La FTTH (“Fiber to the Home”, in italiano “fibra fino a casa”) rappresenta oggi una delle tecnologie di connettività più avanzate, capace di garantire una connessione ultraveloce, affidabile e stabile che sta ridefinendo il panorama digitale delle imprese italiane. In un contesto in cui digitalizzazione, transizione green e innovazione costituiscono fattori determinanti per la competitività aziendale, questa tecnologia si configura come un pilastro strategico fondamentale per aziende di ogni dimensione, con un impatto particolarmente rilevante sulle PMI (Piccole e Medie Imprese) del nostro Paese.
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio cos’è la tecnologia FTTH e come si differenzia dalla FTTC, esploreremo i principali vantaggi che offre alle imprese e il suo impatto concreto sulla produttività aziendale, per poi fare il punto sul livello di diffusione attuale tra le PMI italiane, grazie ai dati e alle analisi frutto della collaborazione tra l’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI della POLIMI School of Management e AGCOM, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
Cos’è la Fibra ottica FTTH
La FTTH è una tecnologia che, mediante cavi in fibra ottica, porta la connessione a Internet ad alta velocità all’interno delle abitazioni o delle sedi aziendali, eliminando ogni tratto in rame tra il nodo di distribuzione e l’utente finale.
La FTTH è una delle tecnologie più promettenti per supportare le future esigenze di connessione, in particolare per applicazioni che richiedono larghezza di banda elevata, come lo streaming video in alta definizione, il telelavoro, e l’uso di servizi Cloud. Grazie alla fibra ottica, il segnale trasmesso è meno suscettibile a interferenze e degradi rispetto ad altri tipi di cavi. Attualmente, infatti, la tecnologia FTTH è quella che garantisce maggiore stabilità della connessione, oltre a velocità elevate (è possibile arrivare e superare la prestazione di 1 Gbit/s) e basso impatto ambientale
Questi e altri aspetti la differenziano da altre soluzioni come la FTTC (“Fiber to the Cabinet”, “fibra fino al cabinato”), in cui l’ultimo tratto fra il cabinato presente a bordo strada e il modem dell’utente è costituito da un collegamento in rame. Ciò significa che la seconda parte del collegamento è soggetta a dispersioni e può risentire di avverse condizioni atmosferiche o sbalzi di temperatura, con conseguenti limitazioni in termini di velocità e stabilità della connessione.
FTTC vs. FTTH: quali sono le differenze?
Per comprendere meglio cosa caratterizza la connessione FTTH rispetto a quella FTTC, illustriamo di seguito, nel dettaglio, le principali differenze delle due tecnologie:
Caratteristica
FTTC
FTTH
Infrastruttura
Fibra ottica fino al cabinet, poi cavi in rame fimo a casa
Fibra ottica fino all’edificio
Velocità
Fino a 200 Mbps in download
Oltre 1 Gbps in download e circa 300 Mbps in upload
Latenza
Moderata
Molto bassa
Stabilità
Variabile a seconda della distanza dal cabinet
Elevata anche con più dispositivi connessi
Copertura
Buona nelle aree urbane
Limitata alle aree cablate
Costo
Moderato
Più alto, ma competitivo a lungo termine
Scalabilità
Media
Altissima
Impatto ambientale
Consumo energetico più elevato; volume di emissioni maggiore a causa della più frequente necessità di manutenzione
Consumo energetico minore; volume di emissioni più ridotto grazie a una minore necessità di manutenzione
I vantaggi della connettività FTTH
L’adozione della tecnologia FTTH comporta diversi vantaggi. Segnaliamo in particolare i seguenti:
velocità: la fibra FTTH garantisce velocità di connessione fino a 1 Gbps o più, sia in download che in upload, rendendola ideale per applicazioni ad alta intensità di dati;
stabilità e affidabilità: la fibra ottica non subisce interferenze elettromagnetiche e non è influenzata da condizioni atmosferiche, assicurando una connessione stabile anche in situazioni critiche;
efficienza operativa: grazie alla bassa latenza, la FTTH è perfetta per strumenti di collaborazione online, videoconferenze e applicazioni basate sul Cloud, migliorando la produttività aziendale;
flessibilità per il futuro: la capacità della fibra ottica di gestire volumi crescenti di dati la rende una soluzione scalabile e a prova di futuro;
impatto ambientale minore: la fibra ottica garantisce una migliore efficienza energetica grazie a un consumo energetico inferiore e a una minore frequenza di interruzioni improvvise; grazie alla migliore resistenza dei materiali, i cavi sono meno soggetti a danneggiamento rispetto al rame: meno manutenzione significa meno emissioni.
L’impatto della tecnologia FTTH sulle PMI italiane
Le elevate prestazioni della connettività contecnologia FTTH, offrendo numerosi vantaggi alle imprese, permettendo loro di:
evitare rallentamenti operativi e nella produttività aziendale;
accedere rapidamente a informazioni e applicazioni nel Cloud tramite strumenti SaaS, come i CRM, migliorando le attività di vendita e servizio clienti;
svolgere attività ad alta ampiezza di banda (videoconferenze, gestione file e applicazioni in cloud, streaming video in alta definizione) senza significative diminuzioni di velocità;
aumentare l’efficienza lavorativa degli utenti, permettendo loro di svolgere più attività contemporaneamente.
