Le auto connesse e le funzionalità presenti sul mercato

La diffusione delle auto connesse (note anche come Connected Car o Smart Car) ha trasformato radicalmente il panorama automobilistico, introducendo una serie di funzionalità di connettività integrate che hanno ridefinito l’esperienza di guida. Il costante avanzamento tecnologico ha permesso ai veicoli connessi di diventare dei veri e propri hub di scambio di informazioni, consentendo un trasferimento di dati bidirezionale tra l’auto e l’ambiente circostante. Queste novità hanno aperto la strada allo sviluppo di una vasta gamma di funzionalità smart, che vanno dalla sicurezza avanzata al miglioramento del comfort di guida, dalla gestione remota del veicolo ai servizi di intrattenimento, fino alla guida autonoma.

Sono sempre di più le nuove offerte per la Smart Car basate sulla connettività sviluppate dagli OEM (Original Equipment Manufacturer) e di principali attori del settore Automotive. Tuttavia, questi protagonisti si trovano di fronte a una sfida complessa. Devono comprendere da un lato ciò che i clienti effettivamente desiderano e dall’altro quanto realmente sarebbero disposti a pagare per ottenerlo.

Le funzionalità delle auto connesse oggi disponibili sul mercato possono essere suddivise in tre diverse categorie, che si differenziano per due variabili fondamentali: livello di interesse da parte dell’utente e premium price effettivamente riconosciuto per l’attivazione della funzionalità. Ci sono features che possiamo definire “essenziali”, per cui la maggior parte dei clienti mostra grande interesse, ma che si aspetta di trovare già integrate nelle configurazioni di base del veicolo. Altre invece, che potremmo chiamare “premium”, sono caratterizzate da un’elevata propensione all’acquisto da parte degli utenti, anche se di interesse solo per alcune clienti target specifici. Infine, la terza categoria è caratterizzata da un livello di interesse medio e una propensione al pagamento medio-bassa, che possono essere combinate in “bundle” con altri servizi e funzionalità per aumentare l’interesse del cliente.

Le funzionalità delle auto connesse nel contesto internazionale

L’auto connessa può disporre, dunque, di diverse tipologie di funzionalità. Se guardiamo a Paesi come Cina, Germania e Stati Uniti, secondo una recente indagine1 i consumatori considerano “premium” le funzionalità associate al miglioramento delle prestazioni del veicolo. Si tratta, ad esempio, del controllo avanzato del volante o dell’aggiornamento adattivo delle sospensioni del veicolo in base al comportamento di guida. Verrebbero invece attivate in “bundle” funzionalità avanzate di guida autonoma. Un esempio è il cruise control adattivo o il parcheggio automatizzato, con oltre il 50% degli utenti intervistati disposti ad acquistarle, ma in pacchetti integrati con altre opzioni smart. Al tempo stesso, i servizi di assistenza delle auto connesse, come l’assistente vocale o il sistema di riconoscimento dei gesti, sono contraddistinti da bassi livelli di interesse e premium price associati. Ciò dimostra come in quest’area ci sia ancora molto lavoro da fare per conquistare la clientela.

Le funzionalità delle auto connesse in Italia

Guardando alle auto connesse nel panorama italiano, secondo una recente indagine condotta dall’Osservatorio Connected Car & Mobility2 i benefici più rilevanti per il consumatore sono quelli che ricadono in area sicurezza (49%) e comfort (40%). I dispositivi per la sicurezza attiva e i sistemi di assistenza durante la guida riscuotono grande interesse tra gli automobilisti italiani, con rispettivamente il 45% e 40% dei consumatori che ritengono queste funzionalità importanti. Allo stesso tempo, queste funzionalità sono considerate “essenziali”. I consumatori, infatti, non sono disposti a pagare un prezzo aggiuntivo per poterle integrare all’interno della propria vettura. Discorso simile per i sistemi di infotainment, come Car Play o Android Auto: il 62% degli utenti si aspetta di trovare queste funzionalità già incluse nel prezzo del veicolo.
Se guardiamo alla categoria “premium” delle funzionalità delle auto connesse, invece, circa la metà dei consumatori italiani sarebbe disposta a considerare un pricing aggiuntivo per connettere il proprio veicolo con un centro operativo per la gestione di furti (52%) o incidenti (48%). In questa categoria rientra anche la possibilità di effettuare pagamenti direttamente dall’auto connessa. Il 48% degli intervistati, infatti, sarebbe disposto a valutare un costo aggiuntivo pur di usufruire di questo servizio.

La strada verso il futuro delle auto connesse richiede quindi una convergenza sempre maggiore tra aspettative del consumatore e funzionalità smart offerte. Gli OEM avranno sempre più dati dai clienti per poter offrire loro soluzioni personalizzate, che vanno dalla presenza a bordo veicolo di funzionalità considerate essenziali, alla proposta di caratteristiche premium, fino alla creazione di bundle combinati. Quest’approccio apre la strada a un’esperienza di guida su misura, flessibile e adattabile alle preferenze di ogni conducente.

1 Fonte: McKinsey, 2024.
2 Fonte: survey CAWI realizzata dall’Osservatorio Connected Car & Mobility in collaborazione con Doxa, Gennaio 2024.

A cura di

Giulio Salvadori

Giulio Salvadori

IoT, Connected Vehicle & Mobility, Smart City

Direttore degli Osservatori Internet of Things, Connected Vehicle & Mobility e Smart City, nonché responsabile della gestione delle relazioni con oltre 100 aziende che fanno parte della community degli Osservatori.

Giulio Lerose

Giulio Lerose

Connected Vehicle & Mobility

Analista dell'Osservatorio Connected Vehicle & Mobility, segue progetti di Ricerca e di advisory per le imprese dell'Osservatorio

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