Food delivery: l’arrivo di UberEats e la necessità della “massa critica”

Comunicato stampa eCommerce B2c Ottobre 2016

Di Riccardo Mangiaracina, Direttore dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano

Il settore del Food arricchisce ulteriormente la sua offerta nel segmento della consegna del cibo pronto con UberEats. Quello del cibo pronto è un comparto molto promettente e dalle grandi potenzialità online, poiché ancora poco sfruttato sulla rete e particolarmente frammentato (sono nell’ordine delle centinaia di migliaia i ristoranti/locali nel nostro Paese). Come avvenuto in altri comparti (ad esempio la prenotazione delle camere di albergo, il couponing, ecc.) la capacità di  aggregazione di operatori specializzati come in questo caso Deliveroo, Just Eat e Foodora, oltre che da oggi UberEats, sarà decisiva.
Si tratta però di un business dove serve essere molto efficienti nella consegna, perchè è qui che si gioca la sostenibilità delle iniziative. Per farlo servono due cose: volumi elevati e software/algoritmi di gestione dei driver efficaci. 
I volumi si raggiungono sia agendo sulla domanda (clienti) che, soprattutto, sull’offerta (i ristoranti). L’aggregazione di un numero elevato di ristoranti è fondamentale sia per essere attrattivi nei confronti della domanda sia per aumentare i flussi. Ed è così che si spiegano le acquisizioni avvenute negli ultimi tempi (ad esempio Just Eat che acquisisce PizzaBo), il modo più veloce di conseguire massa critica. Non pensiamo quindi che a tendere ci sarà spazio per molte iniziative in questo specifico comparto. I volumi si ottengono anche con l’aumento della capacità produttiva dei singoli ristoranti che, non sempre capaci a soddisfare la domanda generata attraverso le piattaforme, sono costretti ad investire in capacità produttiva dedicata all’online (aprendo cucine anche in luoghi più decentrati).
Il software ha l’obiettivo di massimizzare il numero di consegne di un fattorino nell’unità di tempo (diciamo l’ora). Per farlo deve essere capace di tenere in considerazione diversi criteri nell’assegnazione della consegna al driver/rider: sua posizione rispetto al punto origine e al punto di consegna, mezzo che utilizza per la consegna (e conseguenti tempi stimati per l’operazione), esistenza di consegne successive vicine al punto di destinazione della precedente, ecc.

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Riccardo Mangiaracina

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