Nel corso dell’edizione 2022 l’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Brescia ha censito circa 1200 start up innovative dedicate allo smart agrifood internazionali attive in diversi ambiti del settore agroalimentare, tra cui quello dell’Agricoltura 4.0. Scopriamo in questo articolo quante sono effettivamente le start up agrifood, dove si trova la maggior parte di queste realtà, da dove arrivano i principali finanziamenti e quali sono i trend più significativi.
Agrifood, dati e finanziamenti per le Startup
Le start up sono aziende emergenti, solitamente contraddistinte da un forte grado di innovazione nei servizi, prodotti o modelli di business che propongono. Questa caratteristica le rende interessanti sia per investitori che per imprese consolidate di diversi settori, tra cui quello agroalimentare. A sua volta il mondo dello smart agri food è molto attrattivo per il mondo delle start up digitali, in quanto è caratterizzato da una visione del futuro in cui, grazie alle tecnologie digitali, l’intero comparto aumenterà la propria competitività.
L’Osservatorio Smart AgriFood ha, infatti, riscontrato come nel 2022 ci sia stata una crescita nelle start-up attive nella digitalizzazione del settore agri food. Tale aumento riguarda sia il numero delle start up smart agrifood attive, ossia 1200 realtà (+449 rispetto al 2021), sia l’entità dei finanziamenti da esse ricevuti, pari a 16,9 miliardi di dollari (1,7 in più rispetto al 2021).
Più della metà delle start up agrifood analizzate si colloca tra il Nord America e l’Europa. Nella classifica mondiale, l’Italia si colloca al quindicesimo posto per la presenza di start up sul proprio territorio, con poco meno del 2% delle start up del campione. Per quanto riguarda i finanziamenti, al primo posto si colloca la Cina, a cui seguono Stati Uniti, Germania e in misura minore Paesi quali India, Emirati Arabi, Brasile e molti altri.
L’ecosistema startup agrifood nel 2024: resilienza e nuove specializzazioni
I dati più recenti della Ricerca 2024 dell’Osservatorio Smart AgriFood rivelano un ecosistema startup in evoluzione, caratterizzato da una notevole resilienza nonostante le sfide macroeconomiche globali. A fronte di una contrazione generale degli investimenti in startup del settore (dimezzati rispetto al 2022, attestandosi a 8,5 miliardi di dollari nel 2024), si registra paradossalmente un incremento del 7% nel numero di nuove realtà che propongono soluzioni digitali, evidenziando una maggiore selettività degli investitori ma anche una continua capacità di innovazione del settore.
Una tendenza particolarmente significativa riguarda la specializzazione tecnologica: le startup che offrono soluzioni abilitate da intelligenza artificiale e machine learning crescono del 24%, concentrandosi principalmente su applicazioni per la gestione delle attività in campo, la protezione delle colture e il controllo ottimizzato dei fattori di produzione. Questo trend evidenzia come l’innovazione si stia spostando verso soluzioni più sofisticate e a maggiore valore aggiunto.
Emerge inoltre un nuovo segmento di particolare interesse: l’agri-fintech, che rappresenta il 3% delle startup globali per numerosità e finanziamenti. Queste realtà si concentrano sullo sviluppo di soluzioni digitali per favorire l’accesso al mercato per gli agricoltori, la modernizzazione dei sistemi di pagamento, la creazione di marketplace avanzati e la gestione efficiente del rischio e delle assicurazioni. Il segmento agri-fintech rappresenta una risposta alle crescenti esigenze di integrazione finanziaria della filiera agroalimentare, particolarmente strategica in un contesto di volatilità economica.
Parallelamente, si consolida il focus sulla sostenibilità: le startup attive nel carbon farming utilizzano prevalentemente tecnologie di analisi dati e big data (45%), sistemi di mappatura basati su dati satellitari (40%) e soluzioni di intelligenza artificiale (25%), dimostrando come l’innovazione si stia orientando verso obiettivi di impatto ambientale oltre che di efficienza produttiva, in linea con le crescenti aspettative del mercato e delle politiche europee.
Agrifood e Startup, trend e target del settore
I principali clienti delle start up smart agrifood sono le aziende agricole e i consumatori, ossia i due estremi della filiera agroalimentare. In particolare, le start up del settore agrifood che si rivolgono alle aziende agricole e zootecniche propongono soluzioni di Agricoltura 4.0 per la mappatura e il monitoraggio dei terreni e software gestionali aziendali.
Tra le soluzioni per il consumatore, invece, si riscontrano principalmente servizi di food delivery, vendita online (eCommerce) di prodotti agricoli e alimentari e, infine, app dedicate a offrire ricette e consigli alimentari dedicati. L’Osservatorio ha, inoltre registrato, un notevole aumento delle start up del settore agrifood, sia in termini di finanziamenti che di numerosità, nel settore Ho.Re.Ca (acronimo di Hotellerie, Restaurant e Cafè), caratterizzato dalla forte presenza delle cosiddette “Cloud Kitchen”. Si tratta di ristoranti “fantasma”, senza una specifica insegna commerciale, pensati esclusivamente per le consegne a domicilio.
Il digitale, in questo caso, entra in particolare nella gestione delle ordinazioni, dei pagamenti e delle consegne. Meno presenti, invece, le start up smart agrifood che offrono soluzioni “di filiera”, le cui applicazione coinvolgono cioè diversi nodi della supply chain, in particolare quelle che operano nell’ambito della tracciabilità alimentare. Si rivelano in diminuzione, ma restano comunque di interesse per il settore, anche le realtà che offrono soluzioni per l’Indoor Vertical Farming dedicate alle coltivazioni per le serre verticali, come robot e sistemi di monitoraggio delle colture e dell’ambiente.
Agrifood, le Startup e le soluzioni eCommerce
Considerando i risultati emersi dall’analisi e dalla ricerca dell’Osservatorio Smart Agrifood, i target di riferimento delle start-up agrifood non si smentiscono: non stupisce, infatti, che l’e-Commerce sia il principale ambito applicativo esplorato dalle giovani imprese, costituendo quasi la metà delle realtà censite. Le start-up e-Commerce propongono principalmente servizi di food delivery e di “aggregazione” di differenti venditori per l’acquisto online di articoli agroalimentari di vario genere.
All’interno di questa categoria, poi, si osservano anche:
- le start-up che offrono servizi di e-Grocery per l’acquisto e la consegna rapida della spesa a domicilio,
- start up del settore agrifood che si occupano di e-Commerce food per l’acquisto di prodotti agroalimentari (particolarmente in crescita a seguito dell’aumento esponenziale di acquisti online verificatosi tra il 2020 e il 2021 a causa dell’emergenza pandemica);
- start-up che offrono servizi di marketplace per avvicinare le aziende agricole ai consumatori, grossisti e operatori del settore Ho.Re.Ca;
- start-up che propongono un e-Commerce dedicato al recupero delle eccedenze e dei i prodotti agroalimentari invenduti sui canali tradizionali.
Contenuti suggeriti dell’Osservatorio Smart AgriFood