Domande e risposte sulla Fatturazione Elettronica tra privati (Legge 27 dicembre 2017 n.205)

Contenuto Gratuito Report Digital B2b Fatturazione elettronica Aprile 2018 23 pagine pdf

Descrizione

L’introduzione della fatturazione elettronica, prima verso la PA e ora verso i privati, produce indubbiamente degli impatti sull’intero sistema Paese. Non bisogna, però, trascurare che i grandi cambiamenti significhino anche variazione della quotidianità, fatta di singole attività, alcune di queste anche di natura elementare. In azienda non si può pensare di prendersi una pausa per gestire il cambiamento, soprattutto quando interessa trasversalmente tutta l’impresa. Il mercato va comunque gestito, anche quando il ‘treno è in corsa’.
La fattura elettronica, al di là della portata fiscale, è un contenitore di dati legati all’attività aziendale, l’anello terminale di una catena che inizia con l’ordine e termina con i pagamenti e la loro riconciliazione. Proprio per questo l’attenzione non può mancare di concentrarsi anche sulla quotidianità, per risolvere i piccoli grandi problemi di ogni giorno, perché ciò garantisce alle macchine di poter ugualmente girare.
Il presente Rapporto si pone l’obiettivo di dare una risposta a quelle domande di vita quotidiana, animato da un senso pratico, per fornire un ausilio immediatamente utilizzabile e da mettere “in circolo” velocemente.

Indice

  1. 1
    L’obbligo di fatturazione elettronica tra privati
  2. 2
    Le principali domande e risposte in tema di obbligo di fatturazione elettronica tra privati

Domande chiave

  • Nel nuovo obbligo di fatturazione elettronica tramite il Sistema di Interscambio, sono compresi anche i consumatori finali che non hanno la partita IVA?
  • Come verrà gestita la trasmissione delle fatture elettroniche ai consumatori finali?
  • É possibile per un’impresa in regime forfettario trasmettere comunque le fatture elettroniche ai clienti tramite Sistema di Interscambio (SdI)?
  • Come può un’azienda accertarsi che il fornitore sia in regime forfettario e quindi non soggetto all’obbligo di trasmettere le fatture tramite il SdI?
  • Le fatture elettroniche ricevute dal 1° gennaio 2019, potranno essere stampate e conservate su carta, oppure dovranno essere conservate unicamente in digitale?
  • Sarà possibile continuare a registrare in contabilità un flusso pervenuto tramite canale EDI?
  • Cosa fare se il fornitore non adempie all’obbligo di trasmettere le fatture elettroniche tramite SdI, ma continua a inviarle in PDF come allegato email?
  • Sarà possibile inviare ai clienti oltre che le fatture elettroniche in formato XML tramite il SdI, anche la stessa fattura in PDF tramite email?
  • È possibile per le parti (fornitore e acquirente) accordarsi al fine di rendere tra loro obbligatorio allegare alla fattura elettronica XML l’immagine della stessa in formato PDF?
  • L’avvio anticipato del 1° luglio 2018, comprende anche l’acquisto di carburante per auto alla stazione di servizio da parte di un’impresa che utilizza le carte magnetiche e che la società petrolifera provvede a fatturare a fine mese?
  • La regola che i pagamenti e gli incassi superiori a 500 euro devono essere tracciati per beneficiare della riduzione di 2 anni dei termini di accertamento vale anche per i negozi che emettono i corrispettivi di cui all’art.22 del DPR 633/72?
  • Le fatture elettroniche di acquisto dovranno continuare a essere protocollate? Come sarà possibile protocollare le fatture elettroniche XML pervenute dal SdI dato che sono firmate digitalmente e quindi immodificabili?
  • Il nuovo obbligo di fatturazione elettronica B2b/B2c tramite SdI che dal 1° gennaio 2019 dovrà essere adottato dalle imprese, prevede un processo identico all’attuale processo di fatturazione elettronica verso la PA? Anche in termini di tempistiche, notifiche e ricevute?
  • Il Codice Destinatario oppure l’indirizzo PEC da inserire all’interno della fattura elettronica B2b può essere quello di un intermediario?
  • È possibile per un destinatario (cessionario/committente oppure intermediario) dotarsi di più canali di ricezione e di più Codici Destinatario per singolo canale di ricezione?
  • È possibile per un destinatario (cessionario/committente oppure intermediario) ricevere le fatture elettroniche dal SdI tramite PEC e inoltrare le notifiche di esito (accettazione o rifiuto) tramite canale web service oppure FTP, e viceversa?
  • Come si deve comportare un cessionario/committente (o intermediario) nel caso di ricezio¬ne di fatture elettroniche non destinate a se stesso (o a propri clienti, per cui svolge il servizio di ricezione delle fatture)?
  • Le fatture elettroniche transitate dal SDI saranno conservate da Sogei Spa per 10 anni?
  • Che cosa accade in caso di trasmissione tramite il SdI di una fattura elettronica B2b e di rifiuto della stessa – con l’emissione della “Notifica di esito” – da parte del cliente? Questo messaggio annulla la fattura precedentemente memorizzata dall’Agenzia delle Entrate e, quindi, è possibile riemettere la mede¬sima fattura corretta, oppure si deve procedere necessariamente con l’emissione di una nota di credito e, successivamente, della fattura corretta?
  • L’emissione di un’eventuale “Notifica di esito” di accettazione da parte del cessionario/committente corrisponde al riconoscimento di debito secondo le disposizioni di cui all’art.1988 del Codice Civile?
  • Ai fini dell’articolo 62 del D.L. 24 gennaio 2012 n.1, qual è la data di ricezione da cui decorrono i 60 giorni per eseguire il pagamento della fattura?
  • Quale sarà il processo di fatturazione in caso di acquisto o vendita con società residente in uno Stato Membro?
  • Nei casi di importazione sarà l’Agenzia delle Dogane a inviare i dati dell’operazione al SdI?
  • Al fine di evitare la comunicazione dei dati delle fatture, l’acquirente italiano può trasmettere al SdI un’autofattura elettronica in formato XML con i dati della fattura originale pervenuta su carta dal fornitore con sede in Germania?
  • Nel caso in cui un gruppo (societario) ha molte fatture emesse tra le diverse società, le cui fatture attualmente sono veicolate tramite un flusso elettronico emesso dal sistema ERP di una società e inviate al sistema ERP di un’altra società, con il nuovo obbligo introdotto dal 1° gennaio 2019, l’efficienza raggiunta potrebbe ridursi dato che le suddette fatture dovranno essere trasmesse attraverso il SdI e registrate in contabilità solo nel momento in cui il SdI ha accettato la fattura. É corretta questa interpretazione?

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Eleonora Evstifeew

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