Tra Assicurazioni parametriche e cambiamento climatico: Europa consapevole, ma poco protetta

Negli ultimi anni, il cambiamento climatico ha smesso di essere una questione lontana per entrare nella quotidianità di cittadini e imprese. Grandinate improvvise, alluvioni, ondate di calore: eventi che si fanno sempre più frequenti, intensi e costosi. Ma quanto siamo davvero pronti ad affrontarli?

La consapevolezza del cambiamento climatico sta crescendo sensibilmente in Europa, come mostrano chiaramente i risultati delle ricerche dell’Osservatorio Fintech & Insurtech della School of Management del Politecnico di Milano, nell’ambito del progetto Horizon Europe PIISA1. Tuttavia, nonostante l’elevata percezione del rischio, la diffusione delle assicurazioni, tra cui le innovative soluzioni parametriche, e delle misure di adattamento è ancora limitata, segnalando una discrepanza importante tra consapevolezza e azioni concrete.

Il ruolo delle assicurazioni e i benefici delle parametriche

Le assicurazioni hanno da sempre svolto un ruolo cruciale nella protezione delle persone, delle imprese e delle comunità dagli impatti economici di eventi imprevisti. Nel contesto del cambiamento climatico, le soluzioni assicurative rappresentano uno strumento essenziale per assorbire i costi legati a eventi estremi e catastrofici, contribuendo a garantire la continuità economica e a promuovere la resilienza. Tuttavia, l’intensificarsi e l’imprevedibilità dei fenomeni climatici stanno mettendo a dura prova i modelli assicurativi convenzionali, spingendo il settore verso soluzioni più innovative e flessibili.

Tra queste, le assicurazioni parametriche rappresentano una delle innovazioni più promettenti nella gestione dei rischi climatici. A differenza delle polizze tradizionali, che prevedono una valutazione puntuale del danno subito, le soluzioni parametriche si basano su parametri oggettivi e prestabiliti – come il livello di precipitazioni, la temperatura, la velocità del vento o l’intensità sismica – che, se superati, attivano automaticamente l’indennizzo.

Questo meccanismo consente di ridurre significativamente i tempi di attivazione del pagamento, eliminando la necessità di perizie complesse e lunghe pratiche burocratiche. Inoltre, garantisce maggiore trasparenza e chiarezza sui criteri di attivazione, riducendo i costi operativi per le compagnie e aumentando la possibilità di copertura anche in contesti ad alto rischio, dove le soluzioni tradizionali risultano spesso inaccessibili o non disponibili.

Le polizze parametriche si rivelano particolarmente efficaci per fronteggiare i danni causati da eventi climatici estremi, come grandinate violente, siccità prolungate o alluvioni improvvise. Grazie alla loro struttura, permettono di passare da una gestione del rischio di tipo reattivo, che interviene solo dopo il verificarsi dell’evento, a un approccio proattivo, in cui l’indennizzo avviene automaticamente al verificarsi delle condizioni predefinite. In questo modo, le assicurazioni parametriche offrono una protezione tempestiva e concreta, che consente di intervenire subito in caso di emergenza e di pianificare meglio le strategie di adattamento al cambiamento climatico.

La consapevolezza del rischio climatico in Europa e il ruolo delle assicurazioni

La ricerca, che ha coinvolto 951 cittadini europei di sei Paesi (Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Spagna), rivela che l’87% degli intervistati percepisce il cambiamento climatico come una minaccia concreta. In particolare, preoccupano eventi ricorrenti come grandinate, piogge intense, tempeste, siccità e alluvioni. Tuttavia, la risposta in termini di protezione finanziaria resta limitata: solo il 42% dei cittadini dispone di una copertura assicurativa specifica contro eventi climatici estremi. Il divario tra percezione e azione è ancora marcato, e si riflette in particolare nella bassa adozione di strumenti assicurativi

Tra le principali barriere individuate emergono la percezione, spesso errata, che il rischio non sia sufficientemente elevato da giustificare una copertura assicurativa, la scarsa conoscenza delle soluzioni assicurative disponibili, oltre che il costo elevato delle polizze. Queste barriere evidenziano una sfida significativa per il mondo assicurativo, chiamato a sviluppare prodotti più semplici, accessibili e comprensibili. In tal senso, le assicurazioni parametriche, che prevedono risarcimenti immediati basati su indici oggettivi, rappresentano una soluzione particolarmente promettente per superare queste resistenze, tuttavia ancora scarsamente conosciuta. Un dato in parziale controtendenza arriva però dall’Italia, dove emerge come il 50% dei cittadini ha una copertura contro grandinate, dato significativo e giustificato dall’elevato rischio percepito.

