È più sostenibile, da un punto di vista ambientale, un acquisto eCommerce o uno tradizionale? È un quesito, da tempo aperto, sul quale vi sono oggi posizioni molto discordanti. La risposta non è scontata a priori, poiché il risultato dipende da una molteplicità di fattori e dagli scenari che vengono considerati, nonché dai confini dello studio in esame.
Con l’obiettivo di affrontare correttamente un tema così controverso, il B2c Logistics Center del Politecnico di Milano, in collaborazione con l’Osservatorio eCommerce B2c, ha di recente avviato un filone di ricerca sulla valutazione della sostenibilità ambientale dell’eCommerce. In particolare, è stato sviluppato un modello di stima dell’impatto ambientale dei processi di acquisto online e offline, quantificandone i kg di C02 equivalenti (kgC02e) generati.
Questo report ha l’obiettivo di presentare le prime evidenze emerse sul tema, con la consapevolezza che questo è solo un primo passo di un lavoro più ampio che sarà sviluppato progressivamente nei prossimi mesi. Il rapporto descrive dapprima i processi di acquisto considerati, evidenziando le differenze tra i principali settori merceologici. Segue poi la descrizione del modello sviluppato e dei risultati ottenuti dall’applicazione in alcuni scenari selezionati.
- Qual è l’impatto ambientale di un ordine eCommerce?
- Qual è l’impatto ambientale di un acquisto tradizionale?
- È più sostenibile, da un punto di vista ambientale, un acquisto online oppure uno offline?
- Quali sono i fattori che influenzano le emissioni e quanto sono significativi i loro impatti?
- Introduzione
- I processi di acquisto online e offline
- Il modello di stima dell’impatto ambientale
- L’impatto ambientale dell’eCommerce B2c