Intelligenza Artificiale: 3 ragioni per cui siamo nell’era dell’implementazione

Autori ed esperti nazionali e internazionali concordano che già oggi, ma ancora di più nei prossimi anni, l’intelligenza artificiale stia entrando prepotentemente nel pensiero strategico e nella pratica operativa di imprese pubbliche e private, con impatti nelle prestazioni (e quindi nella competitività), nella struttura di costo (e quindi nella scalabilità dei business) e nel ruolo delle persone (e quindi nell’organizzazione dei lavoratori) a cui, forse, non siamo ancora adeguatamente preparati. Possiamo quindi sostenere di essere finalmente giunti nell’era dell’implementazione.

Sono almeno tre le dimensioni lungo cui si può declinare e spiegare questo concetto: il primo dei quali è sicuramente quello tecnologico. Da questo punto di vista, gli ultimi mesi hanno evidenziato continui progressi nelle capacità delle macchine e che per la prima volta sono divenuti ampiamente evidenti anche al grande pubblico. Il 2022 ha infatti visto due nuovi prodotti della ricerca su tutti uscire dai laboratori e fare il loro ingresso nel mercato: si tratta di Dall-E2 e ChatGPT, che in poche settimane hanno ingaggiato decine di milioni di utenti (anche non specialisti) con le loro versioni beta aperte al pubblico. Le prestazioni di questi modelli sono notevoli e, sebbene vadano in continuità rispetto ai precedenti traguardi dell’AI, l’aver catturato attenzione del grande pubblico ha definitivamente sancito l’uscita dell’AI dai laboratori di ricerca e il suo ingresso nell’implementazione.

Il crescente numero di realtà imprenditoriali che stanno sperimentando l’uso di questa tecnologia è il secondo motivo per cui possiamo parlare di era dell’implementazione. Se guardiamo al panorama italiano, ad esempio, ormai più di 1 grande azienda su 2 ha già avviato una progettualità di AI, un dato in crescita rispetto agli anni precedenti. Si tratta non solo di prime sperimentazioni ma anche di progettualità consolidate e a regime che spaziano in vari processi: dalle operations all’HR, passando per il customer service e l’Accounting, Finance and Control. Anche tra le PMI il numero di soggetti che avvia progettualità è in crescita. Sebbene in questo caso si fa perlopiù riferimento a sperimentazioni su dati strutturati per finalità di forecast o optimization, è comunque un segnale positivo che giunge da quella fascia di imprese che caratterizza il tessuto imprenditoriale del nostro Paese.

La terza accezione che possiamo dare a “l’era dell’implementazione” è legata all’implementazione del Piano Strategico nazionale in ambito intelligenza artificiale e dell’AI Act europeo. Il primo, pubblicato nel 2020 e rivisto nel 2021, ha risentito della transizione politica del 2022 che ha rallentato l’identificazione di un presidio chiaro su, piano, ma che ha visto negli scorsi mesi il completamento di alcune attività su cui è opportuno citare l’avvio del Partenariato Esteso dedicato a “Intelligenza Artificiale: aspetti fondazionali”, e battezzato Future Artificial Intelligence Research (FAIR). Per non perdere terreno a livello internazionale, sarà fondamentale la messa a terra anche degli altri obiettivi: dal rinnovamento della Pubblica Amministrazione all’ampliamento della base delle competenze, alla trasformazione e creazione di nuove imprese. Per quanto riguarda il Regolamento europeo sull’Intelligenza Artificiale (AI Act) dovrebbe vedere la luce nella sua versione definitiva proprio in questo 2023. Sulla proposta risalente ormai al 2021 in cui si classificava l’intelligenza artificiale sulla base del rischio, sembra ora si stia inserendo il concetto di General purpose AI, ovvero di quelle soluzioni che possono essere usate per più finalità. Un dibattito resosi necessario dall’attenzione raccolta dai modelli di AI Generativa quali DALL-E2 e GPT-3. Il dibattito prosegue e si intensifica nelle sedi europee tanto che è oggi complesso prevedere come sarà la versione definitiva del documento. Certo è che la sua approvazione sarà un elemento con cui le imprese dovranno fare i conti nell’implementazione dell’AI.

A cura di

Carlo Negri

Carlo Negri

Space Economy

Direttore dell'Osservatorio Space Economy e Ricercatore Senior Osservatorio Artificial Intelligence.

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