Artificial Intelligence a supporto delle decisioni di Supply Chain Finance

14 settembre 2017 / Di Antonella Moretto / 0 Comments

Il concetto di Intelligenza Artificiale (IA) è uno dei più dibattuti attualmente e molte sono le ricerche volte ad identificarne gli ambiti di applicazioni: la diagnostica medica o il supporto alla previsione dei comportamenti d’acquisto degli utenti, al supermercato così come in internet, sono solo alcuni dei primi studi investigati. Ed è di giugno la notizia che Taulia avrebbe annunciato l’utilizzo della tecnologia di Intelligenza Artificiale ad una piattaforma di Supply Chain Finance. L’IA sarebbe, infatti, sfruttata per affrontare una delle maggiori criticità attualmente riconosciute dai manager: proporre la soluzione corretta al fornitore corretto, così da facilitare l’on-boarding dei fornitori e aumentare in modo estensivo i benefici della soluzione. Che dati vengono sfruttati per fare ciò? Il sistema Polaris – al momento in fase di test interno da più di 18 mesi – raccoglierebbe informazioni strutturate sulla serie storica dei pagamenti, tasso annuale di sconto e di interesse applicato e la stagionalità delle transazioni, ma anche informazioni destrutturate come dati soggettivi del decisore specifico. L’output del sistema sarebbe una proposta dei fornitori da inserire nel programma. È da immaginarsi una proposta simile a quella che si riceve quando si vuole guardare un film in streaming: sulla base delle azioni precedenti, viene fatta una proposta di nuovo accordo; a seconda che il decisore accetti o meno, l’algoritmo si adegua ed impara a sua volta.

Tra le tante tecnologie che spesso sono state avvicinate al Supply Chain Finance, è il primo tentativo che prova a considerare anche le opportunità dell’IA e quindi è ancora da valutare quali possano essere le opportunità concrete ed efficaci. Di certo uno strumento avanzato sarebbe fondamentale per permettere un utilizzo estensivo delle soluzioni di Supply Chain Finance in quelle filiere con numeri molto elevati di fornitori, dispersi geograficamente, con un alto livello di stagionalità e un numero elevato di categorie merceologiche. L’approccio attuale di offrire la medesima soluzione a tutta la base di fornitura potrebbe essere soppiantato da una proposta customizzata alle esigenze specifiche del singolo a seconda del momento dell’anno. Questo senza che ci sia necessità di allocare un numero elevato di persone nella funzione acquisti dell’impresa cliente. Ovviamente un utilizzo della tecnologia IA di questo tipo avrebbe opportunità di estensione rilevanti anche dal punto di vista del cliente - area spesso poco valorizzata dalle soluzioni tradizionali di Supply Chain Finance - andando a supportare decisioni quali la concessione delle linee di credito, il ricorso ad assicurazioni del credito oppure i tempi di pagamento che si possono concedere. La domanda che potrebbe sorgere è quindi se ad oggi il limite per questa applicazione sia solo tecnologico o ci sia di più. Di certo tutte le applicazioni sono solo in fase di test e la tecnologia ancora non è pronta. Ma c’è di più: il sistema può infatti funzionare solamente se l’intero sistema contrattuale, giuridico e anche di disponibilità degli attori specifici lo permette.  C’è sicuramente bisogno di cultura ed intelligenza per una gestione più manageriale del Supply Chain Finance: senza eliminare quella umana, anche un supporto di quella artificiale può rivelarsi una chiave di successo


Di Antonella Moretto e Federico Caniato, Direttori Osservatorio Supply Chain Finance

  • Autore

Ricercatore in ambito Purchasing and Supply Management presso la School of Management del Politecnico di Milano e Direttore dell’Osservatorio Supply Chain Finance. Docente di Supplier Relationship Management nel corso di laurea in Ingegneria Gestionale.