L’eProcurement (Electronic Procurement) o Digital Procurement è un “ambito” essenziale nel più ampio tema di Digital B2b, inteso come il ripensamento in chiave digitale del modo in cui un’organizzazione funziona e si relaziona con i partner di business.
Dal Business to business all’eProcurement
Il percorso di Trasformazione Digitale, d’altronde, è una leva indispensabile per la competitività del nostro Paese e può portare molteplici benefici alle imprese così come alle Pubbliche Amministrazioni e ai cittadini. In questo fervido scenario, gli strumenti in grado di supportare il Digital B2b possono essere di due tipi: legati ai processi operativi e collaborativi (strumenti di eSupply Chain Management) oppure legati ai processi transazionali (strumenti di eProcurement). Abbiamo già parlato di eSupply Chain Management in questi due articoli:
In quest’articolo ci soffermeremo invece sul tema dell’eProcurement, soprattutto in funzione delle grandi imprese e delle PMI.
Il significato di eProcurement
Con il termine eProcurement, o Digital Procurement, si intende dunque l’insieme degli strumenti digitali a supporto del processo d’acquisto. In un contesto in cui le aziende spendono sempre di più per l’acquisto di beni e servizi, la gestione digitale degli approvvigionamenti può portare grandi benefici in termini di produttività del personale e saving sui prezzi d’acquisto.
Nonostante l’eProcurement sembri non essere oggi una delle priorità di digitalizzazione delle imprese Italiane, rappresenta in molteplici casi, il trampolino di lancio per la digitalizzazione del Ciclo Procure-to-Pay.
Come funziona l’eProcurement
L’eProcurement si può suddividere in macro-fasi:
Strategic Purchasing: riguarda le attività di approvvigionamento aventi valenza strategica. Si dividono in definizione della rete e delle relazioni, marketing di acquisto, gestione dei fornitori e valutazione strategica;
Sourcing: rappresenta il collegamento fra le decisioni strategiche e l’operatività quotidiana, che avviene a seguito dell’emissione di una richiesta di acquisto (RdA) da parte di una persona o un’unita organizzativa dell’azienda alla funzione acquisti della stessa. Da qui si attiva la fase di sourcing, ossia della scelta di un fornitore specifico;
Supply: si tratta dell’acquisto vero e proprio, in cui, dopo l’emissione dell’ordine e a seguito della fase di expediting, si procede con la ricezione, il controllo, il pagamento e la valutazione operativa di fornitura.
In Italia nel 1019 sono state individuare 39 imprese di eProcurement. Il 90% di queste offre soluzioni di Strategic Purchasing, il 27% di Sourcing e il 29% di Supply, ma ci sono sono quasi diverse realtà che propongono soluzioni per tutte e tre le fasi del Digital Procurement.
La diffusione dell’eProcurement in Italia
Nel complesso la diffusione dell’eProcurement nel mercato italiano è ancora limitata ad alcune fasi del processo, che differiscono a seconda che si tratti di grandi, medie, oppure piccole imprese. Nel primo caso le aziende prediligono soluzioni di Digital Procurement a supporto dello scouting, dello shopping cart e dei cataloghi. Nel caso delle PMI, invece, gli investimenti si concentrano su albo fornitori, valutazione e qualifica del fornitore. Costituendo queste ultime la maggior parte delle imprese italiane, le soluzioni di eProcuremet supportano principalmente l’albo fornitori (25%), la valutazione del fornitore (19%) e la qualifica (18%).
La strada risulta, quindi, ancora lunga. Sebbene le soluzioni esistono, bisogna investire molto di più affinché in Italia si raggiunga un buon livello di maturità.
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