Città di Torino sviluppa la “cultura delle competenze” attraverso i Digital Badge

AZIENDA

La Città di Torino è il quarto comune italiano per popolazione e uno dei poli produttivi, economici e culturali più importanti del Paese. L’Amministrazione Comunale si occupa di erogare i servizi per i suoi cittadini, tutelarne i diritti e al contempo promuovere lo sviluppo economico e valorizzare il suo territorio. Il Comune è una macchina amministrativa articolata: al suo interno lavorano circa 7.500 dipendenti con professionalità differenti (circa 60 profili professionali) e con un’età media di 55 anni.

L’ESIGENZA

La Città di Torino è tra le prime Pubbliche Amministrazioni italiane a cogliere e sviluppare il concetto di competenza nella cultura organizzativa pubblica, storicamente dominata da un modello “per adempimenti”, caratterizzato da un’organizzazione del lavoro piuttosto rigida che tende a non valorizzare pienamente le abilità sviluppate nelle attività lavorative e attraverso la formazione. La difficile penetrazione del concetto di competenza all’interno dell’apparato amministrativo si lega a una scarsa capacità di evidenziare e potenziare l’apporto individuale alle attività lavorative. Non solo, ma anche a una consapevolezza ancora limitata da parte delle persone del proprio talento e delle proprie abilità professionali, che di conseguenza rende difficile trasmettere questo valore all’esterno. Tale difficoltà è ancora più evidente nel caso di competenze meno istituzionalizzate, acquisite in contesti informali o trasversali rispetto alle abilità più tecniche e legate al proprio ruolo. Da qui la necessità di agire su due fronti: da una parte sulla formazione, costruendo percorsi e contenuti formativi in linea con le competenze richieste dal cambiamento delle modalità di lavoro e dalla digitalizzazione, e dall’altra sulla cultura, motivando le persone a vivere il raggiungimento dei propri obiettivi come un’esperienza arricchente e non come un mero adempimento amministrativo. Rispetto al primo obiettivo, Città di Torino, nel 2018 ha attuato una mappatura complessiva delle competenze soft e trasversali dei propri dipendenti (8.500 persone all’epoca) e nel 2021 una rilevazione sulle competenze digitali acquisite durante la pandemia e attraverso l’introduzione di nuove modalità di lavoro “ibride”. In entrambi i casi è stato elaborato un piano formativo partendo dai fabbisogni rilevati dalle mappature. Per agire sul secondo fronte, quello della valorizzazione del contributo delle persone ai processi di miglioramento dell’Ente, Città di Torino ha implementato uno strumento in grado di tracciare le competenze acquisite dai dipendenti, mappando costantemente il valore professionale acquisito dalle persone e al contempo valorizzando e premiando l’impegno da essi profuso.

