Newster Group e i digital badge: come la pandemia ha creato un nuovo approccio alla certificazione delle competenze
AZIENDA
Newster Group è un’azienda italiana specializzata nello sviluppo e nella produzione di tecnologie avanzate per il trattamento dei rifiuti sanitari. Le principali attività dell’azienda includono la progettazione e la produzione di apparecchiature destinate al trattamento dei
rifiuti sanitari solidi, delle acque reflue e dei rifiuti liquidi provenienti dai laboratori medici.
Queste apparecchiature vengono comunemente impiegate in ambienti ospedalieri, spesso in contesti ad alto rischio infettivo, richiedendo l’intervento di operatori con competenze specifiche per un loro utilizzo sicuro ed efficace. Newster fornisce anche supporto nella formazione dei distributori delle proprie tecnologie, trasferendo le competenze interne e consentendo l’adeguata operatività delle macchine da parte di terze parti. L’azienda presenta inoltre una forte presenza internazionale, distribuendo le proprie attrezzature in cinque continenti, con un focus predominante sui paesi in via di sviluppo.
L’ESIGENZA
Data l’esigenza di trasmettere competenze sull’utilizzo competente ed efficace delle macchine per il trattamento dei rifiuti sanitari, Newster ha costantemente fornito formazione ai propri distributori su queste tematiche. Storicamente, questa formazione veniva erogata in due modalità. La prima prevedeva la formazione in loco, presso la sede centrale dell’azienda situata nella provincia di Rimini. In questo caso, uno o più distributori delle tecnologie Newster si recavano presso la sede aziendale per ricevere istruzioni dettagliate sull’uso delle macchine che avrebbero poi distribuito nei mercati locali dei rispettivi paesi. La seconda modalità, invece, coinvolgeva alcuni membri del personale
tecnico di Newster, che si spostavano presso le sedi delle aziende distributrici nei vari paesi in cui operavano. Tuttavia, nel 2020, il consolidato metodo di formazione è stato gravemente influenzato dall’arrivo della pandemia. Le restrizioni sugli spostamenti tra
paesi hanno reso impossibile l’erogazione dei corsi in presenza, costringendo Newster a cercare alternative per continuare a fornire servizi di formazione ai propri distributori e certificare le competenze da essi apprese. Parallelamente all’attenzione dedicata a formare collaboratori competenti, un’altra sfida fondamentale è stata quella di evidenziare in modo efficace ai propri clienti che le caratteristiche distintive dei propri servizi sono strettamente correlate non solo alle performance delle macchine, ma anche alla preparazione del personale responsabile dell’utilizzo di tali apparecchiature.
IL PROGETTO
Per superare tali sfide, in collaborazione con un partner esterno, è stata sviluppata una piattaforma digitale per archiviare i contenuti formativi realizzati nel corso degli anni. Questi materiali, derivati dall’esperienza maturata nel campo della formazione, comprendono video, immagini e presentazioni, e sono ora accessibili attraverso la piattaforma in qualsiasi momento e luogo. Per venire incontro alle esigenze dei distributori internazionali, Newster ha reso disponibili i contenuti in diverse lingue, inclusi recentemente il mongolo e il cinese. Inoltre, i materiali sono organizzati per categoria di macchine e livello di operatore, distinguendo tra il livello “base”, necessario per l’uso delle macchine, e il “secondo livello”, attualmente non ancora disponibile sulla piattaforma, destinato agli operatori addetti alla manutenzione. Tuttavia, Newster aveva l’obiettivo di tracciare e rendere visibile l’attenzione dedicata all’incremento delle competenze, sia per i destinatari
della formazione sia per gli stakeholder aziendali. Per questo motivo in collaborazione con Italian Quality Company (IQC), ha introdotto l’uso di sistemi moderni di attestazione rilasciati in blockchain a garanzia della loro immutabilità. Questi sistemi di certificazione
hanno finalità differenti e utilizzano rappresentazioni grafiche contenenti dati, infografiche e file multimediali. Da un lato, mettono in luce le competenze acquisite attraverso l’Open Badge e, dall’altro, dimostrano le performance dichiarate dall’organizzazione nei prodotti, nei servizi e nei processi mediante il PDT (Performance Digital Traceability). In riferimento agli investimenti fatti in formazione Newster ha previsto il rilascio di digital badge a valle dei percorsi formativi. Le competenze così certificate sono richiamate anche all’interno delle attestazioni delle performance dei prodotti, evidenziando la stretta connessione di come l’efficacia ed efficienza di un servizio erogato veda la stretta connessione tra competenze del personale e prestazioni dei prodotti.
