L’ORGANIZZAZIONE

Credem, abbreviazione di Credito Emiliano, è un gruppo bancario italiano quotato nella Borsa Italiana nato nel 1910 dall’iniziativa di alcuni imprenditori reggiani. Credem si caratterizza per la sua presenza capillare sul territorio; di fatti, è presente in 19 regioni grazie all’apertura di numerose filiali e alla continua acquisizione, a partire dagli anni Novanta, di banche territoriali di piccole e medie dimensioni. Ad oggi conta oltre 600 immobili e circa 6000 dipendenti su tutto il territorio italiano.

LE ESIGENZE

L’iniziativa di Credem nasce dalla volontà della proprietà di contribuire ad un progetto di rigenerazione urbana attivato da parte del comune di Reggio Emilia, considerato il ruolo di rilievo che la banca ha per il territorio emiliano. Allo stesso tempo Credem voleva creare un luogo identitario che ospitasse il suo polo di innovazione e favorisse la contaminazione e l’interazione con le realtà del territorio, e non solo, ospitando eventi e incontri.

IL PROGETTO

Le officine Credem sono state costruite negli spazi ormai abbandonati delle Ex Officine Meccaniche Reggiane, situati in una zona limitrofa al centro della città di Reggio Emilia. Durante la guerra le Officine rappresentavano un centro di eccellenza aereonautica tutto italiano ed erano uno dei principali datori di lavoro della zona. Con il tempo la loro rilevanza si è ridimensionata e gli enormi capannoni vennero abbandonati cadendo in un forte stato di degrado arrivando al 2008 quando venne dichiarata ufficialmente la chiusura della storica sede amministrativa e produttiva. Circa 10 anni fa il comune di Reggio Emilia ha iniziato un’operazione di riqualificazione della zona che, trovandosi in una zona centrale e collegata con le stazioni ferroviarie della città, è molto rilevante per la città. Una delle prime iniziative è stata la realizzazione del Tecnopolo di Reggio Emilia.

Nel 2019 Credem decide di partecipare al progetto e di utilizzare alcuni spazi delle ex Officine Reggiane per la creazione del proprio polo dell’Innovazione che si estende per un’area di circa 1.000 mq.

È quindi iniziata la fase di progettazione preliminare del capannone che ha visto il coinvolgimento del comune e di un gruppo di persone di Credem. Il team era composto da referenti di diverse funzioni aziendali: logistica, acquisti, ufficio legale, sistemi informativi, innovazione e marketing. La cooperazione tra le diverse aree dell’azienda era fondamentale data la complessità del progetto e l’impatto che avrebbe avuto sulla popolazione aziendale e non solo. Infatti, Credem voleva rendere le Officine Credem un luogo rappresentativo della banca e della sua visione di futuro.

I principi cardine che hanno guidato il progetto sono: modularità, inclusività e cambiamento.

Inoltre, sono stati considerati nella riprogettazione anche altri aspetti come l’attenzione alla sostenibilità e la volontà di diventare un luogo aperto verso il territorio e verso tutti i dipendenti di Credem. A questo si è affiancata la volontà di non snaturare il contesto in cui le Officine si inserivano pur inserendo degli elementi che riprendessero l’identità aziendale di Credem.

Il progetto di ristrutturazione che ha seguito la progettazione è durato circa 3 anni.

Oggi Officine Credem rappresenta la sede dell’ufficio innovazione di Credem, oltre ad essere uno spazio di coworking prenotabile aperto a tutti i dipendenti Credem e pronto ad accogliere partner e startup. Per favorire la flessibilità di questi spazi in condivisione sono stati inseriti lockers in cui è possibile lasciare i propri oggetti personali.

Sono inoltre presenti 6 sale riunioni prenotabili e phone booth non prenotabili. In tutti questi luoghi sono presenti molti arredi che facilitano la riconfigurazione degli spazi come tavoli richiudibili su ruote dotati di prese plug-in e sedute impilabili.

