Startup vs Professionisti: amici-nemici?
Descrizione
Anche il mondo di avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro e notai si apre alle startup. Il 65% delle startup censite a livello nazionale e internazionale propone soluzioni di supporto agli studi, in grado di recuperare efficienza e livello di servizio. Il 35%, invece, dichiara apertamente di voler disintermediare il professionista. È il segnale di un mondo che cambia, in cui la competizione si gioca non più tra addetti ai lavori ma anche tra detentori di altri saperi – prevalentemente tecnologici – che possono spostare equilibri sedimentati, perché stanno cambiando le regole del gioco. Il Rapporto presenta lo spaccato di un censimento nazionale e internazionale sulle startup che propongono servizi sia ai professionisti, sia ai loro clienti. Oltre agli andamenti geografici, all’entità dei finanziamenti ricevuti dalle startup, sono esaminati i contenuti e le modalità dei servizi proposti, le tecnologie utilizzate e alcuni casi interessanti di startup che presentano le loro solzuioni. Dal Rapporto è possibile comprendere la portata del fenomeno, che può aprire il mondo professionale a nuovi scenari collaborativi e competitivi.
Indice
- 1Le startup nazionali e internazionali
- 2Le tecnologie utilizzate dalle startup
- 3Gli impatti delle startup sulle professioni
- 4Gli ambiti in cui operano le startup
- 5I finanziamenti delle startup
- 6Focus sulle startup italiane
- 7Una selezione di startup nazionali
Domande chiave
- Quante startup in Italia e all'estero propongono soluzioni per il mondo delle Professioni?
- I servizi proposti dalle startup supportano o intendono disintermediare i Professionisti?
- Quali servizi in ambito professionale propongono le startup?
- A quanto ammontano i finanziamenti ricevuti dalle startup?
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