Chi ha seguito con un minimo di interesse il mondo delle Criptovalute e della Blockchain negli ultimi anni, si è accorto che di fianco alle prospettive applicative notevoli di questa innovazione, il loro valore è estremamente volatile. L’andamento quasi schizofrenico di questo mercato registrato nel biennio 2017/2018 rappresenta una delle principali barriere alla loro adozione. Uno degli strumenti sviluppati per ovviare a questa volatilità è quello degli stablecoin.
Come funzionano gli Stablecoin
Gli stablecoin sono asset digitali che godono delle garanzie e delle proprietà che rendono le criptovalute interessanti. Il loro prezzo viene stabilizzato rispetto ad un asset di riferimento che può essere una moneta fiat, come il dollaro o l’euro, un bene come l’oro, oppure un indice, nel senso di media pesata di più prezzi.
Gli stablecoin sono quindi l’incontro di due mondi e potrebbero offrire l’unione dei vantaggi di due sistemi monetari: la versatilità e programmabilità delle criptovalute, con le garanzie e la stabilità delle monete garantite dai meccanismi istituzionali.
Come garantire la stabilità di una Criptovaluta
Esistono tre metodi principali per stabilizzare la volatilità dei token e agganciare il loro valore a quello di una moneta fiat.
Certificato di debito
Il primo metodo è basato su certificati di debito (IOU). Un’entità centrale emette un token in cambio di un deposito di una moneta fiat, che si impegna a restituire a fronte del trasferimento di un token. La stabilizzazione offerta da questo sistema è garantita da un ente centrale. È il metodo più utilizzato. La moneta con la maggiore capitalizzazione è Tether, sulla quale aleggiano diffidenze e incertezze.
Le quote di signoraggio
Il secondo metodo è basato sulle cosiddette “quote di signoraggio”. Tale metodo non necessita di un’entità fidata centrale e la stabilizzazione è ottenuta dall’esecuzione di un algoritmo, che a fronte di una variazione del prezzo, agisce iniettando token o ritirandoli dalla circolazione. Oggi non esistono casi significativi che utilizzano questo metodo.
Colleteralized Stablecoin
Il terzo metodo è basato sull’uso di valori a garanzia (collateralized stablecoin). In un sistema di questo tipo chi possiede un asset digitale può utilizzarlo come garanzia per chiedere l’emissione di stablecoin, aprendo una posizione di debito.
Stablecoin e Smart Contract
Una delle caratteristiche degli ultimi due sistemi, basati su smart contract, è che chiunque può verificare, in ogni momento e in modo preciso, l’entità delle garanzie, poiché queste sono registrate su Blockchain.
Un esempio di convergenza tra stablecoin e regolatori è offerto da un token chiamato Gemini US Dollar. Il meccanismo usato è l’IOU, garantito dalla Gemini Trust Company, ed è stato autorizzato dal New York Department of Financial Services, dopo aver ricevuto da Gemini rassicurazioni sulla messa in opera di misure di controllo per limitare il rischio che venga usato per il riciclaggio o il finanziamento di attività terroristiche.
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