Il ruolo dell’ecosistema nello sviluppo di innovazione in Bticino del gruppo Legrand

Enrico Valtolina, Digital Technologies Manager – Group Strategy & Development Department, Legrand

BTicino è un’azienda italiana che opera nel settore delle infrastrutture digitali ed elettriche degli edifici, configuran­dosi come esempio di eccellenza italiana nel design e nella produzione a livello mondiale. L’azienda fa parte da oltre trent’anni del Gruppo francese Legrand, il quale, nella sua totalità, vende in 180 nazioni con un portafoglio di oltre 300 mila prodotti e un fatturato pari a circa 6 miliardi di euro. La valorizzazione delle risorse, l’innovazione e il forte orien­tamento al cliente rappresentano i tre pilastri della filosofia dell’azienda.  Lo slancio innovativo perseguito da BTicino si colloca all’in­terno di un contesto più ampio, i cui confini sono definiti dal Gruppo globale, caratterizzato da un portafoglio prodotti estremamente ampio ed eterogeneo che richiede l’acqui­sizione di competenze e conoscenze specifiche. Si è quindi scelto di posizionare l’innovazione a livello di Business Unit, ciascuna con una propria “filosofia di innovazione” ma con la capacità di saper rispondere anche alle esigenze globali. Ogni Business Unit attua politiche e progetti di innovazione principalmente in un’ottica di breve-medio periodo, mentre la visione di lungo periodo viene garantita dalla divisione trasversale di Strategy & Development, che ha il principale obiettivo di individuare macro trend dal potenziale impatto sulla crescita del Gruppo, valutandone l’importanza sia a livello tecnico che organizzativo, e di fornire supporto alle Business Unit a livello di tecnologie, metodologie e cono­scenze nello sviluppo dei progetti.  L’assetto strutturale adottato in termini di innovazione ri­flette la propensione del Gruppo a un modello aperto e incli­ne alla contaminazione con l’esterno. Difatti, seppur ciascu­na Business Unit disponga di buona autonomia decisionale, esistono linee guida comuni al Gruppo, tra le quali emerge in modo chiaro il ruolo dell’innovazione aperta come abilitato­re di nuove opportunità e progettualità. L’azienda si interfac­cia con una molteplicità di attori, che spaziano dalle startup ai più grandi player mondiali, includendo anche i cosiddetti “ecosistemi di innovazione”. Come raccontato da Enrico Valtolina, Digital Technologies Manager – Group Strategy & Development Department, “alcuni di questi ecosistemi hanno l’obiettivo di studiare l’evoluzione di una specifica tecnologia, altri di stimolare l’organizzazione a lavorare su particolari ambiti – quali lo sviluppo di soluzioni green e di­gitali –, altri ancora, tra cui la partnership con l’Osservatorio Startup Intelligence del Politecnico di Milano, hanno l’obiet­tivo di facilitare la costruzione di network con attori esterni in ottica di collaborazioni o scambio di conoscenze”.  Consapevole della necessità di favorire la contaminazione con l’esterno ma allo stesso tempo delle potenziali criticità di coordinamento tra le diverse Business Unit coinvolte, a livello Gruppo sono stati finalizzati processi e tools per favo­rire la condivisione di informazioni sui partner e l’eventuale stato di avanzamento delle collaborazioni in atto, abilitando un più semplice e immediato scambio di informazioni all’in­terno del Gruppo.  Questo approccio nei confronti dell’Open Innovation si riflette anche in diverse iniziative di collaborazione avvia­te con startup. Una di queste è stata individuata da Bticino come partner esterno per supportare lo sviluppo di una nuova soluzione di realtà aumentata che avesse l’obiettivo di ottimizzare i processi interni e di migliorare i servizi di installazione e di post-vendita, con un ritorno anche sul consumatore finale in termini di maggiore efficienza degli istallatori. La collaborazione si è conclusa con lo sviluppo di una soluzione back-end, resa disponibile in azienda a partire da gennaio 2020.  Il ruolo assunto dal Gruppo Legrand nel favorire la genera­zione di innovazione è stato quindi cruciale, ponendo le basi per la creazione di un ecosistema innovativo di successo in grado di oltrepassare le barriere strutturali. Il caso BTicino ne è un esempio: i risultati conseguiti dimostrano come l’azienda sia riuscita a condurre positivamente progetti di innovazione, superando le potenziali criticità di coordina­mento e riuscendo a favorire con successo l’effettiva messa in produzione di diverse iniziative di innovazione, con un costante supporto da parte di attori e stimoli provenienti dall’esterno.  

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