Le linee di sviluppo del Food&Grocery online in Italia
A cura di:
Valentina Pontiggia, Direttore dell’Osservatorio eCommerce B2c
Dopo lo straordinario balzo in avanti del 2020 e la crescita sostenuta del 2021, nel 2022 il Food&Grocery consolida il proprio percorso di crescita. Il valore degli acquisti online dei consumatori italiani nel comparto del Food&Grocery vale nel 2022 circa 4,8 miliardi di euro. Grazie alla crescita del +17% (rispetto al +10% di crescita media dei prodotti), il Food&Grocery si conferma il comparto più dinamico dell’eCommerce B2c di prodotto.
Considerando solamente l’Alimentare, componente principale del Food&Grocery (la restante parte fa riferimento agli acquisti online di beni non alimentari, per la cura della casa e della persona, dai supermercati), è possibile identificarne i tre principali segmenti. Anche nel 2022 il Food Delivery (acquisti online di cibo pronto da piattaforme aggregatrici dell’offerta e da iniziative dirette implementate da ristoranti tradizionali) si conferma il primo segmento dell’Alimentare online con un’incidenza del 43%. Seguono il Grocery Alimentare (acquisti online di prodotti del supermercato su iniziative eCommerce dirette delle insegne tradizionali e su dot com) con un’incidenza del 38% e l’Enogastronomia (acquisti online di prodotti alimentari e di alcolici “di nicchia”, non presenti nell’offerta dei supermercati) con un’incidenza del 19%.
Quali sono le linee di evoluzione del comparto del Food&Grocery in Italia?
Innanzitutto, nel corso degli ultimi mesi, si è potuta notare una spinta generale verso l’attivazione di nuove iniziative online e di nuovi canali di relazione con il cliente. I retailer tradizionali hanno abilitato nuove progettualità eCommerce dirette, come il servizio di spesa online tramite app di GrosMarket (Sogegross) e l’app per l’ordine e il pagamento di McDonald’s, e hanno stretto collaborazioni con attori terzi in ottica di abilitazione e/o potenziamento del canale online, come Eurospin, che ha attivato l’eCommerce in collaborazione con Alfonsino, e Coop Alleanza 3.0, che ha stretto una partnership con Everli per la consegna a domicilio della spesa. Si segnala anche la nascita di nuove iniziative dirette in aree densamente popolate, specializzate in una particolare nicchia di mercato, come Pappegnam, il Food Delivery dei neonati attivo a Milano, e Bibo, startup per la consegna di vino a domicilio in pochi minuti dall’ordine. Infine, anche i brand D2c (Direct to consumer), sia enogastronomici sia mass market, hanno attivato nuove iniziative online dirette. Alcuni esempi? Ferrero, Frullà, Caseificio Tomasoni e poi ancora Mielizia, grazie però all’intermediazione di Gorillas.
Inoltre, a livello generale, il comparto ha visto negli ultimi anni una crescente attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale. Si segnalano, infatti, da un lato l’adozione di scooter elettrici per le consegne a domicilio, come la flotta di mezzi elettrici per l’eCommerce Decò a casa di Gruppo Arena (VèGè), e l’apertura di sedi e magazzini completamente ecosostenibili, come la nuova sede a ridotto impatto ambientale di Cortilia, dall’altro una forte cura della forza lavoro coinvolta nel comparto, come l’assunzione di 4.000 corrieri durante il 2022 con contratto di lavoro subordinato da parte di Just Eat Takeaway.com.
Nello specifico del Grocery Alimentare, il fenomeno del quick Commerce, ovvero la consegna in pochi minuti della spesa a domicilio, è un punto importante e molto dibattuto (a causa della sostenibilità economica del modello) nello sviluppo delle strategie delle insegne tradizionali. Si segnalano, infatti, casi di sviluppo di iniziative dirette di questo modello, come Pam Panorama che ha lanciato Pam Flash per la spesa a domicilio in 30 minuti a Bologna, e casi di attivazione di partnership con attori esterni specializzati, come Iper la grande i e Despar che hanno attivato collaborazioni con Glovo per la consegna della spesa in 35 minuti.
La forte crescita registrata dal segmento Grocery negli ultimi anni ha, inoltre, sbloccato una serie di investimenti, necessari per garantire l’efficienza del business, in ottica di revisione dei processi di back-end, dal punto di vista sia di potenziamento della capacità di consegna della spesa, come Il Gigante che ha aperto un nuovo dark store per potenziare le consegne a Milano, sia di sviluppo omnicanale, come Alì (Selex), che ha attivato il click&collect nel magazzino di Noventa Padovana già attivo come hub per la preparazione ed evasione della spesa online a domicilio, e Conad, che ha installato locker refrigerati per il ritiro della spesa a Forlì.
Infine, in relazione al Food Delivery, è importante citare l’ampliamento dell’offerta sia dal punto di vista dell’estensione della copertura geografica (ad esempio con l’espansione nel Sud Italia di Alfonsino) sia dal punto di vista della diversificazione del business da parte dei singoli operatori (ad esempio con la collaborazione di Deliveroo con Carrefour per consegnare prodotti da supermercato). Non da ultimo, il fenomeno delle dark kitchen, cucine a disposizione unicamente dei clienti online, sta sempre più acquisendo rilevanza anche in Italia. Glovo ha aperto il primo Food Corner attrezzato con cucine a disposizione per i ristoratori, mentre Cigierre ha avviato a Milano le prime Cloud Kitchen per le catene Old Wild West e Il Padellino.
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