STUDIO

MFLaw Società tra Avvocati per Azioni è una realtà di riferimento nella consulenza e
assistenza nel recupero crediti, contenzioso bancario e concorsuale per istituti di credito,
gruppi bancari – nazionali ed esteri – istituti finanziari, veicoli di cartolarizzazione, fondi
d’investimento, special servicer, fondi immobiliari e SGR.
La StApA prosegue l’attività dello Studio legale Mannocchi e Fioretti, nato nel 2001 come
studio associato. La nuova forma giuridica apre, di fatto, un nuovo capitolo nella storia di
MFLaw, all’insegna della tecnologia, dell’innovazione dei modelli operativi e della crescita
dei servizi per la clientela.
“Quando siamo arrivati a questo punto eravamo già un’impresa legale, anche se a livello
associato. Nella sostanza eravamo infatti un’azienda a tutti gli effetti, molto organizzata,
strutturata e codificata in tutte le attività svolte” (Massimo Mannocchi).
La Società ha un organico complessivo di 80 persone, di cui 55 avvocati e il resto ripartito
tra amministrativi, paralegal e staff. Opera su tre sedi a Milano, Roma e Palermo.

ESIGENZA

Da qualche tempo, i soci fondatori – Andrea Fioretti e Massimo Mannocchi – si
interrogavano sulle strade da percorrere per garantire continuità e ulteriore sviluppo
allo Studio. “La forza di uno studio legale, anche se organizzato come un’azienda, sta
sempre nell’elemento umano. Volevamo dare un segnale a tutte le nostre persone che
hanno creduto in me e Massimo, nella nostra volontà di garantire una prospettiva futura di crescita in termini di ruolo, ampliando le nostre aree tradizionali di business, aprendoci
ad altre realtà e ad altre aree di practice” (Andrea Fioretti).
“Il senso dell’urgenza, sta nel fatto che sia io che Massimo siamo sempre stati, oltre che
avvocati, imprenditori. Quindi l’imprenditore deve capire quando è il momento di cambiare,
di reagire al mercato e noi pensavamo che questo fosse il momento giusto”.

SOLUZIONI IMPLEMENTATE

Per poter crescere, lo Studio avrebbe potuto intraprendere la strada delle acquisizioni,
individuando uno o più studi professionali con cui avviare accordi di collaborazione.
L’alternativa poteva essere quella di utilizzare leve finanziarie, individuando un partner in
grado di poter supportare lo sviluppo del business, anche attraverso integrazioni con altre
aree di practice, per fornire ai clienti maggiore profondità e ampiezza dell’offerta.
“Eravamo consapevoli di disporre di una vettura di alta gamma che, però, per correre su
un’autostrada aveva bisogno di nuova potenza”. L’opportunità è arrivata con il Gruppo iQera,
leader nel settore NPE, dell’Asset Management e del Real Estate. Gli asset del Gruppo in
termini di forza commerciale e finanziaria sono apparsi subito evidenti e funzionali agli
obiettivi di crescita che lo Studio si era posto.
L’intervento di un equity partner ha aperto una serie di criticità da affrontare preventivamente,
per poter concludere la costituzione della StapA tra cui una soluzione di Governance
che consentisse da un lato la piena autonomia dello Studio come previsto dalla legge,
dall’altro il presidio degli interessi da parte dell’investitore come nelle migliori prassi di
private equity. La soluzione è stata trovata adottando il sistema dualistico, che si caratterizza dalla
presenza di un Consiglio di Gestione (composto da avvocati soci) e da un Consiglio di
Sorveglianza (tra cui l’equity partner). Quest’ultimo organo ha lo scopo di approvare
esclusivamente le decisioni più rilevanti e di natura strategica deliberate dal Consiglio di
Gestione.
Oltre al socio di capitale (nella quota limite del 33%), sono diventati partner della StapA,
accanto ai 7 partner storici, anche 7 giovani avvocati che negli anni di collaborazione si
erano già distinti per la loro professionalità, concretizzando così, fin dalla fondazione della
StapA, quella prospettiva di crescita per le nuove generazioni, che ha ispirato l’operazione.
“Stiamo già operando in questa direzione, garantendo allo Studio, ora Società, un orizzonte
futuro più ampio e diversificato, che consente di dare più prospettive di crescita a chi è
con noi. Stiamo individuando chi tra i soci più giovani e meno giovani sarà in grado di
ricevere le deleghe sui mandati dei clienti e poter aspirare, domani, a gestire un’azienda
ben posizionata sul mercato”.
Lo studio aveva quindi già avviato un processo di rafforzamento della sua cultura
manageriale ponendo le basi per un approccio aziendale, consapevole della necessità di
sviluppare nuovi orientamenti – quali per esempio negli ambiti della sicurezza informatica
e nelle politiche ESG – per evolvere ad azienda competitiva; un’apertura verso un approccio
imprenditoriale che ha indubbiamente facilitato l’ultimo passo per la ricerca di un socio di
capitale.

BENEFICI

L’ operazione garantisce la possibilità di:

• fornire nuova linfa finanziaria per consentire alla Società di ampliare gli investimenti
  sia attraverso un consolidamento della posizione di mercato, sia attraverso innovazioni
  tecnologiche capaci di cogliere le sfide poste in termini di legal tech, cyber security e
  intelligenza artificiale;
• usufruire di una forza commerciale esperta, per muoversi sinergicamente su mercati
  affini;
• sviluppare nuove alleanze – come già sta accadendo – per aggredire nuovi segmenti
  di mercato (servizi legali al settore pubblico, gare di appalto, compliance normativa) e
  presidiare nuove aree di practice oltre al mercato del banking e finance.

Passare a una società di capitali ha permesso di abbandonare i principi contabili di
cassa a favore di quelli per competenza, alleggerendo significativamente la gestione
amministrativa. Anche la clientela ha accolto positivamente l’operazione, avendo percepito
la maggiore solidità che ne è derivata e il maggior orientamento ai loro bisogni, grazie a
un’offerta più ampia e profonda.