Innovazione nelle PMI: la diffusione delle tecnologie di Extended Reality
Niccolò Ulderico Re
Ricercatore dell'Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI
Tra le tecnologie digitali in fase di diffusione nel contesto odierno, un ruolo di primaria importanza è rivestito dalla Realtà Estesa o Extended Reality (XR). Sono molteplici i settori in cui diverse applicazioni di queste tecnologie sono già disponibili e implementati: l’intrattenimento, la vendita al dettaglio, la sanità, il trasporto e la logistica, l’istruzione, l’agricoltura. A questi si aggiungono, con sempre maggiore rilievo, le applicazioni in ambito manifatturiero, sia per le grandi aziende che per le PMI, o piccole e medie imprese. In questo articolo, con l’aiuto dell’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI e dell’Osservatorio Extended Reality & Metaverse del Politecnico di Milano, scopriremo lo stato di adozione delle tecnologie di Extended Reality nelle PMI italiane e i principali fattori che ne influenzano l’adozione.
Innovazione nelle PMI: l’adozione dell’Extended Reality
In ambito industriale, sia per quando riguarda l’innovazione nelle PMI che nelle grandi aziende, come evidenziato anche dalla Ricerca dell’Osservatorio Extended Reality & Metaverse, le applicazioni di realtà estesa possono riguardare:
Formazione dei dipendenti
Progettazione e prototipazione di prodotti
Installazione e manutenzione di macchinari
Progettazione degli impianti
Controllo qualità in produzione
Marketing e vendite
Dalla ricerca condotta dall’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI emerge che solo il 3% delle piccole e medie imprese italiane ha intrapreso progetti di realtà virtuale, aumentata o mista. È marginale anche il numero di PMI (8%) che, pur non avendo ancora svolto progettualità con l’Extended Reality, hanno intenzione di introdurre questa tecnologia nel breve tempo.
PMI ed Extended Reality: i fattori abilitanti
Anche se le applicazioni di Extended Reality sono ancora poco diffuse tra le PMI, numerosi sono i benefici che potrebbero scaturirne. Come emerso, anche, dalla ricerca di Jalo et.al (2022)[1], vi sono differenze sostanziali nell’adozione di soluzioni di Extended Reality tra grandi imprese e PMI, nonostante simili livelli di consapevolezza sui potenziali benefici e limitazioni della tecnologia. Questo conferma il bisogno di supportare le PMI durante il processo di adozione di soluzioni digitali. Lo studio individua inoltre i fattori che influenzano l’adozione di soluzioni XR, classificabili in tre diverse aree, ciascuna con le proprie caratteristiche:
tecnologia: emerge dallo studio la centralità della compatibilità della tecnologia con i software e i sistemi informativi esistenti, la diffusione della tecnologia nell’ecosistema e gli effetti di rete correlati. Tali elementi risultano ancora più importanti per l’innovazione nelle PMI, in quanto la personalizzazione di soluzioni di Extended Reality richiede ingenti risorse finanziarie e il potenziale applicativo intra-organizzativo della tecnologia è maggiore per le grandi imprese;
organizzazione: è essenziale non solo che la dirigenza delle PMI sia a conoscenza della realtà estesa, ma anche che abbia esperienza diretta sul suo utilizzo per capirne il potenziale applicativo. A ciò si aggiunge l’importanza fondamentale di reclutare personale con le competenze necessarie;
ecosistema: le caratteristiche che maggiormente influenzano l’adozione di soluzioni XR nelle PMI sono la maturità dei fornitori tecnologici e del sistema di formazione, l’agilità e le competenze degli attori coinvolti e la possibilità di percepire i benefici ottenuti dalla concorrenza a seguito dell’adozione della tecnologia in questione. Il supporto dell’ecosistema è particolarmente importante per le PMI, che spesso non possiedono internamente le capacità necessarie per implementare le soluzioni in autonomia e per svolgere adeguate attività di formazione.
Come, inoltre, emerge dalle attività di ricerca condotte dall’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI, la necessità di reagire a contingenze e situazioni straordinarie – in cui le imprese manifestano delle esigenze inedite – può portare le piccole e medie imprese ad adottare tecnologie di frontiera, come l’Extended Reality.
Questo è accaduto, ad esempio, in occasione della pandemia da Covid: l’adozione di tecnologie di Extended Reality si è rivelata in alcuni casi un fondamentale supporto nel garantire la continuità operativa delle imprese, come illustrato nel Business Case “L’innovazione digitale per la continuità operativa di Cibitex durante la pandemia”, che presenta il progetto avviato da Cibitex, PMI manifatturiera lombarda attiva nel settore del finissaggio e della nobilitazione dei tessuti.
Vuoi saperne di più sulla continuità operativa di Cibitex durante il Covid-19?
L’Extended Reality e le sue declinazioni
L’Osservatorio Extended Reality & Metaverse definisce l’Extended Reality come l’insieme di quelle tecnologie in grado di arricchire il mondo reale con elementi digitali o di creare nuovi mondi virtuali simili alla realtà. Aggiunge inoltre che l’XR è riconducibile a tre categorie di tecnologie differenti:
Realtà Aumentata o Augmented Reality (AR): tecnologia che sovrappone in tempo reale oggetti e informazioni digitali agli elementi del mondo reale in cui l’utente è inserito, potenziando così il campo visivo dell’utente (in genere con l’ausilio di smartphone, tablet o smart glasses).
Realtà Virtuale o Virtual Reality (VR): tecnologia che crea un ambiente interamente digitale e tridimensionale in cui l’utente si può “immergere”, vivendo così una nuova esperienza digitale (in genere con l’ausilio di smartphone, pc, o visori).
Realtà Mista o Mixed Reality (MR): tecnologia che dà all’utente la possibilità di visualizzare e, inoltre, di interagire con oggetti ed elementi digitali che sono posizionati nel mondo reale in cui l’utente è inserito (in genere con l’ausilio di smart glasses)[2].
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