Il Webinar illustra i temi legati all’utilizzo dei dispositivi indossabili smart da parte dei lavoratori. A fronte della diffusione sempre più ampia di tali device e a fronte della loro intrinseca capacità di raccogliere e archiviare quantità notevoli di dati personali, è necessario definire limiti per evitare di sfociare in un controllo illegittimo da parte del datore di lavoro.
- Quali sono i principali utilizzi dei wearable device nell’ambito del rapporto di lavoro?
- Quali sono i limiti all’utilizzo dei dispositivi indossabili da parte dei lavoratori?
- Quali cautele devono essere adottate dal datore di lavoro affinché l’utilizzo di tali dispositivi non sfoci in un controllo illegittimo del lavoratore?
- Misure anti-Covid19 e contact tracing all’interno del contesto aziendale: è possibile implementare strumenti di tracciamento dei contagi?
Il webinar si rivolge principalmente ai legali interni aziendali, ai DPO, ai responsabili dei sistemi informativi, ai responsabili della sicurezza aziendale, ai responsabili privacy, ai responsabili HR, ai responsabili delle relazioni industriali di società i cui dipendenti e collaboratori utilizzino, nello svolgimento delle proprie mansioni, dispositivi indossabili in grado di raccogliere dati la cui lettura possa comportare un controllo del lavoratore stesso. Può essere altresì di interesse per le società che stiano valutando l'introduzione dell'utilizzo di simili device.
Andrea Grillo
Svolge attività di consulenza legale in materia di protezione dei dati personali. Senior Legal Consultant di importanti realtà imprenditoriali nazionali e internazionali ha sviluppato nel corso degli anni una comprovata esperienza nel mondo privacy e information security. In tali ambiti ha prestato assistenza e coordinamento alle strutture aziendali per la gestione dei processi privacy, l’implementazione del Regolamento Europeo e delle normative locali dei Paesi Membri, e la redazione di pareri in tema data protection. Andrea, da sempre appassionato di nuove tecnologie, collabora attivamente con l’Osservatorio Information Security & Privacy del Politecnico di Milano.