In sintesi, la rete FTTH contribuisce a garantire continuità aziendale, migliorare la reputazione dell’impresa e sostenere la produttività dei lavoratori e dell’organizzazione.
FTTH e PMI: un binomio vincente
La connettività è fondamentale per il processo di digitalizzazione delle PMI. In particolare, l’accesso a reti fisse ad alta capacità permette alle imprese di:
adottare efficacemente tecnologie tanto di base quanto avanzate;
scambiare facilmente informazioni all’interno delle imprese e verso l’ecosistema, incentivando la creazione di un ambiente idoneo all’innovazione;
competere sui mercati internazionali.
Inoltre, la diffusione della FTTH nelle aree rurali e meno servite consente di ridurre il digital divide (ossia “divario digitale”, riferito all’accesso a Internet), garantendo pari opportunità di crescita e sviluppo economico. Ecco perché la Commissione Europea pone la connettività come elemento chiave per la digitalizzazione di PMI, grandi aziende, organizzazioni pubbliche e, in generale, della società. La connettività viene infatti considerata uno dei pilastri fondamentali del Decennio Digitale Europeo, il programma che guida la Digital Transformation dell’Unione Europea con specifici obiettivi da raggiungere entro il 2030 (come la copertura totale con rete fissa ad altissima capacità VHCN).
Per migliorare la connettività delle imprese è fondamentale un duplice intervento: da un lato, servono politiche per stimolare la domanda di servizi digitali (come nel caso dei Voucher connettività per le microimprese e le PMI); dall’altro, occorrono azioni infrastrutturali mirate. In quest’ultimo caso, un’analisi puntuale delle necessità territoriali e settoriali rappresenta uno strumento essenziale per comprendere l’effettiva copertura sul territorio nazionale e pianificare investimenti efficaci per ridurre i divari di copertura.
Quanto sono connesse le piccole e medie imprese italiane?
Grazie all’analisi capillare della connettività delle PMI italiane è possibile valutare le peculiarità territoriali e settoriali del Paese e intercettare le situazioni con particolari carenze. Investimenti mirati nella rete FTTH possono non solo colmare questi divari, ma anche attrarre nuove realtà imprenditoriali nei territori meno serviti.
Secondo l’analisi effettuata dall’Osservatorio in collaborazione con AGCOM, al primo trimestre del 2024, il 49% delle PMI dispone di una connessione FTTH[1]. Tuttavia, è opportuno sottolineare anche che più di 21mila PMI (9%) sono collegate a una velocità inferiore a 30 Mbit/s o non presentano dati disponibili. Con oltre 700 mila addetti impiegati e 253 miliardi di euro di ricavi generati, si tratta di una platea rilevante dal punto di vista economico e sociale, che risulta svantaggiata in termini di risorse necessarie per intraprendere e sostenere un percorso di Trasformazione Digitale.
L’analisi sulla connettività mette in luce la distribuzione piuttosto dispersa delle piccole e medie imprese italiane sul territorio nazionale. Oltre il 70% delle PMI opera in aree in cui non sono presenti altre PMI o ve ne è solo un’altra. Tuttavia, vi è anche una significativa presenza di aree con concentrazioni più elevate di imprese, che rappresentano importanti poli di attività economica (il 14% delle PMI si trova in aree in cui sono presenti tre o quattro PMI, un altro 14% ha sede in zone in cui sono presenti cinque o più imprese).
Emerge dai risultati della Ricerca una correlazione positiva tra la densità delle imprese[2] e la disponibilità della connettività FTTH. Ciò significa che:
le zone con minore densità di imprese sono meno servite da infrastrutture di rete avanzate; infatti, in aree dove è presente un’unica impresa, solo il 42% ha accesso alla connettività FTTH, mentre la percentuale di copertura aumenta al 49% in aree con due imprese;
una maggiore concentrazione di attività economiche incentiva gli investimenti in infrastrutture di rete; la copertura FTTH raggiunge il 57% in aree con tre o quattro imprese, il 66% in aree con un numero di imprese compreso fra cinque e dieci e l’83% in aree in cui sono presenti più di dieci imprese.
In conclusione, dai dati della ricerca possiamo quindi affermare che considerare la concentrazione delle PMI è cruciale per comprendere le dinamiche economiche e per pianificare interventi mirati di sviluppo e supporto infrastrutturale della copertura FTTH, inclusa la connettività a banda larga.
L’articolo è stato scritto da Claudio Rorato in collaborazione con Sara Lombini, rispettivamente Direttore e Ricercatrice dell’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI.
[1] Secondo il più recente aggiornamento a disposizione (primo trimestre del 2025), le PMI italiane raggiunte da rete FTTH sono il 59% del totale.
[2] L’analisi è stata realizzata suddividendo il territorio italiano in reticoli 100 m x 100 m, secondo il grigliato di riferimento europeo di derivazione INSPIRE (Infrastructure for Spatial Information in Europe) rilasciato dall’Eurostat.
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