La sede è inoltre dotata di una sala eventi che può ospitare fino a 99 persone o che può essere divisa in due ambienti più piccoli, in caso di necessità. Tali eventi non sono solo interni ma di realtà esterne con cui Credem ha delle partnership o delle collaborazioni.

Tutti gli spazi sono stati dotati delle più avanzate tecnologie (incluso un ledwall di 4.80m x 2.70m nella sala principale) e per garantire la funzionalità e la facilità nell’utilizzo ibrido in videoconferenza.

Inoltre, su diversi ambienti sono stati sviluppati studi del suono finalizzati a garantire un adeguato comfort acustico considerando che, per mantenere lo stile industriale delle ex Officine Reggiane, i volumi in gioco sono significativi e con forme diverse. Le sale eventi sono dotate di buffer acustici e tende fonoassorbenti mentre le postazioni individuali hanno pareti divisorie isolanti per permettere alle persone di lavorare fianco a fianco senza perdere il focus.

Tra gli altri spazi presenti vi è una zona a gradoni praticabili: un’area di supporto apprezzata e utilizzata soprattutto in concomitanza (prima/dopo o nelle pause) degli eventi. È presente una cucina ed è attualmente in fase di progettazione una stanza adibita alla registrazione di podcast.

Nella realizzazione degli ambienti si è prestata particolare attenzione ai dettagli e all’inclusività per rendere gli spazi accessibili a tutti.

La realizzazione di questo progetto è stata accompagnata da iniziative di comunicazione sia interna che esterna, molto rilevanti considerando la diversa tipologia di ambiente che Credem stava creando, con caratteristiche ed obiettivi molto diversi rispetto alle sedi operative.

Si è quindi creato un logo ad hoc per il nuovo spazio e si è lavorato sulla creazione di una palette di colori che fossero in continuità con quelli distintivi per la banca ma che si potessero integrare anche nel contesto specifico delle ex Officine Reggiane. I colori principali scelti per la nuova sede sono antracite e lime: il primo per comunicare la solidità della storia associata a questi locali, il secondo per trasmettere un forte affinità ai concetti di innovazione.

Per quanto riguarda le attività di comunicazione verso i dipendenti, sono state attivate delle iniziative per diffondere le modalità di utilizzo dei nuovi spazi e comunicare le motivazioni alla base del progetto.

Tra gli sviluppi futuri del progetto sono in corso delle riflessioni che riguardano l’integrazione di verde all’interno degli ambienti con vegetazione autoctona per essere vicini ai concetti di sostenibilità, migliorando l’estetica degli spazi e favorendo il benessere di coloro che li vivono.

Inoltre, si prevede la valorizzazione di ulteriori aree, organizzando eventi in ambiti inesplorati, coinvolgendo le università per attrarre talenti e far conoscere l’ecosistema. È inoltre presente un wall of fame dove si trovano start up e aziende partner che hanno collaborato con Credem.

I RISULTATI OTTENUTI

Lo spazio è uno luogo molto frequentato, con una media di circa 120 accessi al giorno nei primi 6 mesi di quest’anno. Gli ambienti possono ospitare anche eventi esterni di partner, contribuendo a favorire la contaminazione e a rendere gli spazi molto dinamici.

Le Officine Credem sono quindi diventate il fulcro della vita reggiana ospitando eventi di diversa natura.

I dipendenti di Credem si recano volentieri in questo nuovo spazio poiché ne hanno percepito fin da subito il valore aggiunto e vi organizzano riunioni o incontri con esterni. Nella sede si svolgono regolarmente eventi, riunioni e onboarding dei nuovi colleghi.

In conclusione, sviluppare una solida brand awareness a livello territoriale rappresenta un punto cruciale per far emergere il ruolo della banca come un motore di crescita e innovazione per la comunità. Posizionarsi come un’istituzione in continua evoluzione non solo attira persone a lavorare e collaborare con la banca, ma dimostra anche il suo impegno nel migliorare il benessere dell’ecosistema circostante. Attraverso questa sinergia, la banca promuove il proprio sviluppo, e contribuisce concretamente al progresso delle persone e del territorio.