Un “ponte” tra professionisti e PMI: nasce La Scala DLV Consulting
Studio
La storia di La Scala Società tra Avvocati inizia nel 1991. Da allora, lo studio legale è un punto di riferimento nell’ambito del contenzioso bancario, fallimentare, nell’attività giudiziale e del recupero crediti. L’evoluzione compiuta negli anni come Legal Servicer ha prodotto aree di specializzazione, crescita dimensionale dell’organico – oggi più di 300 persone tra professionisti e staff – e una copertura territoriale con sette sedi nelle principali città italiane.
Il Gruppo La Scala si compone oggi di quattro società a cui si affiancano altre quattro società specializzate che, grazie all’ibridazione delle competenze e alla collaborazione con altri attori, sono in grado di coprire molteplici aree di competenza, dal servicing di crediti deteriorati, alla gestione del diritto d’autore, dall’innovazione tecnologica alla sicurezza informatica, fino alla formazione professionale e specialistica.
Esigenza
Da molto tempo, Giuseppe e Filippo La Scala riflettevano sulla necessità di soddisfare i bisogni delle piccole medie imprese, in difficoltà a sostenere da sole la gestione del cambiamento, perché impegnate dalla quotidianità, che lascia poco spazio ad altro. Allo stesso tempo, il pensiero andava anche ai professionisti, chiamati dai grandi temi della trasformazione digitale e della sostenibilità, a portare nuova cultura gestionale nelle imprese clienti.
Le PMI rappresentano un patrimonio per il sistema Paese, costituito da oltre 233mila realtà che, pur rappresentando il 5% del totale delle imprese attive, contribuisce al 42% del fatturato del Paese, al 38% del valore aggiunto generato e al 35% degli occupati del settore privato. Un pilastro fondamentale per la tenuta economica e sociale del Paese, che, come Giuseppe e Filippo ricordano “… deve maturare la consapevolezza che è giunto il momento di ‘alzare l’asticella’, perché in Italia l’innovazione è ancora troppo spesso law-driven, spinta dalla necessità di conformarsi alla normativa”.
In questo senso, esemplificativo è il caso della normativa relativa agli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili (art. 2086 del Codice civile), che impone alle società di istituire assetti adeguati per rilevare tempestivamente eventuali squilibri patrimoniali, economico-finanziari e di verificare la sostenibilità del debito. Tuttavia, affermano Giuseppe e Filippo, “se con gli adeguati assetti ci si limita a ‘sistemare’ la contabilità secondo la prassi e la normativa, a introdurre un sistema di controllo di gestione e a disegnare l’organigramma e il funzionigramma dell’azienda, significa che non stiamo alzando l’asticella ma, al contrario, che stiamo perdendo un’opportunità, sia come imprese sia come professionisti. Non dobbiamo immaginare gli adeguati assetti come una sorta di ‘esame del sangue annuale delle imprese’ ma come un’occasione per allargare la vista e dare una spinta propulsiva all’impresa”.
In questo contesto i professionisti, che “soffrono degli stessi mali delle imprese nel momento in cui non si adoperano per fare rete e strutturarsi, o rifiutano di ragionare in termini di impresa, non integrando la propria offerta con nuove competenze, tecnologie e aree di servizio, ma rimangono ancorati esclusivamente ai servizi tradizionali o ‘commodity’, sempre più replicabili dalle tecnologie evolute”, hanno bisogno di cogliere le occasioni che il mercato sta creando.
Da qui nasce l’idea di creare una realtà in grado di accompagnare le imprese, in particolare di piccola e media dimensione, nel cogliere nuove opportunità di crescita e navigare l’onda del cambiamento, usufruendo di servizi specialistici e integrati.
Soluzione implementata
Ed è così che a marzo 2025 nasce La Scala DLV Consulting, società in collaborazione con esperti del settore (tra cui Deotto Lovecchio e Partners, Garnell, View STP, Innova e Partners, Aplos Consulting ed Erasmus Capital Partners). L’obiettivo è di supportare le imprese, in particolare PMI a gestione familiare, in un percorso di sviluppo sostenibile e nell’adozione di adeguati assetti organizzativi, amministrativi, fiscali, contabili e finanziari, garantendo un approccio multidisciplinare che integri competenze manageriali, organizzative, legali, fiscali e finanziarie. Si può immaginare come un “ponte di ultima generazione”, costruito con l’intento di avvicinare professionisti e imprese attraverso un’offerta che spazia dalla strategia d’impresa ai modelli di business, dalla pianificazione operativa e finanziaria al controllo di gestione, dalla normativa societaria alla fiscalità d’impresa, dall’organizzazione aziendale all’analisi dei rischi, fino alle operazioni straordinarie e al passaggio generazionale.
L’idea alla base della costituzione e della strutturazione di La Scala DLV Consulting è quella di integrare, in modo armonico, sistematico e strutturato le diverse competenze professionali sviluppate e consolidate dalla sua compagine sociale (a sua volta costituita da società tra professionisti e/o con competenze specifiche nella consulenza alle imprese).
