Un anno di fatturazione elettronica tra privati. Un cammino lungo, non banale, che parte dalla finanziaria 2008 che imponeva il divieto per le amministrazioni pubbliche di accettare fatture emesse o trasmesse in forma cartacea. E dalla fatturazione elettronica verso la PA si passa, dal 1° gennaio 2019, a quella obbligatoria tra privati. Due le motivazioni principali per una tal richiesta: (i) la lotta alla frode e all’evasione dell’IVA e (ii) la semplificazione della riscossione delle imposte.
Il seguente Rapporto, sviluppato in stretta collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, nasce proprio dalla consapevolezza del percorso affrontato e dalla volontà di dare chiara dimostrazione dei risultati emersi durante questo primo anno di fatturazione elettronica tra privati. Verrà data evidenza del numero di fatture che vengono trasmesse a livello di sistema Paese, degli attori coinvolti e delle aziende che, pur non obbligate, hanno scelto di dotarsi di sistemi tecnologici per seguire una strada imprescindibile per conservare competitività nel tessuto economico non solo italiano, bensì internazionale.
- Perché in Italia è stato introdotto un obbligo di fatturazione elettronica tra privati?
- Quanti sono stati i cedenti/prestatori nel 2019 e quanti i file fattura inviati tramite il Sistema di Interscambio?
- Quali sono i canali più utilizzati per l’invio delle fatture elettroniche?
- Quali aree geografiche e quali settori merceologici hanno emesso più fatture nel 2019?
- Quante fatture hanno inviato le grandi imprese, le PMI e le microimprese? E qual è l’importo prevalente delle fatture inviate?
- Quanti falsi crediti sono stati bloccati grazie all’obbligo di fatturazione elettronica
- La fatturazione elettronica B2b
- I numeri a un anno dall’implementazione dell’obbligo
- I messaggi chiave