La Smart Home rappresenta l’insieme di tecnologie e applicazioni IoT (Internet of Things) che trasformano l’abitazione in una casa intelligente, capace di conciliare comfort, efficienza energetica e sicurezza per chi vi abita. Con una crescita del mercato italiano che ha raggiunto i 900 milioni di euro nel 2024, le soluzioni Smart Home stanno rivoluzionando il modo di vivere la casa.
Ma quali sono le caratteristiche di una casa intelligente e quali sono le soluzioni più utilizzate? Quali implicazioni sorgono in materia di privacy? Scopriamo tutto questo attraverso la Ricerca dell’Osservatorio Internet of Things della POLIMI School of Management.
Cosa si intende per Smart Home: la definizione di “casa intelligente”
Per comprendere appieno le potenzialità e i vantaggi della Smart Home, è fondamentale partire dalla sua definizione.
L’espressione Smart Home, o “casa intelligente”, si riferisce alla possibilità di gestire in maniera automatica o da remoto, impianti e dispositivi all’interno di un’abitazione, al fine di risparmiare energia, semplificare la vita domestica e/o garantire la sicurezza delle persone all’interno.
Da un punto di vista tecnologico, la Smart Home rappresenta quindi l’evoluzione della domotica. Questo progresso è stato reso possibile grazie ai progressi dell’Internet of Things e degli oggetti connessi che, nel tempo, sono entrati sempre più nelle nostre abitazioni, semplificando numerosi aspetti della quotidianità attraverso una maggiore integrazione nei processi di gestione domestica.
Smart Home vs. Domotica: quali differenze?
Sebbene Smart Home e domotica condividano molti aspetti, si distinguono per approccio e accessibilità. La domotica tradizionale si basa su sistemi cablati e centralizzati, che controllano diverse funzioni domestiche come illuminazione, tapparelle, riscaldamento e sicurezza. Questi sistemi, spesso complessi, richiedono installazioni professionali specializzate e sono progettati per essere altamente integrati fin dalla fase di costruzione o ristrutturazione dell’edificio.
La Smart Home, invece, rappresenta un’evoluzione più flessibile e accessibile. Utilizza dispositivi intelligenti e connessi tramite reti wireless, come Wi-Fi o Bluetooth, che possono essere gestiti facilmente da smartphone o assistenti vocali. Queste sue caratteristiche le conferiscono una maggiore scalabilità e versatilità, permettendo di aggiungere o rimuovere dispositivi senza interventi invasivi, rendendo l’automazione domestica alla portata di un pubblico più ampio.
Le principali applicazioni per la Smart Home
Le soluzioni Internet of Things per la casa intelligente includono diversi prodotti e tecnologie per la Smart Home. Questi aiutano a migliorare il comfort nelle abitazioni, salvaguardare l’ambiente tramite il risparmio energetico e garantire la sicurezza delle persone.
Tra le principali applicazioni troviamo:
- assistenza alla persona: dispositivi indossabili e sensori ambientali che monitorano la salute e rilevano situazioni di emergenza, particolarmente utili per anziani e persone con disabilità;
- gestione di climatizzazione e riscaldamento: termostati intelligenti, valvole termostatiche e pompe di calore connesse che ottimizzano temperatura e consumi in base alle abitudini degli abitanti;
- controllo degli elettrodomestici intelligenti: frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie e forni connessi che si attivano negli orari più convenienti e comunicano il proprio stato di funzionamento;
- regolazione dell’illuminazione: sistemi di illuminazione smart che si adattano automaticamente all’ora del giorno, alla presenza di persone e alle condizioni di luce naturale;
- monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici: smart meter e sistemi di energy management che analizzano i consumi in tempo reale e suggeriscono strategie di risparmio;
- controllo della salubrità della casa: sensori per qualità dell’aria, umidità, temperatura e presenza di sostanze inquinanti che mantengono l’ambiente domestico salubre;
- sicurezza e videosorveglianza: telecamere IP, sensori perimetrali, rilevatori di movimento e serrature intelligenti per proteggere l’abitazione da intrusioni;
– Smart Home Speaker e assistenti vocali: hub centrali che permettono di controllare tutti i dispositivi connessi tramite comandi vocali naturali e intuiti.
