L’Osservatorio Agenda Digitale, giunto alla decima edizione, mira ad offrire ai Decision Maker modelli interpretativi, strumenti fondati su solide evidenze empiriche e spazi di confronto per attuare le opportunità offerte dall’Innovazione Digitale in relazione ad alcuni grandi temi che condizionano la competitività del Paese (efficienza della PA, lotta all’evasione fiscale, sostegno allo sviluppo, ecc.). L’Osservatorio Agenda Digitale intende essere un «luogo» qualificato, indipendente, duraturo e stabile nel tempo in cui sviluppare il dialogo tra mondo dell'innovazione Digitale e quello della Politica, del Governo e della PA.
La Ricerca 2022 dell'Osservatorio Agenda Digitale
Nell’ambito della Ricerca 2022 l’Osservatorio si propone di studiare e approfondire le seguenti tematiche:
- Attuazione:
In continuità con la Ricerca degli anni precedenti, il filone monitora l’effettiva attuazione dell’Agenda Digitale italiana e del PNRR, e fornisce indicazioni di miglioramento. Per farlo, l’Osservatorio abilita confronti sia a livello internazionale con i dati del DESI europeo, sia a livello territoriale attraverso il DESI regionale e il dialogo con i decision maker, grazie a un tavolo di lavoro dedicato alle Agende Digitali regionali. Oltre alla centralità del DESI, la Ricerca è orientata all’aggiornamento dei Digital Maturity Indexes (DMI), il framework di indicatori complementare al DESI sviluppato dall’Osservatorio, e al monitoraggio del Piano Triennale e del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD). L’attività di monitoraggio è estesa poi all’utilizzo delle risorse disponibili per l’Agenda Digitale italiana all’interno dei programmi quadro dell’Unione Europea.
- Innovazione:
La Ricerca di questo filone si pone l’obiettivo di comprendere le innovazioni digitali, sviluppate a livello internazionale, che potrebbero caratterizzare la PA italiana nel prossimo futuro, per produrre indicazioni strategiche su come cogliere le opportunità di innovazione digitale più dirompenti. Grazie a una collaborazione con il Joint Research Centre della Commissione Europea e al confronto con enti pubblici internazionali, la Ricerca si focalizza quindi su un’analisi delle soluzioni applicative di blockchain e di Intelligenza Artificiale (IA) in ambito pubblico. Con riferimento in particolare alle soluzioni di IA, l’Osservatorio si propone di sviluppare un framework di indicatori per monitorare e confrontare il livello di maturità degli Stati europei nell’adozione di questa tecnologia. La Ricerca è poi estesa al monitoraggio delle applicazioni e dell’utilizzo di droni da parte delle Pubbliche Amministrazioni, delle iniziative di smart working in ambito pubblico e della diffusione di alcune iniziative di innovazione digitale (quali ad es. cloud, interoperabilità) previste nel PNRR.
- Switch-off:
Il filone switch-off è volto a comprendere i meccanismi che caratterizzano la digitalizzazione dei servizi, la loro automazione e semplificazione. Per l’anno 2022 è previsto il perfezionamento del modello per direzionare gli investimenti sugli interventi di trasformazione digitale, volto a rilevare l’opportunità di centralizzazione o decentralizzazione le iniziative di digitalizzazione e di coinvolgere in modo più o meno pervasivo gli attori privati. A complemento di questo lavoro, sarà erogata una survey agli enti locali per monitorare il livello di digitalizzazione dei servizi previsti nel PNRR e proseguirà la ricerca esplorativa sui confini e potenzialità dei servizi proattivi e sulle esperienze nazionali e internazionali in questo terreno d’avanguardia. Inoltre, è prevista un’analisi diffusa (tramite survey e tramite analisi dei contratti pubblici) dei sistemi di gestione documentale delle PA.
- Procurement:
La Ricerca su questo filone si propone di valutare criticamente l’adeguatezza del sistema di offerta di innovazione digitale orientato alle PA italiane per dare indicazioni su come impostare efficacemente i processi di procurement pubblico affinché accelerino e non frenino l’attuazione dell’Agenda Digitale. È prevista una caratterizzazione del sistema dell’offerta di innovazione digitale alla PA italiana e una mappatura dei Soggetti Aggregatori Regionali (SAR), per analizzare il livello di maturità raggiunto in termini di spesa gestita, supporto al territorio, specializzazione settoriale, capacità di innovazione e digitalizzazione delle loro piattaforme procurement. La Ricerca prevede poi un monitoraggio delle gare di innovazione digitale previste nel PNRR, al fine di delineare specifiche raccomandazioni per le gare in uscita. In continuità con l’edizione precedente, la Ricerca si propone di analizzare le gare pubbliche di soluzioni digitali, anche grazie a confronti con il mondo privato, e di monitorare il recepimento dei provvedimenti attuativi previsti nel PNRR per il Codice dei contratti pubblici. Sarà poi caratterizzata la spesa pubblica in soluzioni e servizi digitali, con un focus particolare sulle piattaforme abilitanti (SPID, ANPR e pagoPA) e su alcune soluzioni verticali (es. blockchain, smart working, cloud). Inoltre, verrà effettuata un’analisi del mercato delle piattaforme di eProcurement pubblico in Italia e, anche grazie alla collaborazione con AgID, sarà definito un set di linee guida sulla digitalizzazione dei contratti pubblici e l’interoperabilità tra piattaforme di eProcurement.
- Competenze digitali:
Vista la centralità delle competenze digitali nel PNRR e in generale nell’economia e nella società, l’Osservatorio ha deciso di introdurre nella Ricerca 2022 un filone ad hoc per fornire ai policymaker strumenti e indicazioni sulle politiche pubbliche da implementare per stimolare lo sviluppo di competenze digitali da parte di cittadini e PA. A partire dal framework DigComp 2.1 e in continuità con i dati prodotti da Istat, l’Osservatorio promuove iniziative di misurazione del livello di competenza digitale, tramite survey, nella cittadinanza e tra i dipendenti pubblici. L’Osservatorio, inoltre, in continuità con gli anni precedenti e in collaborazione con Invitalia e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale (DTD), monitora la Strategia nazionale per le competenze digitali e il Piano Operativo ad essa collegato. Infine, di concerto con il DTD e il Dipartimento per le Politiche Giovanili, analizza l’impatto delle principali politiche pubbliche in campo, a partire dal Servizio Civile Digitale e dalle Reti di facilitazione digitale.