Innovazione digitale e aperta per un futuro sostenibile
Se è vero che la competitività industriale non può più prescindere dalla digitalizzazione, è altrettanto vero che oggi la competitività industriale non può prescindere dalla sostenibilità. Il costo della mancata sostenibilità nel nostro Paese è stimata intorno a 115 miliardi al 2070. La sostenibilità è quindi la sfida del secolo a cui l’innovazione digitale sembra essere legata a doppio filo.
Il contesto da cui partiamo è un contesto assai tristemente noto. Un dato è più significativo tra i tanti che evidenziano la situazione di cambiamento climatico e transizione ecologica: si sta anticipando di anno in anno lo Earth Overshoot Day, il giorno in cui gli abitanti della terra consumano tutte le risorse rinnovabili che il pianeta è in grado di produrre in un anno. Ma il contesto è anche caratterizzato, in particolare per il nostro Paese, da grandi opportunità di risorse, in primis il PNRR e il fondo Next Generation EU, perché le Istituzioni, ma anche i privati, si stanno attivando per trovare soluzioni concrete.
Vediamo innanzitutto a che punto sono le imprese in Italia nell’affrontare la sfida della sostenibilità.
Nel complesso, parliamo di una maturità disomogenea, ma con un’accelerazione nella presa di consapevolezza, soprattutto per le grandi aziende.
Rappresentano una componente marginale le imprese che ancora non perseguono in modo specifico obiettivi di sostenibilità. Secondo le ricerche dell’Osservatorio Startup Intelligence, due terzi delle grandi imprese ha già avviato azioni, in alcuni casi anche con il coinvolgimento diffuso dell’organizzazione. Il quadro è diverso se si guarda al panorama delle piccole e medie imprese, dove solo poco più della metà delle imprese dichiara di occuparsi attivamente del tema. Le ragioni sono da ricondurre a una mancanza di cultura, generale nel Paese, e di consapevolezza sui benefici ottenibili.
Realtà a sé giocano le startup, che nel 2022 hanno visto crescere l’ecosistema oltre ogni aspettativa con oltre 2,3 miliardi di investimenti in equity nel nostro Paese. Dalle nostre ricerche emerge come circa l’80% delle startup persegua obiettivi legati alla sostenibilità sin dalla nascita o dopo un cambio strategico, anche in modo collaterale al business. Questo testimonia come l’interesse verso questo tema sia connaturato al modus operandi delle startup.
Il dato più rilevante emerso dalle nostre ricerche è che la situazione macroeconomica attuale ha solo in parte frenato gli investimenti delle imprese nella sostenibilità, nel 60% delle grandi imprese gli investimenti in sostenibilità sono stati mantenuti o addirittura accelerati nel corso del 2022.
In che modo l’innovazione digitale può supportare questo percorso di trasformazione verso un futuro sostenibile?
Lo sviluppo sostenibile impone un ripensamento degli attuali paradigmi e modelli: efficientamento delle operation, nuovi modelli di business, nuove modalità di relazione con i clienti e di ingaggio dei dipendenti. Ecco quindi che proprio l’innovazione digitale può rappresentare la leva attraverso cui ripensare questi modelli per affrontare i cambiamenti verso un futuro sostenibile. Parliamo quindi di tecnologie, ma anche di processi e di interazioni.
Se guardiamo al panorama delle grandi imprese, le nostre ricerche rilevano come circa due terzi attualmente già investa in soluzioni digitali per rispondere ai proprio obiettivi di sostenibilità, mentre è molto marginale la componente delle grandi imprese che ancora non lo fa. Anche in questo caso le PMI mostrano un ritardo e solo un terzo ha compreso l’importanza di investire nel digitale per la sostenibilità; per le PMI la quotidianità è importante e il digitale è un potenziale problema all’equilibrio interno poiché i progetti drenano le risorse scarse disponibili.
Il dominio digitale in cui si investe maggiormente per la sostenibilità sono i dati, sia dati finalizzati a monitorare e analizzare consumi e inefficienze, per poi efficientare i processi e tenerli sotto controllo, sia dati per abilitare nuove soluzioni innovative.
Segue il tema dell’industria 4.0, per ottenere processi che siano più efficienti e che riducano i consumi di risorse. Sono importanti anche le soluzioni per il lavoro in mobilità, per creare nuovi modelli di lavoro, ridurre emissioni ma cogliere anche competenze distribuite. Infine, si investe nella transizione a sistemi cloud, un’ulteriore soluzione di efficientamento industriale.
Come si realizza l’innovazione per la sostenibilità?
Dalle ricerche dell’Osservatorio Startup Intelligence si evince la diffusa volontà di adottare approcci collaborativi nello sviluppo dei progetti di innovazione finalizzati alla sostenibilità. L’Open Innovation è sempre più adottata dalle imprese e questo vale anche per il perseguimento di obiettivi di sostenibilità. La sostenibilità è infatti un obiettivo collettivo e va affrontato in modo collaborativo, l’open innovation è quindi la strada da seguire.
Quasi la totalità delle grandi imprese affronta la sfida della sostenibilità tramite lo sviluppo di progetti di innovazione in collaborazione con altri attori. Tra i primi, Università e Centri di Ricerca che si dimostrano interlocutori rilevanti su questi temi e spesso in prima fila nella costruzione di nuova conoscenza. Importante ruolo riveste anche la popolazione aziendale, stimolata a contribuire con innovazione interna partecipativa e diffusa.
La sostenibilità è la sfida del secolo e il ruolo cruciale dell’innovazione digitale e aperta è stato ben compreso dalle imprese.
A cura di
Alessandra Luksch
Academy, Startup ThinkingDirettore degli Osservatori Startup Thinking e Digital Transformation Academy.
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