Pagamenti B2b: strumenti in uso e nuovi trend
Una delle fasi del ciclo esecutivo maggiormente attenzionata dalle aziende – come ulteriore leva di digitalizzazione dei processi di relazione B2b – è quella relativa ai pagamenti. La tendenza sembra essere quella di passare da strumenti che prevedono lo spostamento presso un ufficio o una filiale bancaria per poter eseguire il pagamento a strumenti che consentono la disposizione del pagamento da remoto, tramite canali di interfaccia digitali con il fornitore di servizi di pagamento.
Nelle aziende italiane le aree di attenzione sui pagamenti sono relative al (i) processo di pagamento centralizzato amministrativo e al (ii) processo di pagamento dei dipendenti in mobilità.
Per quel che riguarda i pagamenti amministrativi, tra gli strumenti tradizionali più utilizzati troviamo il bonifico bancario e l’assegno, tra gli strumenti innovativi, invece, il bonifico bancario digitale e il Sepa Direct Debit (SDD).
Per quel che riguarda i pagamenti di dipendenti in mobilità, le esecuzioni avvengono tramite carte (fisiche o virtuali) con budget aziendali o tramite rimborso spese, mentre la ricezione del pagamento può avvenire tramite strumenti per emettere fatture B2b nel punto vendita o attraverso nuovi strumenti innovativi collegati con il gestionale (come gli smart POS).
Rispetto ai due processi, la maturità delle aziende nella gestione dei pagamenti differisce a seconda della dimensione aziendale:
- le micro-imprese usano gli stessi strumenti di pagamento per entrambe i processi, senza avere una struttura aziendale dedicata;
- le PMI iniziano una prima strutturazione di un processo di pagamento centralizzato con strumenti e procedure diverse dal pagamento in mobilità;
- le grandi imprese hanno una netta separazione tra processi, competenze e strumenti di pagamento, tramite la definizione di strategie per ottimizzare la gestione.
Inoltre, nel mercato B2b, si stanno affermando nuovi trend per la gestione dei pagamenti digitali.
I nuovi strumenti a supporto dei pagamenti digitali B2b
Tra i nuovi strumenti a supporto dei pagamenti digitali tra aziende stanno trovando sempre più spazio carte di pagamento virtuali, wallet elettronici, smart POS e sistemi di trasferimento account-to-account.
Le carte di pagamento virtuali sono carte completamente digitali collegate a un conto bancario con codice a 16 cifre, scadenza e Card Verification Code (CVC) univoci utilizzabili esclusivamente per pagamenti online. I vantaggi sono prevalentemente legati a una migliore allocazione del budget su ciascuna carta dedicata a specifiche operazioni e alla riduzione del rischio associato a ciascuna transazione.
I wallet elettronici sono applicazioni mobile che consentono di memorizzare, utilizzare e monitorare metodi di pagamento aziendali digitali, come carte digitali e criptovalute (es. Paypal, Satispay, ecc.). Si rivelano strumenti particolarmente utili per i pagamenti in mobilità, aggiungendo anche delle utili dashboard per il reporting di queste spese.
Gli smart POS sono la nuova evoluzione dei dispositivi utilizzati per accettare pagamenti elettronici nei punti vendita tramite carte fisiche, virtuali, wallet e QR code. Alcuni di questi supportano anche l’emissione di fattura elettronica, gestione anagrafiche e dashboard finanziarie.
I sistemi di trasferimento account-to-account consentono di trasferire denaro dal conto corrente del cliente a quello del fornitore senza intermediari come i circuiti delle carte di pagamento. Questi sistemi consentono di ridurre il costo complessivo della transazione, anche dal punto di vista del fornitore del servizio bancario, oltre a offrire una migliore riconciliazione dei pagamenti.
I nuovi paradigmi per la gestione dei pagamenti digitali B2b
Alcuni trend osservati fino a qualche tempo fa esclusivamente in ambito consumer stanno sempre di più interessando anche la gestione dei pagamenti digitali tra aziende. Tra i più interessanti troviamo il modello Buy-Now-Pay-Later (BNPL) e la Request-to-Pay (RTP).
Il BNPL è una tipologia di finanziamento a breve termine, che consente all’azienda cliente di effettuare acquisti e pagarli in formato rateale, dilazionandoli nel tempo (spesso senza interessi).
Questo paradigma è particolarmente interessante in quanto presenta profonde differenze rispetto al pagamento a 60/90 giorni tipicamente diffuso in ambito B2b. Dal punto di vista del venditore, l’importo relativo alla merce o ai servizi venduti viene incassato subito, migliorando la gestione finanziaria dei flussi di cassa. Dal punto di vista del cliente, invece, il periodo di tempo in cui dilazionare e distribuire l’importo da pagare è personalizzabile (con alternative variabili rispetto ai diversi provider che erogano soluzioni di BNPL), aggiungendo con questo elemento un’ulteriore differenza rispetto a quanto avviene tipicamente con le carte di credito (il cui vincolo è a 30 giorni).
L’altro paradigma di particolare interesse è l’RTP, ovvero uno schema di pagamento che prevede un avvio del pagamento su iniziativa del venditore/beneficiario, che può “scatenare” una richiesta di pagamento inviando una notifica, un link o un QR code al proprio cliente. In questo modo il cliente sarà reindirizzato verso un bonifico precompilato che dovrà esclusivamente autorizzare.
Il messaggio RTP può essere facilmente legato al documento fattura in formato elettronico e veicolato sia tramite la stessa infrastruttura tecnologica su cui viaggia quest’ultima, sia tramite altre piattaforme (applicazioni bancarie, email, ecc.), semplificando il processo di pagamento e di riconciliazione.
A cura di
Clarissa Falcone
Digital B2b, Digital IdentityRicercatrice degli Osservatori Digital B2b e Digital Identity.
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