IL PROGETTO

Per supportare la creazione della “cultura delle competenze” e valorizzare le capacità e il contributo fornito dalle singole persone al raggiungimento degli obiettivi dell’Ente, a novembre 2020 Città di Torino ha iniziato a lavorare sul progetto di adozione dei Digital Badge e della piattaforma C-Box® di Italian Quality Company. I Digital Badge sono la rappresentazione digitale di un distintivo, all’interno del quale vengono inseriti dati, informazioni e contenuti multimediali che oggettivano e certificano grazie alla Blockchain le competenze attestate. Gli attori coinvolti nel processo di Digital Badging della Città di Torino sono due: l’Ente in qualità di Issuer che progetta e rilascia il badge, certificando il possesso delle competenze, e il dipendente, lo User. La consultazione dei Digital Badge avviene attraverso due modalità, a seconda che sia l’Issuer o lo User a richiederla. L’Issuer può visualizzare la conoscenza organizzativa e il capitale umano dei propri collaboratori. A mano a mano che i Digital Badge vengono creati e rilasciati all’interno della piattaforma si va a costituire un repository in cui si concentrano: conoscenza organizzativa, l’insieme di conoscenze costruite tramite le iniziative di formazione, e capitale umano, ovvero l’insieme di competenze possedute dalle persone. Lo User ha a disposizione uno spazio di archiviazione personale, definito lo “zainetto delle competenze” in cui, oltre a collezionare badge, è possibile consultare contenuti ed allegati (ad esempio materiali didattici connessi). La persona può quindi accedere ai propri badge in un qualsiasi momento e da qualunque device e decidere di condividerli ad esempio sui social network, allegandoli al proprio CV o inserendoli in calce alla firma delle mail inviate. Inoltre, la piattaforma permette il caricamento e il salvataggio di Digital Badge ottenuti da altri Issuer e acquisiti anche in contesti esterni al mondo del lavoro, permettendo così all’organizzazione di scoprire caratteristiche non note dei propri collaboratori. In ultimo la piattaforma per andare incontro alle esigenze di alcuni Issuer permette di interfacciare i Digital Badge con altri strumenti informatici usati dall’Issuer, ad esempio con il curriculum vitae del dipendente. Affinché il Digital Badge sia uno strumento di effettiva utilità per persona ed organizzazione è necessario definire uno standard di contenuto capace di rappresentare e comunicare informazioni di valore, utili all’organizzazione per la gestione delle competen ze e delle risorse. Città di Torino ha quindi utilizzato le diverse tipologie di badge presenti sulla piattaforma per rappresentare in modo esauriente e chiaro le conoscenze, le competenze, le abilità e le soft skill dei propri dipendenti e per le quali è stata avviata una Prassi di Riferimento. Accanto a certificazioni più tradizionali, a conclusione di un percorso di formazione, l’Ente ha identificato ulteriori casi e momenti in cui è possibile valorizzare le competenze delle proprie persone. Un primo esempio riguarda la certificazione delle competenze di specifici profili professionali, come ad esempio i Valutatori Immobiliari e gli HR Specialist. La certificazione e il conseguente rilascio ha previsto una prima fase di assessment delle competenze che tenesse conto di diverse variabili, come ad esempio il numero di anni di lavoro presso l’Ente svolto in quella posizione, il titolo di studio e i percorsi formativi seguiti. Un altro caso ha previsto invece la valorizzazione delle competenze acquisite e dimostrate dai dipendenti dell’Ente coinvolti in gruppi di lavoro trasversali e in attività innovative; nello specifico sono stati rilasciati Digital Badge a circa 500 funzionari apicali per aver realizzato progetti di lavoro in tema di innovazione organizzativa. La terza categoria di badge certifica le competenze digitali chiave per il lavoro da remoto, riservata ai collaboratori che hanno avuto modo di sperimentare nuove modalità di lavoro e diventare esperti nell’utilizzo degli strumenti a supporto. Un altro caso molto interessante ha previsto il rilascio di badge reputazionali a 200 persone che, a prescindere dalla qualifica posseduta, godono di alta reputazione all’interno dell’organico e sono stati identificati per le loro peculiarità come: Visioner, Influencer, Knowledge Share, Enegizer. Per ultimo sono stati elaborati badge certificanti otto competenze soft (come ad esempio il problem solving, l’orientamento al risultato, la capacità di adattamento) il cui rilascio è avvenuto a seguito di un assessment in fase di selezione che ha coinvolto 300 candidati. Per questa occasione, i badge sono stati rilasciati a coloro che non sono riusciti a rientrare nelle posizioni lavorative presso la Città di Torino affinché possano utilizzare i badge per altre candidature future presso altri Enti/aziende.

I RISULTATI

Il sistema dei Digital Badge è stato ampiamente apprezzato dai collaboratori dell’amministrazione di Città di Torino. In pochi mesi sono stati rilasciati oltre 5.000 badge, coinvolgendo il 30% dei dipendenti. Attraverso i Digital Badge, Città di Torino ha ottenuto diversi benefici. Il progetto ha permesso di trasformare gli investimenti fatti in conoscenza in un valore tangibile per le persone e di utilità per l’organizzazione. Mettere a disposizione uno strumento che valorizza e dà visibilità rispetto alle abilità possedute favorisce infatti una conoscenza più profonda delle proprie persone, ma anche maggior consapevolezza da parte di queste ultime rispetto al loro patrimonio di abilità e competenze e quindi circa il proprio contributo per garantire la qualità delle prestazioni erogate dall’organizzazione. I Digital Badge rappresentano anche un importante fattore attrattivo, uno strumento che va a migliorare l’esperienza in qualità di candidati o collaboratori. Il progetto è poi in linea con gli indirizzi del piano strategico per la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano della Pubblica Amministrazione, che prevede appunto il rilascio di Open Badge per la certificazione delle abilità e per implementare il «Fascicolo delle Competenze», parte integrante del Fascicolo del Dipendente.

GLI SVILUPPI FUTURI

Per quanto riguarda gli sviluppi futuri del progetto, l’intenzione è quella di continuare a stimolare le persone ad essere attive in attività di analisi e autoanalisi delle conoscenze e competenze richieste dai vari ruoli lavorativi in modo da creare un sistema virtuoso di valorizzazione del sapere professionale. Il rilascio dei badge verrà poi utilizzato per agevolare il processo di mobilità interna, mappando costantemente le competenze e professionalità che i dipendenti acquisiscono lungo il percorso professionale, così da creare opportunità per loro in linea con le esigenze dell’Ente. Inoltre, i Digital Badge diventeranno anche uno strumento per veicolare all’esterno l’investimento fatto per accrescere le competenze del personale, contribuendo a dare forma al know-how del territorio in un’operazione di valorizzazione della professione pubblica.  

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Martina Vertemati

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