L’attuazione dell’Agenda Digitale in Italia: quali messaggi dagli attori chiave?
A cura di:
Tommaso Giaccardi – Ricercatore dell’ Osservatorio Agenda Digitale
Francesco Olivanti – Ricercatore dell’ Osservatorio Agenda Digitale
Il 14 ottobre, l’Osservatorio Agenda Digitale ha ospitato un workshop per presentare le evidenze prodotte sul tema dell’attuazione dell’Agenda Digitale in Italia e raccogliere i punti di vista degli attori rilevanti, raccordando i diversi livelli della catena della gestione del Paese. Tra gli obiettivi, non solo quello di fornire evidenze a chi lavora quotidianamente su queste tematiche, ma anche facilitare l’incontro tra esperienze di successo e realtà in cerca di stimoli.
Il workshop ha avuto oltre 200 partecipanti tra executive delle aziende partner dell’Osservatorio, referenti di istituzioni, PA centrali e locali, società partecipate e altri referenti e patrocinanti. La folta partecipazione all’evento, in presenza e da remoto, ha garantito la possibilità di riunire in una sola piattaforma le Pubbliche Amministrazioni, il settore privato e i decisori del nostro Paese, senza però trascurare l’evoluzione della situazione nel resto del continente e gli stimoli che giungono da oltre-confine.
È intervenuto all’avvio dei lavori Balazs Zorenyi, Policy Officer della Commissione Europea, che ha ribadito l’interesse della Commissione per il lavoro di approfondimento svolto all’interno dei singoli Stati Membri e aggiornato la platea sulle nuove metodologie di calcolo del DESI, l’indice che misura il livello di digitalizzazione dell’economia e della società in ogni paese dell’UE. Nella sua ultima versione, il DESI vede il nostro Paese passare dalla 20esima alla 18esima posizione rispetto all’anno passato. Come illustrato da Zorenyi, tuttavia, la metodologia di calcolo potrebbe presto cambiare nuovamente, con l’Italia che rischia di tornare a perdere posizioni dopo aver giovato delle recenti modifiche.
Subito dopo sono intervenuti i componenti del Team Indicatori, un gruppo di ricercatori e data scientist del Dipartimento della Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, affermando la necessità di dati più puntuali, aperti e disponibili, tutte qualità necessarie affinché sia possibile abilitare il decisore ad un data-driven policy-making di qualità, ossia alla presa di decisioni di politica pubblica informate dai dati.
Un botta e risposta virtuale tra Luigi Reggi e Giovanni Gentili, esperti del digitale in ambito pubblico rispettivamente dell’Agenzia della Coesione Territoriale e della Conferenza Stato-Regioni, ha dimostrato come il confronto tra i due enti possa rivelarsi particolarmente proficuo in questo periodo storico, con tante risorse ancora da allocare da parte della prima e tante proposte di riforma dei rapporti tra enti centrali e territoriali da parte della seconda. In questo autunno di ricambio politico è chiaro il potenziale di impatto che proposte forti e di coesione tra gli enti centrali e quelli territoriali possono avere sul sistema Paese.
Dimitri Tartari di Regione Emilia-Romagna ha poi raccontato l’esperienza del DESIER, una piattaforma in grado di raccogliere ed elaborare dati da tutti gli enti locali per fornire un indicatore di digitalizzazione del territorio al livello più granulare possibile, quello dei Comuni, come proposto già da anni dal nostro Osservatorio. Infine, tramite uno strumento di analisi innovativo preparato dal nostro ricercatore Francesco Olivanti abbiamo proposto alla platea una prospettiva diversa sul DESI, allargando la lente alle realtà regionali dell’intero continente europeo e seminando il dubbio che le nostre convinzioni sul confronto tra regioni e sui relativi gap siano meno esatte di quanto crediamo.
Nella sessione plenaria pomeridiana abbiamo unito un gruppo di discussione con i referenti regionali e gli altri soggetti interessati alla transizione digitale negli enti territoriali per discutere delle caratteristiche che non possono mancare in una Agenda Digitale regionale. Abbiamo raccolto i contributi dei presenti e suggerito le buone pratiche e gli elementi imprescindibili per la scrittura del documento strategico ideale. Gli obiettivi, quello di facilitare gli stakeholder rilevanti (cittadinanza compresa) nel comprendere le necessità dell’amministrazione e apportare il proprio contributo agli sforzi di trasformazione digitale dei territori.
L’appuntamento per dare seguito alla discussione con ancor più evidenze e dettagli è il Convegno dell’Osservatorio Agenda Digitale, che si terrà il 31 gennaio. Nel corso dell’evento verranno incoronati i vincitori del Premio Agenda Digitale 2022, che ha gli obiettivi di sostenere la cultura dell’innovazione digitale e generare un meccanismo virtuoso di condivisione delle esperienze, dando visibilità alle aziende e alle PA innovative del nostro Paese.
Se non l’hai ancora fatto, puoi partecipare presentando la tua proposta tramite la compilazione di questo form.
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