Quale diretta conseguenza del potere direttivo, la legge attribuisce al datore di lavoro la possibilità di esercitare un’attività di controllo e vigilanza nei confronti del lavoratore, che sia finalizzata a garantire il rispetto degli standard di diligenza richiesti e, dunque, ad accertare eventuali mancanze nell’esercizio della prestazione lavorativa.
Nel corso del webinar si illustrano i limiti a questo potere e i principi che il datore di lavoro deve rispettare nell’attività di monitoraggio del lavoratore. Inoltre, si descrive la differenza tra controlli preventivi e reattivi.
Infine, si spiega la delicatezza del compito di raccolta dei dati rappresentati in forma elettronica (la cui natura intangibile li rende più facili da manipolare e più suscettibili di alterazione), quindi l’importanza, sotto il profilo giuridico, di utilizzare le tecniche di digital forensics impiegate per compiere accertamenti circa la commissione di condotte illecite.
- Quali sono i limiti al potere di controllo del datore di lavoro?
- Quali principi deve rispettare il datore di lavoro nell’attività di monitoraggio del lavoratore?
- Si possono legittimamente raccogliere dati e informazioni sui lavoratori?
- Ci sono limiti al livello di sicurezza di cui si può dotare un’azienda?
- Che cosa accade se la segnalazione di una condotta illecita deriva dal whistleblowing?
- Come occorre agire per raccogliere le evidenze digitali?
- Come si può «assicurare» la prova informatica?
Il webinar si rivolge a tutte le aziende che hanno interesse a conoscere come compiere attività di controllo dei propri lavoratori mediante l’impiego di strumentazione informatica.
Andrea Reghelin
Legale, Partner di Partners4Innovation, svolge dal 2004 l’attività di consulenza direzionale in progetti di compliance, con particolare riferimento ai settori della Data Protection e della responsabilità amministrativa degli enti dipendente da reato, occupandosi di aspetti normativi, organizzativi e tecnologici. Ha coadiuvato numerose aziende nella gestione di progetti complessi legati all’applicazione della normativa sulla protezione dei dati personali e delle tematiche ad essa correlate (sicurezza informatica, investigazioni informatiche, dematerializzazione) e attualmente supporta e affianca numerose aziende nel percorso di adeguamento al GDPR.
Jennifer Basso Ricci
Avvocato e membro della community Women For Security (WFS)
Collabora con il Clusit e gli Osservatori del Politecnico di Milano. Oltre a svolgere attività di consulenza e docenza in materia di responsabilità amministrativa degli enti, ai sensi del d.lgs.231/2001, ricopre il ruolo di membro di diversi organismi di Vigilanza e supporta le imprese in percorsi formativi aventi ad oggetto l’analisi dei reati informatici, i sistemi di controllo per la prevenzione e aspetti di digital forensics.