori. Il 18%, invece, ha scelto di acquistare tour guidati delle località). Parallelamente, il settore delle esperienze outdoor registra una crescita del 5%, paragonabile a quella del comparto dell’ospitalità.
Per la fascia dei giovani italiani (Generazione Z e Millennial) risultano particolarmente rilevanti gli eventi, soprattutto festival e concerti.
Benefici del Turismo esperienziale
Il Turismo esperienziale genera un circolo virtuoso di benefici che coinvolge simultaneamente i viaggiatori, le comunità ospitanti e i territori di destinazione:
- crescita personale: le esperienze autentiche favoriscono lo sviluppo di nuove competenze, la comprensione interculturale e l’ampliamento degli orizzonti personali;
- benessere psicofisico: il ritmo più lento e la connessione con la natura e le comunità locali contribuiscono al benessere mentale e fisico dei viaggiatori;
- sviluppo economico delle destinazioni: il Turismo esperienziale genera reddito diretto per le comunità locali, valorizzando competenze, tradizioni e risorse endogene;
- preservazione culturale: l’interesse dei visitatori per le tradizioni locali incentiva la loro conservazione e trasmissione alle nuove generazioni;
- distribuzione sostenibile dei flussi turistici: distribuendo i flussi turistici su territori più ampi e promuovendo destinazioni minori, il Turismo esperienziale riduce la pressione sui siti più famosi (overtourim) e contribuisce a un equilibrio territoriale più sostenibile;
- destagionalizzazione: le esperienze autentiche possono essere offerte tutto l’anno, riducendo la dipendenza dai flussi stagionali;
- diversificazione economica: le comunità sviluppano nuove competenze e opportunità lavorative legate all’ospitalità esperienziale;
- minore impatto ambientale: i gruppi ridotti e le attività a basso impatto riducono la pressione sugli ecosistemi fragili.
Esempi di successo nel Turismo esperienziale
Come abbiamo visto, il panorama del Turismo esperienziale offre tantissime attività diverse che spaziano dai più tradizionali percorsi enogastronomici fino a esperienze più innovative e immersive.
Di seguito riportiamo alcune delle più particolari e significative che hanno dimostrato come questo approccio possa generare benefici sia per i viaggiatori che per le comunità ospitanti:
- albergo diffuso in Borgo Santo Spirito: il modello dell’albergo diffuso rappresenta un esempio innovativo di Turismo esperienziale in cui i visitatori alloggiano in case tradizionali del borgo, partecipando alla vita quotidiana della comunità;
- turismo esperienziale ad Amantaní in Perù: sull’isola di Amantaní, nel Lago Titicaca, le famiglie locali ospitano i turisti nelle loro case, condividendo pasti e attività quotidiane;
- esperienza nei ryokan giapponesi: queste locande tradizionali giapponesi offrono un’immersione completa nella cultura tradizionale nipponica attraverso la cultura e il cibo locale.
Opportunità e sfide per il futuro del Turismo esperienziale
Il Turismo esperienziale si trova oggi a un crocevia fondamentale, caratterizzato da significative opportunità di crescita ma anche da sfide complesse che richiedono approcci innovativi e strategici.
La crescente domanda di esperienze autentiche può rappresentare un’opportunità per le destinazioni che sanno valorizzare le proprie specificità culturali e ambientali, permettendo loro di distinguersi dalla concorrenza attraverso proposte uniche e non replicabili. Il mercato in espansione offre spazi considerevoli per lo sviluppo di nuovi modelli turistici, mentre l’innovazione tecnologica apre possibilità inedite per arricchire le esperienze senza comprometterne l’autenticità. Piattaforme digitali, come marketplace, rappresentano strumenti preziosi per connettere viaggiatori e comunità locali, facilitando la prenotazione di esperienze.
Tuttavia, questo sviluppo deve confrontarsi con sfide strutturali significative. La scalabilità limitata delle esperienze autentiche, che spesso coinvolgono numeri ridotti di partecipanti, può limitare la capacità di generare grandi volumi economici. Inoltre, emerge il delicato equilibrio tra standardizzazione e autenticità. Il rischio di perdere l’essenza autentica nel tentativo di commercializzare e rendere più accessibili le esperienze rappresenta una delle principali preoccupazioni del settore.
Il settore necessita inoltre di competenze specifiche sempre più raffinate. La formazione di operatori capaci di gestire esperienze complesse che richiedono sensibilità culturale e competenze multidisciplinari rappresenta un investimento fondamentale per il futuro. Parallelamente, la collaborazione tra settore pubblico, privato e comunità locali attraverso partenariati strategici può creare ecosistemi turistici innovativi e sostenibili che massimizzino i benefici per tutti gli stakeholder.
Il successo futuro del Turismo esperienziale richiede un impegno condiviso da parte di tutti: dalle istituzioni per la creazione di condizioni normative e infrastrutturali favorevoli, agli operatori per lo sviluppo di competenze specifiche, dalle comunità locali che devono essere protagoniste attive del processo, ai viaggiatori per l’adozione di un approccio responsabile e consapevole. Solo attraverso questa collaborazione sinergica sarà possibile costruire un futuro turistico che sia sinonimo di crescita condivisa, rispetto reciproco e arricchimento culturale per viaggiatori e comunità ospitanti.
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