Il modello di business adottato prevede che a un forte nucleo centrale, rappresentato non soltanto dai soci ma anche dalla struttura interna, si affianchi una rete geografica e per competenze (il c.d. “Consultants Network”) di altri professionisti, coinvolti attraverso un accordo associativo con la società.
Per gestire una tale struttura con efficienza, l’organizzazione ha realizzato una piattaforma utile alla condivisione di informazioni e materiali tra i membri del network. Si tratta di uno strumento in cloud, accessibile ovunque e con qualsiasi device, in grado di collocare tutti i soggetti coinvolti nella stessa sala riunioni virtuale.
La piattaforma rappresenta uno strumento essenziale per il successo del modello di business ideato, proprio perché sistemico e trasversale, in grado di realizzare una sostanziale sovrapposizione fra modello di business, contenuti e competenze professionali (offerta) e modelli/processi operativi.
La clientela è a sua volta coinvolta nella piattaforma digitale: attraverso questo strumento può infatti scambiare documenti, dati, comunicazioni, informazioni, diventando parte attiva del processo, quale utilizzatore di funzionalità specificatamente progettate e fruibili anche senza l’intervento di un mediatore.
In questo senso la piattaforma supporta al contempo l’attività del consulente che, attraverso di essa, condivide con i colleghi competenze ed esperienze, carte di lavoro e strumenti di analisi, ma anche quella del cliente, che richiede e ottiene risposta ai propri bisogni.
Inoltre, la piattaforma è concepita per interfacciarsi con altri software, tra cui: i gestionali delle imprese clienti, al fine di condividere, analizzare e processare dati e informazioni societarie; database pubblici, da cui trarre dati di sistema, anche ai fini di analisi comparative; infine, con il sistema bancario, per il costante flusso informativo digitalizzato (requisito richiesto alle banche dalle linee guida dell’Autorità Bancaria Europea) per alimentare i sistemi esperti di concessione, monitoraggio e reporting del credito, sempre più indispensabili affinché un’impresa possa ottenere un adeguato rating creditizio e/o condizioni di mercato.
Benefici e sviluppi futuri
Con la DLV consulting, come affermano Giuseppe e Filippo La Scala “Il Gruppo ha concretizzato il desiderio di incidere, da un lato, sul mondo dell’impresa e, dall’altro, sulle classi professionali giuridico-economiche, che possono riformarsi e marginalizzare le attività su cui sono sostituibili, diventando così i principali consulenti dell’impresa. Abbiamo costruito un modello per mettere i professionisti a sistema, e non in concorrenza, lavorando in ottica di integrazione delle competenze, sicurezza nello scambio documentale e informativo, efficienza in termini di ottimizzazione del processo lavorativo, anche dal punto di vista collegiale.”
Per lo studio, questo si traduce in una nuova area di business e nella possibilità di porsi al centro di un ‘ecosistema’ dedicato allo sviluppo del tessuto imprenditoriale e delle professioni giuridico-economiche, in una posizione privilegiata per costruire nuove specializzazioni e aree di competenza.
Per le imprese, i benefici derivano essenzialmente dalla possibilità di rivolgersi a un punto di riferimento riconosciuto per ricevere una consulenza a misura di PMI, attraverso un ‘one-stop-shop’ dotato di competenze specialistiche e multidisciplinari.
L’attuale contesto normativo, sempre più ispirato da logiche di filiera o di sistema, manifesta livelli di cogenza soprattutto per le grandi imprese (ad es. NIS2, Corporate Sustainability Reporting Directive, …). Tali logiche, però, coinvolgono le aziende di piccola e media dimensione da un punto di vita operativo, perché legate da rapporti di mercato con le aziende più strutturate, che debbono rendicontare interi processi lavorativi. DLV Consulting si configura, quindi, come un soggetto in grado di supportare le PMI nell’intercettare e adattarsi a queste dinamiche, cogliendone le opportunità ben oltre la compliance normativa.
Il valore della capacità di fare rete entra in gioco anche nell’ambito della valutazione e gestione del credito, facilitando l’interazione tra l’impresa e gli istituti di credito. Dato che gli standard di questi ultimi in merito ai flussi di dati e informazioni richiesti alle imprese per i sistemi di rating creditizio stanno diventando sempre più elevati, sarà utile disporre di un soggetto collettore di informazioni – e di una base dati strutturata – in comune tra imprese, banche e professionisti, che consenta di svolgere analisi aggiornate. Questa è, infatti, una delle direzioni in cui la neonata società si sta indirizzando.
Per quanto riguarda i benefici delle tecnologie digitali, l’ambizione dell’organizzazione è che l’adozione della piattaforma possa contribuire ad accrescere la professionalità degli attori/consulenti coinvolti, che godranno non solo di uno strumento strutturato e sistematico di gestione delle proprie attività, ma anche di condivisione delle competenze e di definizione collaborativa di sempre più alti standard di servizio e qualità dell’output. Infine, l’adozione della piattaforma potrà rappresentare un incentivo e un’occasione per un utilizzo più diffuso delle tecnologie più avanzate (che si prevede di integrare) da parte dei professionisti coinvolti.
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