I RISULTATI
L’implementazione di questo sistema di riconoscimento di competenze e prestazioni ha comportato numerosi vantaggi, sia per l’azienda Newster che per i distributori che utilizzano i contenuti formativi in formato digitale. In primo luogo, il rilascio di certificazioni digitali ha
consentito a Newster di ottenere punteggi più elevati nelle procedure di gara. La veste grafica di queste attestazioni, sia se riferite a competenze sia a performance, ha incrementato la visibilità e rintracciabilità di Newster. L’insieme di questi due elementi ha contribuito
ad aumentare il numero di contratti sia a livello nazionale che internazionale. Questo costituisce un valore significativo per l’azienda, conferendole un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti e consentendo ai distributori delle tecnologie Newster di investire
maggiormente nella formazione, migliorando la sicurezza e le prestazioni degli impianti. In aggiunta ai benefici generali per l’azienda e le società distributrici, ve ne sono altri specifici per alcune aree geografiche. Infatti, esistono paesi in via di sviluppo che registrano tassi di
turnover del personale più elevati di altri e, in questi contesti, la piattaforma di digital learning assume un ruolo ancora più cruciale, garantendo la continuità nella formazione di base e consentendo la preparazione di nuovi operatori in caso di necessità impreviste. Inoltre, in alcuni casi, i benefici derivanti dalla certificazione delle competenze si estendono all’intera società. Nello specifico, quando si opera in paesi in via di sviluppo, il riconoscimento e l’attestazione delle competenze contribuisce ad arricchire il tessuto territoriale, andando
a generare opportunità per le persone e crescita economica per l’intera comunità. Infine, i badge digitali spesso vengono percepiti anche come un riconoscimento personale da parte dei singoli operatori, che percepiscono il conseguimento della certificazione digitale
come un traguardo personale e acquisiscono maggiore consapevolezza rispetto le proprie capacità e come queste possono essere messe al servizio dell’Organizzazione. I digital badge rilasciati da Newster sono anche associabili a NFT (Non Fungible Token) ovvero un tipo di token crittografico che rappresenta la proprietà unica di un oggetto digitale e quindi garantisce la portabilità a prescindere dal provider che lo ha emesso. Tuttavia, è importante prendere in considerazione anche alcune sfide che Newster ha dovuto affrontare e che variano dalla risoluzione di questioni pratiche a questioni più strutturali. In casi molto rari, infatti, possono sorgere barriere esogene molto difficilmente
superabili, come ad esempio l’assenza di accesso a Internet in alcuni paesi, che ostacola l’utilizzo dei contenuti sulla piattaforma online e, di conseguenza, il conseguimento dei badge digitali. Inoltre, la capacità degli utenti di comprendere e sfruttare appieno le funzionalità e le potenzialità della piattaforma può variare in base a diversi fattori, tra cui l’età e le caratteristiche individuali.
GLI SVILUPPI FUTURI
Per quanto riguarda le prospettive future, sono previste principalmente due direzioni di innovazione. In primo luogo, l’azienda mira a espandere la formazione di base offerta, aggiungendo corsi relativi a ciascun macchinario da loro commercializzato, oltre a pianificare l’introduzione di corsi di secondo livello per formare professionisti specializzati nella manutenzione delle macchine, al fine di ampliare il valore complessivo dell’offerta formativa. In secondo luogo, intende realizzare un ecosistema di competenze da mettere a disposizione dei propri collaboratori. All’interno di questo spazio i collaboratori potranno direttamente richiedere le competenze che vogliono sviluppare oppure il Manager assegnarle in fase di valutazione. Questo approccio considera l’individuo come un insieme di micro-competenze che forniscono all’azienda una profonda conoscenza della propria organizzazione e su quali elementi intervenire per eventuali reskilling e upskilling. In prospettiva sarà inoltre possibile creare un percorso di crescita strutturato per skill in modo tale da meglio orientare le persone verso quelli che sono gli obiettivi aziendali e renderle così più consapevoli del loro percorso. Questa visione si inserisce in un panorama
lavorativo in continua evoluzione, in cui le competenze sono diventate fondamentali per affrontare i cambiamenti, e questa impostazione a tendere permetterà di individuare facilmente le persone più competenti da mettere a disposizione di un servizio.
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