Consulenti del Lavoro: chi ha paura del lupo cattivo?
Descrizione
La categoria dei consulenti del lavoro è la più omogenea tra quelle esaminate. Si individuano due macro segmenti: gli studi che hanno da tempo abbracciato le tecnologie digitali (circa il 40% del campione), con benefici evidenti o ancora in divenire e quelli (circa il 60%), che rivelano indicatori economici non critici – ma neanche positivi – e un basso interesse per le tecnologie. Tuttavia, la distanza tra i due gruppi è meno evidente che nelle altre professioni, lasciando spazio a un cauto ottimismo per il recupero di coloro che sono meno innovativi. Gli studi più evoluti hanno già iniziato un percorso di ampliamento della gestione amministrativa del personale all’area della gestione delle Risorse Umane, poco presidiata dalla concorrenza sul segmento delle micro e piccole imprese.
Indice
- 1La fotografia degli studi di consulenti del lavoro
- 2L'organizzazione dello studio
- 3Il profilo comportamentale
- 4Gli investimenti in tecnologie
- 5Alcuni focus
- 6Le opinioni dei consulenti del lavoro sulla professione
Domande chiave
- Quali sono le dimensioni economiche degli studi dei consulenti del lavoro?
- Come sono organizzati oggi gli studi dei consulenti del lavoro?
- Quali sono i principali concorrenti per gli studi?
- Quali investimenti in tecnologie faranno nei prossimi anni?
- Quali sono i profili di comportamento dei consulenti del lavoro? Cosa pensano i consulenti del lavoro del futuro della professione?
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Martina Vertemati
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