Agricoltura, cambiamenti climatici e assicurazioni: una sfida per l’Italia

I cambiamenti climatici mettono in particolare difficoltà anche e soprattutto il settore agricolo, tra i più esposti agli eventi estremi. Una seconda indagine, condotta su un campione di 626 agricoltori italiani, conferma un’alta percezione del rischio: oltre alla grandine, si temono soprattutto siccità e alluvioni, aggravate da episodi recenti come l’alluvione in Emilia-Romagna del 2023, che ha generato danni stimati per miliardi di euro. Nonostante ciò, l’adozione di strumenti assicurativi che possano fare fronte a questi eventi estremi, come le soluzioni parametriche, risulta ancora contenuta. Le principali difficoltà indicate dagli agricoltori riguardano costi elevati, scarsa informazione e complessità dei prodotti assicurativi.

Anche in questo contesto, le polizze tradizionali faticano a rispondere in modo adeguato all’intensificarsi degli eventi estremi, caratterizzati da una crescente imprevedibilità che porta a un aumento dei premi e una riduzione della capacità assicurativa. Per affrontare questo scenario, è fondamentale agire preventivamente attraverso strategie di adattamento mirate a ridurre vulnerabilità ed esposizione ai rischi climatici. Le assicurazioni parametriche emergono quindi come soluzione innovativa e concreta, in grado di fornire indennizzi immediati e trasparenti basati sul superamento di soglie oggettive (ad esempio livelli di precipitazioni o temperatura), senza necessità di lunghe perizie e procedure burocratiche. Tali strumenti non solo riducono l’incertezza e i costi, ma incentivano anche comportamenti proattivi da parte degli agricoltori, incoraggiandoli a investire in prevenzione e adattamento.

Nature-Based Solutions per l’adattamento urbano

Un ulteriore ambito di analisi riguarda le Nature-Based Solutions (NBS), soluzioni di adattamento che utilizzano elementi naturali per ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici. Tra queste, i green roof si rivelano particolarmente efficaci nel mitigare i rischi climatici urbani, riducendo sia l’impatto delle piogge intense che l’effetto isola di calore, e offrendo benefici socioeconomici alle comunità locali. Quasi la metà dei cittadini europei intervistati conosce le NBS e una quota significativa si dichiara disponibile a co-finanziarle, soprattutto se accompagnate da incentivi economici come sconti sui premi assicurativi. Un dato che mostra come i cittadini siano pronti a contribuire, a patto che le soluzioni siano comprensibili e con benefici tangibili.

Assicurazioni parametriche e soluzioni di adattamento: le prospettive future

Se la consapevolezza dei rischi climatici è in aumento, resta ancora limitata la capacità di misurare efficacemente l’impatto delle soluzioni adottate. Manca infatti, a livello europeo, un sistema strutturato e condiviso per valutare concretamente gli effetti delle misure di adattamento implementate, sia sul piano assicurativo che su quello delle politiche urbane e agricole. Questa lacuna rappresenta un ostacolo significativo alla piena diffusione delle soluzioni, limitando la capacità delle istituzioni e delle aziende di comprendere i reali benefici degli investimenti fatti.

La ricerca sottolinea chiaramente che il percorso verso un’adeguata risposta al cambiamento climatico è quindi ancora in corso. Non basta la consapevolezza: occorre rafforzare gli interventi informativi, diffondere soluzioni assicurative parametriche innovative e sostenere concretamente strumenti come le NBS. Solo così sarà possibile trasformare la crescente percezione del rischio in azioni concrete e costruire una vera resilienza, a livello individuale, settoriale e urbano.

 

1 PIISA, Piloting Innovation Insurance Solutions for Adaptation, è un Progetto triennale di ricerca e innovazione finanziato dall’ Unione Europea sotto Horizon Europe dal bando HORIZON-MISS-2022-CLIMA-01 sotto il grant agreement n. 101112841.

A cura di

Laura Grassi

Direttrice

Direttrice dell'Osservatorio Fintech & Insurtech, svolge attività di ricerca e formazione su temi Fintech e di Investment Banking.

Luca Carrai

Ricercatore

Ricercatore presso l’Osservatorio Fintech & Insurtech e dottorando, focalizzato nell’impatto delle tecnologie digitali sul settore assicurativo e in particolare sui temi insurtech.

Riccardo Spirito

Ricercatore

Ricercatore Junior dell’Osservatorio Fintech & Insurtech

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