Questa versatilità ha permesso al mercato della Smart Home di espandersi rapidamente, soprattutto grazie ai significativi miglioramenti che queste soluzioni apportano alla vita quotidiana.
I vantaggi di una Smart Home
Vivere in una “casa intelligente” offre numerosi vantaggi tangibili, in grado di migliorare comfort, sicurezza ed efficienza energetica dell’abitazione:
- assistenza per anziani e disabili: sistemi automatizzati rilevano cadute o situazioni di emergenza, migliorando la sicurezza delle persone più vulnerabili;
- risparmio energetico: controllo intelligente di elettrodomestici, riscaldamento e illuminazione per ridurre costi in bolletta e impatto ambientale;
- sicurezza domestica avanzata: videocamere di nuova generazione, sensori perimetrali e serrature smart controllabili da remoto;
- controllo della salubrità: monitoraggio continuo di qualità dell’aria, umidità e parametri ambientali per un ambiente domestico più salubre;
- gestione centralizzata: possibilità di controllare tutti i dispositivi da un’unica interfaccia, spesso tramite smartphone o Smart Speaker;
- controllo remoto: gestione della casa anche quando si è fuori, per maggiore flessibilità e tranquillità;
- personalizzazione: adattamento automatico alle abitudini e preferenze degli abitanti per massimizzare il comfort.
Gli Smart Home Speaker: come nascono e come funzionano
Una delle soluzioni IoT più diffuse all’interno delle case sono gli Smart Home Speaker. Questi “assistenti vocali intelligenti” sono tra gli smart devices che meglio simboleggiano l’evoluzione di questo mercato.
A livello pratico, si tratta di dispositivi comandabili tramite la voce che consentono di ricevere informazioni (ad esempio sul meteo, sul traffico, sulle notizie della giornata) e di impartire comandi (ad esempio accendere le luci, regolare la temperatura). Gli assistenti vocali intelligenti non solo hanno introdotto grandi novità in termini di soluzioni per gli utenti, ma hanno contribuito ad affermare il concetto di Smart Home, trainando anche le vendite di diversi oggetti smart per la casa, come Smart Meters, la Smart Grid e tanti altri.
Ad introdurre gli Smart Speaker nelle case degli italiani sono stati due giganti del Big Tech, quali Google e Amazon. I loro prodotti, Google Home e Amazon Echo, sono dei veri e propri “maggiordomi virtuali”. Grazie alle loro funzionalità non solo hanno di gran lunga superato le vendite previste dagli stessi produttori, ma hanno anche stimolato l’interesse del pubblico verso questo nuovo mercato.
Ma cosa rende gli assistenti vocali intelligenti così accattivanti per gli utenti? Da una parte offrono un’ampia gamma di funzionalità in costante aumento, dall’altra forniscono all’utente la possibilità di interagire con la propria abitazione utilizzando solo la voce, in modo naturale. Grazie a questo tipo di interazione l’utente ha la possibilità di gestire in modo integrato più oggetti e servizi, senza dover utilizzare diverse App per ogni singolo dispositivo.
Il mercato della Smart Home in Italia: i dati chiave
I numeri del mercato Smart Home italiano confermano la portata innovativa di questo settore. Dopo le sfide del periodo pandemico, il mercato ha mostrato una crescita solida e costante.
Secondo la Ricerca dell’Osservatorio Internet of Things, nel 2024 il mercato della Smart Home in Italia ha raggiunto i 900 milioni di euro, registrando una crescita dell’11% rispetto al 2023. Questo risultato positivo posiziona l’Italia ai vertici dei mercati europei per tasso di crescita, nonostante la spesa pro-capite rimanga ancora distante dalla media europea (15,5 euro per abitante contro i 32,5 euro della media UE).
