Smart Retail: uno sguardo alla frontiera dell’innovazione!
Il Retail concentra sempre maggiore attenzione verso le tecnologie (anche di frontiera) in grado di migliorare le attività di relazione con il consumatore (attraverso i canali fisici e digitali) e di ottimizzare i processi di back-end. Ma quali possono essere le potenzialità di tecnologie come l’Internet of Things, l’Artificial Intelligence e l’Extended Reality nel mondo del commercio?
Partiamo dall’Internet of Things…
Un censimento condotto nel Retail a livello internazionale ha evidenziato che questa tecnologia viene utilizzata per migliorare le attività all’interno dei punti vendita fisici, per ottimizzare alcuni processi di back-end e per favorire lo sviluppo di modelli di integrazione fisico-digitale. Gli ambiti applicativi dell’Internet of Things nel Retail possono essere trasversali o specifici per comparto merceologico. Pensiamo alle smart camera, ai sistemi di tracciamento RFId e alle smart label: queste soluzioni possono essere implementate in qualsiasi comparto per automatizzare l’esperienza del consumatore in store e per facilitare una serie di attività di back-end, come il monitoraggio dell’inventario o la gestione dei magazzini. Diverso è il discorso per gli smart mirror e gli smart fitting room, che trovano applicazione perlopiù nell’Abbigliamento con l’obiettivo di facilitare la prova e la scelta dei capi: Modivo in Polonia mette a disposizione dei clienti alcuni camerini intelligenti dove è possibile provare i prodotti (anche virtualmente), visualizzare taglie o colori alternativi e ricevere assistenza personalizzata. I carrelli smart, invece, supportano i retailer del comparto Alimentare nel garantire una più rapida e autonoma esperienza d’acquisto: i clienti di Netto in Danimarca li utilizzano per tenere traccia dei prodotti acquistati e velocizzare le operazioni di check-out.
Artificial Intelligence: a che punto siamo?
Le applicazioni di questa tecnologia nel Retail sono svariate. Alcune sono più hardware based, fra queste robot e veicoli a guida autonoma: un caso interessante è quello di Co-op, che sperimenta in UK l’utilizzo di robot a guida autonoma per la consegna della spesa a domicilio. In altri casi a guidare l’innovazione è la componente software: alcuni esempi sono rappresentati da soluzioni di intelligent data processing (Levi’s in USA le utilizza per supportare l’evasione degli ordini cross-canale e il riassortimento dei negozi) e da sistemi di recommendation (Amazon Style in USA suggerisce ai clienti in camerino colori alternativi dei capi provati o altri articoli da abbinare all’outfit prescelto). Esiste un divario in termini di maturità fra le diverse applicazioni dell’Artificial Intelligence nel Retail: alcune, infatti, sono perlopiù a regime nei vari comparti merceologici (è il caso dell’intelligent data processing o della computer vision), altre sono meno mature e ancora in fase di prima sperimentazione (come i robot o i veicoli a guida autonoma).
Per chiudere, uno sguardo all’Extended Reality…
Le soluzioni di Realtà Aumentata e Virtuale sono utilizzate soprattutto per migliorare l’esperienza dei clienti in store o per favorire lo sviluppo di modelli di omnicanalità. Le principali applicazioni riguardano, in primis, i sistemi di prova virtuale dei prodotti. Oak Fornitureland, ad esempio, permette ai suoi clienti in USA di provare virtualmente i prodotti d’arredamento nel reale contesto di utilizzo grazie a un’innovativa funzionalità di Realtà Aumentata sull’app. Riscontrano molto successo anche le soluzioni volte a facilitare l’accesso alle informazioni sugli articoli in vendita. In alcuni negozi Nespresso in UK è possibile utilizzare una soluzione di Realtà Aumentata che consente di approfondire la storia dei diversi caffè in esposizione. Cambia il grado di maturità delle varie soluzioni di Realtà Aumentata e Virtuale nei diversi comparti merceologici: le soluzioni di virtual try on nell’Abbigliamento e nella Profumeria e Cosmetica hanno raggiunto un grado di applicazione consolidato; i sistemi di consulenza virtuale da remoto nell’Arredamento e nel Fai da te sono invece ad un livello ancora sperimentale.
A cura di
Elisabetta Puglielli
DirettriceDirettrice dell'Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail e Senior Advisor degli Osservatori eCommerce B2c e Platform Thinking HUB
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