L’innovazione dei pagamenti passa anche dalla startup: quali sono le categorie più finanziate?

Il settore dei pagamenti digitali è costantemente in evoluzione e l’ecosistema di aziende che ne fa parte vive un continuo rinnovamento grazie all’ingresso di nuove fintech e startup che utilizzano le tecnologie e modelli di business più innovativi per trovare il loro spazio in questo campo. Fra ottobre 2022 e aprile 2023, l’Osservatorio Innovative Payments ha effettuato un censimento per capire lo stato dell’arte delle startup che offrono servizi in ambito pagamenti digitali. In particolare, sono state analizzate le aziende nate a partire dal primo gennaio 2018 che hanno ricevuto almeno un finanziamento (di qualsiasi tipologia o controvalore economico) negli ultimi 2 anni.

I risultati del censimento
Sono state censite 931 startup, di cui l’89% ha dichiarato i finanziamenti ricevuti durante il loro ciclo di vita, per un totale di 38,5 miliardi di dollari raccolti. A spingere l’innovazione sono il Nord America, l’Europa e l’Asia1, paesi in cui le realtà più giovani sembrano trovare particolare appoggio da parte degli investitori locali e non. Aree come l’Africa e l’America Latina presentano progetti interessanti, anche se le condizioni socioeconomiche determinano uno scenario e delle sfide differenti per aziende e investitori.
Approfondendo ulteriormente l’analisi, l’Osservatorio ha categorizzato le startup sulla base della tipologia di cliente a cui si rivolgono. Il 56% delle startup offre prodotti e/o servizi esclusivamente ad imprese (B2B), il 26% esclusivamente ai consumatori (B2C), il 13% si rivolge ad entrambe le categorie (B2B e B2C) e il restante 5% opera in ottica B2B2C. Le startup sono poi state classificate sulla base dei prodotti e/o servizi offerti, individuando le seguenti categorie:

  • Digital Wallet
  • Accettazione dei pagamenti
  • Soluzioni tecnologiche
  • Blockchain e altre DLT
  • Invio Pagamenti
  • Open API
  • Altro (in cui sono inserite le startup che non afferiscono alle categorie precedenti e che offrono servizi più specifici come quelli legati al Buy Now Pay Later o all’identità digitale)

Dall’analisi emerge che la categoria che sta raccogliendo maggior interesse da parte degli investitori è quella dei “Digital Wallet”, ovvero quegli strumenti di pagamento progettati per operare su device connessi, come ad esempio smartphone o PC, che consentono di avviare un’operazione di pagamento basata su carta o su moneta elettronica, oppure di disporre un ordine di pagamento basato su bonifico. Questa categoria costituisce il 21% delle startup e il 38% del totale dei finanziamenti ricevuti (14,8 miliardi di dollari). Le motivazioni che possono spiegare l’interesse dei finanziatori e degli sviluppatori per questa tipologia di soluzione sono molteplici: lo smartphone è sempre più centrale nella vita dei cittadini di tutto il mondo, che stanno prendendo sempre più consapevolezza nell’utilizzo di quello strumento anche per effettuare i pagamenti online e in negozio; la tecnologia è diffusa e facilmente utilizzabile da consumatori finali, clienti business e altri operatori; inoltre, il concetto di Wallet – inteso come luogo in cui vengono raccolte non solo le carte di pagamento, ma anche le tessere fedeltà o di accesso a luoghi fisici, i biglietti aerei e dei concerti, etc. – sta diventando sempre più richiesto e apprezzato dagli utenti.
Un’altra categoria altrettanto numerosa, ma che ha ricevuto in media meno finanziamenti (3,8 miliardi di dollari nel complesso), è quella in cui compaiono le startup che forniscono soluzioni per accettare i pagamenti digitali. Fra questa troviamo startup come Sunday, che permettere ai ristoratori di ricevere pagamenti al tavolo, e Intuitivo, azienda argentina che fornisce frigoriferi intelligenti dal quale i clienti possono prelevare i prodotti e vedere il totale addebitato sul loro smartphone. Le nuove frontiere dell’accettazione, come ad esempio il Soft POS, non hanno ancora convinto al 100% gli investitori, ma nel medio periodo potremmo vedere un cambiamento in questo senso.
Un altro importante filone è quello relativo alle soluzioni di pagamento che coinvolgono il mondo blockchain e DLT. Dallo studio emerge come il numero di startup appartenenti a questa categoria sia in crescita (117 startup) e il totale dei finanziamenti sia al terzo posto con quasi 4,8 miliardi di dollari raccolti. Negli ultimi anni infatti le criptovalute, le CBDC e le stablecoin stanno attraendo non solo nuovi operatori che offrono possibilità di pagare, inviare, accettare e custodire questi asset, ma anche nuovi investitori e nuovi fondi. La tecnologia sottostante è sempre più compresa e valorizzata, e anche a livello normativo stanno arrivando le prime regolamentazioni.
Infine, sono da citare anche le soluzioni che si basano su Open API e le categorie Buy Now Pay Later (BNPL) e identità digitale, fenomeni più ampiamente trattati all’interno del report “I trend internazionali nel settore dei pagamenti digitali”2. Nel 2022, le startup del campione che offrono il servizio di BNPL sono 53, più che raddoppiate rispetto al 2021, a riprova di come questa tendenza stia assumendo sempre più rilevanza. Sono invece 78 e hanno raccolto 1,4 miliardi di dollari le startup che sfruttano le Open API per erogare i propri servizi.

Le 10 startup più finanziate
All’interno delle categorie sopracitate troviamo diverse delle startup che hanno ricevuto più finanziamenti. In particolare, per i Digital Wallet si trovano Grab Financial Group (nata come spin-off della SuperApp Grab), C6 Bank, Ramp e Cred, mentre per l’accettazione dei pagamenti le principali rappresentanti sono Teya (ex SaltPay) e BharatPe; Fireblocks e Bakkt operano invece in ambito blockchain, mentre Deel fa parte di quelle startup che permettono di effettuare pagamenti internazionali. Per concludere possiamo vedere in questa classifica anche l’italiana Scalapay, startup italiana diventata recentemente un unicorno, che opera nel settore del Buy Now Pay Later.

 

1I principali database di riferimento si basano sulle auto-segnalazioni delle startup stesse, per questo motivo è più difficile intercettare le startup asiatiche.
2I TREND INTERNAZIONALI NEL SETTORE DEI PAGAMENTI DIGITALI, Osservatori Digital Innovation, osservatori.net

A cura di

Giulia Spinelli

Giulia Spinelli

Innovative Payments

Ricercatore dell’Osservatorio Innovative Payments

Matteo Ruggieri

Matteo Ruggieri

Innovative Payments

Ricercatore Osservatorio Innovative Payments

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