Le soluzioni per la sicurezza dominano il mercato, con 250 milioni di euro (28% del valore totale) e una crescita del 28% rispetto al 2023. Questo segmento è trainato da videocamere, sensori perimetrali e serrature connesse.
Gli elettrodomestici smart rappresentano il secondo segmento, con 170 milioni di euro (19% del mercato) e una crescita del 13%. Si evidenziano innovative partnership tra fornitori di energia e produttori per ottimizzare i consumi in base alle fasce orarie più convenienti.
I dispositivi per il risparmio energetico valgono 141 milioni di euro (16% del mercato), con un calo del 5%, principalmente dovuto alla riduzione degli incentivi statali. Nonostante questo, rimane elevato l’interesse dei consumatori: il 32% vorrebbe attivare servizi per la gestione dei consumi.
Al quarto posto troviamo gli Smart Speaker, con 125 milioni di euro (14% del mercato) e una lieve flessione del 4%, in linea con il trend globale di saturazione del mercato.
Smart Home e risparmio energetico: il contributo alla Direttiva Case Green
La Smart Home può svolgere un ruolo cruciale nel raggiungimento degli obiettivi della Direttiva Case Green, che prevede una riduzione dei consumi energetici negli edifici residenziali del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035.
Le soluzioni Smart Home per l’efficienza energetica potrebbero contribuire a ridurre i consumi annuali tra 2.600 e 3.100 GWh all’anno in Italia, rappresentando il 6,5-7,8% degli obiettivi previsti dalla Direttiva. Un aumento degli incentivi energetici potrebbe generare un incremento del valore di mercato di 105 milioni di euro annui per i prossimi tre anni.
Evoluzione tecnologica: Matter e interoperabilità
Continua l’evoluzione del protocollo Matter, lanciato nell’ottobre 2022 come standard per l’interoperabilità nella Smart Home. Nonostante i progressi significativi nell’ampliamento delle funzionalità e nell’attenzione all’efficienza energetica, il protocollo deve ancora superare alcune sfide tecniche che ne rallentano la diffusione, tra cui requisiti hardware elevati e complessità nell’integrazione dei dispositivi.
Le novità introdotte stanno progressivamente riducendo la frammentazione dell’ecosistema, contribuendo alla maturazione complessiva dello standard.
Il quadro normativo su privacy e sicurezza nell’IoT e i potenziali rischi per il consumatore
Le soluzioni Smart Home consentono di raccogliere un’ingente mole di dati sul funzionamento dei dispositivi connessi e sul comportamento delle persone che li utilizzano. Come risultato, i player del settore possono utilizzare i dati per effettuare una miglior profilazione degli utenti o per offrire consigli di acquisto più mirati, ma quali sono i risvolti in termini di privacy degli utenti?
Per preservare la privacy delle persone, il tema della sicurezza informativa sta diventando sempre più rilevante a livello normativo.
Proprio per questo, nel 2022 la maggior parte delle aziende operanti in Europa nel mercato Smart Home (e non solo) ha dovuto dimostrare di essersi conformata al Regolamento europeo GDPR (General Data Protection Regulation). Per quanto riguarda la sicurezza informatica, invece, il 15 settembre 2022 la Commissione Europea ha rilasciato il “Cyber Resilience Act” (CRA), un regolamento che introduce nuove direttive per produttori e venditori di prodotti digitali, al fine di garantire la sicurezza informatica del consumatore.
Nel 2025, una sfida importante sarà rappresentata dall’arrivo del Data Act, che si propone di regolare l’accesso equo ai dati, inclusi quelli prodotti dagli oggetti smart domestici.
Nonostante si tratti di contromisure che vanno nella giusta direzione, queste due tematiche restano molto dibattute. Da un lato abbiamo la sicurezza dei consumatori (anche in termini di cyber security, oltre che di privacy) dall’altro, invece, le imprese produttrici, che temono un rallentamento del mercato. Riuscirà il quadro normativo a districarsi tra queste insidie?
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