Il progetto di Lavoro Agile in Regione Lombardia

L’ORGANIZZAZIONE

La Giunta di Regione Lombardia registra 3.327 dipendenti (dato ad oggi 2025), distribuiti tra funzioni amministrative e operative presso la sede principale (Palazzo Lombardia) e le sette sedi regionali o Uffici Territoriali Regionali (Bergamo, Brescia, Brianza, Insubria, Pavia e Lodi, Montagna-Sondrio, Val Padana). La sede centrale si trova a Milano. L’organizzazione dispone, inoltre, di due delegazioni a Roma e a Bruxelles.

LE ESIGENZE

L’introduzione del lavoro agile nelle pubbliche amministrazioni risponde all’esigenza del legislatore di promuovere modelli organizzativi orientati ai risultati, capaci di accrescere flessibilità, continuità del servizio e qualità delle prestazioni, favorendo al contempo la conciliazione vita–lavoro e sostenendo la trasformazione digitale.

Il quadro di riferimento è definito dalla Legge 81/2017 (artt. 18 ss.), che qualifica il lavoro agile come modalità flessibile di esecuzione del rapporto di lavoro attuata tramite accordo individuale e distinta dal telelavoro, oggi lavoro da remoto; per il pubblico impiego, le Linee di indirizzo sono state fornite con la Direttiva PCM n. 3/2017. In fase di consolidamento post-emergenziale, l’art. 263 del DL 34/2020 ha spinto le amministrazioni a programmare l’adozione ordinaria del lavoro agile (POLA), poi confluito nel PIAO introdotto dall’art. 6 del DL 80/2021, con indicazioni operative emanate dal Dipartimento della Funzione Pubblica. Il CCNL del Comparto Funzioni Locali 2019–2021 (art. 63) ha quindi recepito l’istituto nella contrattazione collettiva, prevedendo che ciascun ente lo disciplini con regolamento e accordi individuali, definendo fasce di contattabilità/disconnessione, luoghi idonei e sistemi di misurazione per obiettivi, nel rispetto della parità di trattamento rispetto alla prestazione resa in presenza.

LA SOLUZIONE IMPLEMENTATA

La Giunta di Regione Lombardia, in attuazione del suddetto CCNL, con DGR XII/1056 del 2 ottobre 2023, ha approvato il Regolamento per l’applicazione dell’istituto del lavoro agile, di concerto con le organizzazioni sindacali (OOSS). La prestazione in lavoro agile può essere svolta dal lunedì al venerdì, previa programmazione all’interno di ciascuna Direzione per garantire l’adeguata rotazione del personale, fino a un massimo di 8 giorni lavorativi al mese, formalizzata attraverso accordi individuali e prevedendo il rispetto del criterio della prevalenza annuale del lavoro prestato in presenza rispetto a quello prestato a distanza.

Gli accordi individuali, a tempo indeterminato, vengono sottoscritti dai Direttori Generali della Direzione di appartenenza del lavoratore interessato alla prestazione in modalità agile e comunicati all’Unità Organizzativa Organizzazione e Personale.

Nel 2024, con DGR n. 2963 del 05/08/2024, l’ente ha approvato un aggiornamento al Regolamento per l’applicazione dell’istituto del lavoro agile, sempre previo accordo con le organizzazioni sindacali (OOSS), anche in seguito alla Direttiva del Ministro Zangrillo. In particolare, è stata introdotta la modifica all’art. 6 che consente di derogare agli 8 giorni massimi al mese di lavoro in modalità agile ed al criterio della prevalenza, solo in via temporanea, qualora ricorrano circostanze rilevanti, certificabili e contingenti, correlate ad eventi eccezionali e/o emergenziali, di carattere sanitario, ambientale, sociale, organizzativo o logistico, al fine di migliorare il benessere lavorativo e di favorire un adeguato bilanciamento tra la vita lavorativa e la vita privata.

Un regolamento specifico disciplina invece le modalità di lavoro agile per il personale dirigente e per i direttori, prevedendo che la prestazione possa essere svolta fino a un massimo di un giorno a settimana (quattro giornate al mese per i dirigenti) e di un giorno a bimestre per i direttori centrali/generali.

Dal punto di vista della flessibilità oraria, il regolamento prevede fasce orarie definite per la prestazione in lavoro agile. Il dipendente deve essere contattabile da lunedì a giovedì 09:30–12:30 e 14:30–16:30, e il venerdì 09:30–12:30. Per il personale part-time, tali finestre sono parametrate al teorico giornaliero del contratto individuale. La modalità agile non prevede la timbratura e non è riconosciuto lo straordinario.

Per quanto riguarda la flessibilità di luogo, il regolamento stabilisce che la prestazione in lavoro agile sia svolta esclusivamente in luoghi idonei, nel rispetto dei requisiti di salubrità e sicurezza. La prestazione, ad oggi, non può svolgersi fuori dal territorio nazionale, fatta salva la specifica eccezione per i dipendenti operanti presso la sede di Bruxelles.

Per sopravvenute esigenze di servizio, il dipendente in lavoro agile può essere richiamato in sede con un preavviso almeno 36 ore prima; parimenti, qualsiasi variazione dei giorni programmati deve essere richiesta per iscritto con un termine, di norma, non inferiore a 36 ore.

Il livello di adesione del lavoro agile è elevato, a giugno 2025 risultano sottoscritti 2868 accordi individuali su 3.327 dipendenti, pari circa l’86,2%. La quota residua, che include profili a prevalente front-office (esempio: sportellisti) e gli autisti, è esclusa per la natura delle mansioni.

Il lavoro agile è svolto con la dotazione tecnologica fornita dall’ente; il dipendente provvede a dotarsi solo di un adeguato servizio di connettività. La dotazione standard comprende un PC portatile (con zaino e accessori), cuffie con microfono. Inoltre è stato predisposto un software che permette l’utilizzo del medesimo numero di telefono fisso associato al dipendente (non è prevista la fornitura di telefoni fissi al domicilio né di apparati per la connessione a Internet), la licenza per la creazione e la condivisione di documenti e altri eventuali software già in uso al dipendente, nonché la VPN per accedere, tramite la propria connessione personale, all’ambiente di lavoro protetto.

Dal punto di vista degli ambienti di lavoro, i principali edifici regionali propongono una struttura mista che include uffici tradizionali chiusi con postazioni assegnate, ma anche open-space, sale riunioni e aree condivise per la collaborazione.

I BENEFICI

L’introduzione del lavoro agile nella Giunta di Regione Lombardia ha prodotto benefici significativi a diversi livelli. Dal punto di vista individuale, si registra un miglioramento sostanziale del work-life balance, soprattutto per chi deve affrontare lunghi spostamenti casa-lavoro, con conseguente miglioramento del benessere. La flessibilità è molto apprezzata, soprattutto dalle nuove generazioni che mostrano un alto grado di attenzione alle condizioni di lavoro e ricercano esperienze professionali in grado di adattarsi alle proprie esigenze personali.

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