eCommerce B2b: diffusione e trend di sviluppo

A cura di:
Aida Cavalera, Analista Osservatorio Digital B2b
Paola Olivares, Direttrice Osservatorio Digital B2b

L’eCommerce B2b sta attirando sempre più interesse da parte delle imprese italiane, soprattutto nel periodo post-pandemico. Il suo valore assoluto, inteso come somma degli ordini scambiati con strumenti digitali, ha raggiunto i 453 miliardi di euro nel 2021 con una crescita del +12% dall’anno precedente. A livello globale, l’eCommerce B2b estero, ovvero gli scambi effettuati tra imprese italiane ed estere, ha raggiunto un valore totale di 136 miliardi di euro, rappresentando più di un quarto del transato B2b estero complessivo. Anche sul territorio italiano l’adozione è coerente con l’espansione sperimentata a livello globale e l’incidenza dell’eCommerce sul totale degli scambi B2b italiani è pari al 21%.

Il commercio elettronico è visto dalle aziende come una risorsa sempre più irrinunciabile, soprattutto nel contesto di imprevedibilità generale causata dall’instabilità dello scenario economico-politico attuale. La pandemia prima, il conflitto russo-ucraino poi, la crisi energetica e la volatilità dei mercati hanno messo in risalto la fragilità delle supply chain globali e l’imprevedibilità nella previsione della domanda. In risposta, l’utilizzo di tecnologie di eCommerce B2b offre molteplici benefici tra cui:

• maggiore flessibilità che aiuta a superare l’incertezza nella pianificazione della supply chain e nei rapporti cliente-fornitore;
• ottimizzazione dei tempi di risposta al mercato e miglioramento nella gestione delle scorte, anche nell’ottica della minimizzazione degli sprechi;
• contatti più diretti con i clienti che permettono una più accurata previsione della domanda, una migliore personalizzazione dell’offerta e un ampliamento del bacino potenziale di clienti.

Uno dei cambiamenti più importanti rilevati dall’Osservatorio Digital B2b è l’evidenza di un’apertura generalizzata verso l’ecosistema di riferimento e una maggiore condivisione e cooperazione tra gli attori dello stesso. Questa condizione si discosta dai rapporti one-to-one che caratterizzavano lo scenario eCommerce B2b precedente. Tale modifica sostanziale è abilitata delle tecnologie alla base dell’eCommerce B2b. Soluzioni come l’EDI, i Portali B2b e le tecnologie XML-based, per quanto storiche e diffuse, sono chiuse e svolgono principalmente il ruolo di “generatori di efficienza” integrando partner di business esistenti. Negli ultimi anni si stanno affiancando tecnologie più recenti che sono invece improntate a una maggiore apertura verso l’ecosistema complessivo e incoraggiano la costruzione di nuovi contatti e rapporti con gli attori che lo popolano; questo è per esempio il caso dei marketplace B2b, tecnologia che offre spazi di interazione molto più aperti e collaborativi rispetto alle soluzioni tecnologiche di stampo tradizionale.
 
Un aumento nella numerosità delle tecnologie alla base dell’eCommerce B2b e della complessità della rete dei rapporti all’interno dell’ecosistema richiede una gestione adeguata dei flussi di dati e del patrimonio informativo. Solamente il 14% delle imprese italiane afferma di avere una piena integrazione tra tecnologie e un perfetto allineamento dei dati di clienti e fornitori provenienti da diversi canali. In questo contesto, si inserisce un nuovo paradigma di soluzioni tecnologiche: le piattaforme di integrazione. Abilitate dal cloud e dalle API, queste consentono di integrare agilmente in un unico strumento gli applicativi in uso nelle diverse funzioni aziendali e di aggiungere alcuni microservizi trasversali all’organizzazione, come i sistemi di firma e gli strumenti di coordinamento interno dei team di lavoro.

Molta carne al fuoco, insomma, e molti trend da cogliere nei prossimi anni per non farsi trovare impreparati di fronte alle nuove sfide che il mercato richiede.