Turismo digitale: l'Italia tiene il passo dell'Europa

30 gennaio 2018 / Di Filippo Renga / 0 Comments

Internet è ormai uno strumento pervasivo in tutte le fasi del Digital Tourist Journey, sia in Italia che a livello internazionale.

Nel nostro Paese, dove circa la metà della popolazione ha accesso a Internet, le fasi di ispirazione, ricerca e prenotazione sono già molto digitali (rispettivamente il 67%, 83% e 84% dei Turisti digitali utilizza Internet) e lo stanno diventando anche le attività svolte durante e post-viaggio. Condivisione dell’esperienza, scrittura di recensioni e risposta a sollecitazioni commerciali post-viaggio riguardano rispettivamente il 34%, 37% e 39% dei viaggiatori.

I Turisti fanno zapping da uno strumento all’altro, ma si confermano fondamentali per l’ispirazione le recensioni e i commenti letti online (per il 48% di chi risponde), ma anche ricevuti di persona tramite amici e conoscenti (40%) o in conversazioni casuali (20%). Il vecchio passaparola, seppur cambiando in parte veste con l’avanzare della sharing economy, continua a dominare questa fase.

È nella prenotazione dei servizi principali prima della partenza che Internet la fa da padrone: l’81% ha prenotato almeno un servizio principale online. L’alloggio è il servizio più prenotato online (dal 73% del campione rispetto ad un 14% che non l’ha fatto su Internet), seguito dall’aereo (27% online vs 4% offline) e dal treno (16% online vs 7% offline). Quanto ai servizi aggiuntivi prenotati prima della partenza, i Turisti italiani utilizzano Internet soprattutto per prenotare o acquistare attività culturali e tour guidati (13%), attività di relax (13%), ristoranti (12%) e assicurazioni (10%), ma su questo c'è ancora ampio spazio per uno sviluppo del sistema da parte dell'offerta, come abbiamo scritto nel nostro articolo “Turismo, così riparte l’innovazione made in Italy”.

Se l’83% degli italiani utilizza Internet per la ricerca, secondo uno studio di Phocuswright del 2016, in Francia lo utilizza l’80% della popolazione, nel Regno Unito l’81% e in Germania l’82%. Per la prenotazione le relative percentuali salgono a 80%, 81% e 82% a fronte dell’84% degli utenti italiani. Dal confronto internazionale emerge quindi una conferma sulla diffusione di Internet come strumento principale per la prenotazione dei viaggi ma anche una nota chiaramente positiva: non esiste un digital divide italiano nell’utilizzo dei servizi turistici; il Turista digitale italiano utilizza infatti il digitale sostanzialmente in linea con quanto avviene negli altri Paesi europei.


Filippo Renga e Eleonora Lorenzini, Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo

  • Autore

Co-Fondatore degli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano. È inoltre Direttore degli Osservatori Innovazione Digitale nel Turismo, Fintech & Insurtech e Smart Agrifood.