Blockchain monthly overview – i trend chiave del mese nel mondo Blockchain

Nel mese di maggio il settore blockchain ha visto diversi avvenimenti importanti, di seguito le notizie più rilevanti:

• L’introduzione degli Ordinals su Bitcoin accende il dibattito sul futuro utilizzo della rete
• A due mesi di distanza dall’aggiornamento Shapella, la domanda di staking di Ethereum raggiunge i massimi storici
• Le fluttuazioni di prezzo del mercato degli NFT colpiscono anche i terreni nel metaverso

Maggiori informazioni su questi trend sono riportate in seguito. Ma prima, ecco una rapida istantanea del mercato delle piattaforme blockchain, token e DApp a fine maggio 2023:

• La capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute è di 1.159 miliardi di dollari (-3,1% rispetto al mese precedente).
• La dominance di Bitcoin ed Ethereum è rispettivamente del 47% e del 20%.
• La capitalizzazione totale del mercato delle stablecoin è di 129,2 miliardi (-1% rispetto al mese precedente) di dollari.
• Ad oggi ci sono 14.113 DApp e 359.426 smart contract distribuiti tra le diverse piattaforme.
• BNB Chain e Ethereum sono le piattaforme che ospitano i più grandi ecosistemi di DApp al mondo.
• Il valore totale bloccato (TVL) nei protocolli DeFi è di 48,1 miliardi di dollari (-2,4% rispetto al mese precedente).

Ordinals: una nuova frontiera per la rete Bitcoin?

Lanciato a gennaio, il protocollo Ordinals ha rapidamente guadagnato popolarità come metodo per coniare nuovi token sulla blockchain di Bitcoin. Le Ordinal Inscriptions, simili agli NFT, sono asset digitali iscritti su un satoshi, il taglio più piccolo di un Bitcoin. Inscrivere su un satoshi è diventato possibile con l’aggiornamento Taproot, lanciato sulla rete Bitcoin nel novembre 2021. Di recente, il numero totale di iscrizioni ha superato la soglia dei 10 milioni, ritagliandosi una nicchia nel regno del mercato NFT. Bitcoin è infatti la seconda blockchain in termini di volumi di vendita di NFT nel mese di maggio.

Tuttavia, ci sono diverse differenze rispetto allo standard ERC-721 di Ethereum. Ad esempio, a differenza degli Ordinals, i token su Ethereum sono smart contracts, il che significa che sono programmabili e possono quindi abilitare diversi casi d’uso. Inoltre, l’impennata dei costi di transazione sulla rete Bitcoin a maggio ha acceso il dibattito sull’uso degli Ordinals. Da un lato, c’è chi ritiene che la rete debba essere utilizzata esclusivamente per il suo scopo originario, ovvero memorizzare e trasferire valore. Dall’altra parte, c’è chi sostiene che Bitcoin debba evolversi per includere nuove funzionalità e casi d’uso.

In definitiva, il futuro degli Ordinals e la direzione di Bitcoin stesso saranno modellati dalle scelte collettive e dal consenso della comunità. Man mano che la tecnologia continua a maturare e vengono sviluppate nuove soluzioni, resta da vedere come Bitcoin riuscirà a trovare un equilibrio tra la conservazione dei suoi principi fondamentali e l’adozione dell’innovazione. Solo il tempo ci dirà cosa ci aspetta.

La domanda per lo staking di Ethereum sale alle stelle in seguito all’aggiornamento della rete

Ethereum sta registrando elevati livelli di domanda per entrare a far parte della rete di validatori, questa corsa allo staking ha raggiunto in questo periodo infatti il suo picco maggiore. Il passaggio della rete a Proof-of-Stake (PoS) verso la fine dell’anno scorso, insieme all’implementazione dell’aggiornamento della rete “Shapella” in aprile, che ha permesso il ritiro di ETH e ricompense puntate, ha portato a un sostanziale aumento della domanda di nuovi validatori. In effetti, la domanda di staking di Ethereum è ora al livello più alto degli ultimi due anni e mezzo.

A partire da dicembre 2020, gli utenti hanno potuto bloccare i propri ETH sulla Beacon Chain. Tuttavia, solo dopo l’implementazione completa dell’aggiornamento di Shapella è stato possibile ritirare gli ETH messi in stake. Di conseguenza, poco dopo l’aggiornamento, sono stati ritirati oltre 1 milione di ETH, causando temporanee preoccupazioni circa il potenziale di un esodo continuo e la compromissione della sicurezza della rete.

Invece, l’impennata dei ritiri è stata bilanciata da un afflusso di validatori pronti a partecipare al meccanismo di consenso della rete, evidenziando una domanda sostenuta dello staking di Ethereum. Ciò evidenzia anche l’impegno degli utenti a contribuire attivamente alla sicurezza e alla stabilità della rete.

Questo trend si può interpretare come una notizia estremamente positiva per l’ecosistema di Ethereum, che sembra infatti dimostrare una crescita resiliente nonostante le fluttuazioni di prezzo e le condizioni di mercato incerte.

Le principali proprietà nei mondi virtuali e le collezioni NFT subiscono perdite ingenti

I prezzi delle terre virtuali nei mondi virtuali più popolari hanno subito un calo significativo dal loro picco nel 2022, con una svalutazione di circa il 90% del valore. Secondo uno studio condotto da CoinGecko, le proprietà di terreni in mondi virtuali come Otherdeeds, The Sandbox, Decentraland, Somnium e Voxels hanno subito un deprezzamento del valore tra gennaio 2022 e maggio 2023.

Per esempio, Otherdeeds by Otherside, che un tempo vendeva proprietà a 5 Ether, ora viene venduta a 1,09 ETH, con un calo del 78,2%. Allo stesso modo, anche le proprietà di The Sandbox e Decentraland sono scese di quasi il 90%.

Nonostante questi sostanziali cali di prezzo, c’è ancora ottimismo sul ruolo degli NFT nel mercato. Molti marchi hanno recentemente investito in progetti NFT e stanno esplorando il potenziale di questa tecnologia. Inoltre, l’uscita dei visori per la realtà aumentata di Apple potrebbe suscitare un rinnovato interesse globale per il metaverso e i mondi virtuali.

Il calo dei prezzi degli NFT può essere visto come un segnale positivo, che indica uno spostamento dall’hype speculativo allo sviluppo di progetti che creano valore per gli utenti. In questo contesto, gli NFT servono come strumenti per raggiungere questo scopo piuttosto che come beni puramente speculativi.