Il 21 novembre 2017 l’European Payment Council ha lanciato in 34 Paesi un sistema SCT Inst (SEPA Instant Credit Transfer): il SEPA (Single Euro Payments Area) comunemente definito Instant Payment. Il pagamento istantaneo è un concetto affine al mondo bancario, ma, per poterlo definire meglio e capirne esattamente il significato, ecco una spiegazione puntuale fornita dall’Osservatorio Innovative Payments:
L’Instant Payment è una soluzione di bonifico istantaneo che permette di trasferire fondi in meno di 10 secondi tra i correntisti di tutta l’area SEPA, con un servizio disponibile 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.
Instant Payment e le infrastrutture europee
Unodei primi sistemi sviluppati per i pagamenti istantanei è la piattaforma paneuropea, ovvero che concerne tutta l’Europa: l’RT1, che a oggi movimenta quasi 2,5 miliardi di euro al giorno – un risultato che evidenzia l’accoglienza positiva verso questa nuova modalità di pagamento da parte del mercato a distanza di qualche anno dal lancio.
Un altro sistema di regolamento dei pagamenti istantanei è il TIPS (TARGET Instant Payment Settlement). Lanciato nel novembre 2018 dall’Eurosistema per affiancare RT1, il progetto TIPS si pone come scopo principale quello di raggiungere questi obiettivi:
limitare la ridondanza dei costi per lo sviluppo di tante piattaforme nazionali e la loro frammentazione, offrendo una soluzione unica e centralizzata;
aumentare l’efficienza delle infrastrutture di mercato a livello europeo grazie a un sistema innovativo di regolamento istantaneo di pagamenti;
favorire l’integrazione paneuropea dei servizi di regolamento dei pagamenti istantanei.
Inoltre, benché TIPS abbia creato una soluzione per i pagamenti istantanei principalmente in euro, si tratta in realtà di un sistema multi valuta a livello europeo, in grado di effettuare il regolamento anche in altre valute diverse dall’euro, come le Corone svedesi e danesi.
Instant Payment e benefici per i consumatori: il bonifico istantaneo
Il bonifico istantaneo, per il momento, affianca ancora quello tradizionale, ma è chiaro che sta crescendo (merito anche della notevole riduzione dei tempi di trasferimento del denaro, che diventa pressoché immediato). Oltre alla velocità di pagamento, gli Istant Payment sono comodi per i consumatori grazie ad una serie di benefici:
chi eroga il pagamento ha già familiarità con il tipo di transazione (bonifico);
si riduce la circolazione di contanti;
l’operazione può essere eseguita tramite i canali della propria banca, garantendone la sicurezza;
si può eseguire il pagamento da mobile;
il servizio è accessibile senza vincoli orari o giornalieri;
permette l’invio fino ad un massimo di 100.000€;
si riceve conferma dell’avvenuto pagamento.
In futuro, inoltre, oltre al semplice bonifico istantaneo, potranno essere create nuove esperienze di pagamento per i consumatori.
Instant Payment: le ultime novità normative europee
I fornitori di servizi di pagamento, detti anche Payments Service Providers (PSP), devono adeguarsi a questa normativa attraverso misure solide e aggiornate, così da consentire ai propri clienti di effettuare e ricevere bonifici in pochi secondi e in tutta sicurezza.
Inoltre, i PSP devono offrire agli utenti la possibilità di verificare che non vi siano discrepanze tra i dettagli del beneficiario e l’identificativo del conto. In caso di rilevamento di tali discrepanze, il provider dei servizi di pagamento deve informare il cliente o risarcirlo per eventuali danni finanziari. Una tutela suggerita come salvaguardia contro le frodi è la possibilità per i clienti di impostare un limite massimo per i bonifici istantanei in euro. Infine, i fornitori PSP sono tenuti a verificare che i propri clienti non siano soggetti a sanzioni o altre misure restrittive di antiriciclaggio e antiterrorismo.
Per quanto riguarda le commissioni applicate alle operazioni di bonifico istantaneo, queste non possono essere superiori a quelli del bonifico classico.
I fornitori di servizi di pagamento (PSP) e la loro diffusione in Italia e in Europa
Secondo lo European Payments Council a oggi sono in tutto 2274 i fornitori di servizi di pagamento (PSP, payment service providers), come ad esempio le banche, che hanno aderito al sistema SCT Inst. Di questi il 62% sono PSP europei e oltre il 71% operano nell’area europea. Attualmente in Italia esistono 294 PSP e, secondo i dati riportati da ACI Worldwide, nel 2022 si contano 364 milioni di pagamenti, e ne sono previsti 787 milioni per il 2027.
Oltre all’Italia, come riportato dallo European Payments Council, Germania (1127 PSP), Austria (382), Francia (136), Spagna (93), Lituania (38), Belgio (24), Portogallo (17), Olanda (17), Grecia (13), Slovenia (13), Estonia (9), Lettonia (9), Lussemburgo (8), Finlandia (8) Croazia (6) e Slovacchia (4) il sistema SCT Inst costituisce la maggioranza dei conti di pagamento del Paese. Invece, nel Regno Unito (35), in Irlanda (11 PSP), Svezia (4), Bulgaria (4), Cipro (4), Repubblica Ceca (2), Polonia (2) e Danimarca (1) e Romania (1) gli Instant Payments ancora non costituiscono la maggior parte dei conti di pagamento. Nei restanti Paesi non è presente alcun sistema SCT.
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