Startup energetiche: grandi potenzialità ma pochi finanziamenti

10 gennaio 2017 / Di Antonio Ghezzi / 0 Comments

Nel variegato universo hi-tech delle Startup finanziate in Italia, un ruolo interessante è giocato dal comparto Cleantech & Energy. Un settore ad elevato potenziale, che tra il 2014 e il 2015 ha visto l’aumento degli investimenti da parte di attori formali, passati da 3,8 a 6,1 milioni di €: un aumento che tuttavia rappresenta ancora soltanto l’8% degli investimenti totali in startup hi-tech da parte di fondi di Venture Capital e Finanziarie Regionali. Le ragioni di tale crescita ancora stentata sono diverse.

Il comparto Cleantech & Energy delle startup hi-tech finanziate richiede periodi di “incubazione” dell’idea (che vanno dalla sua concezione allo sviluppo) mediamente superiori a quelli in ambito Digitale, ma inferiori all’ambito Biotecnologie (gli altri due ambiti inclusi nel macro-settore “ad alta tecnologia” italiano). Tuttavia, se da un lato il Digitale gode di maggior fluidità e dinamicità a causa delle innumerevoli applicazioni e di barriere all’ingresso relativamente basse, e dall’altro il Biotech ha solitamente alle spalle grandi fondi dedicati agli investimenti in scienze della vita, in Italia queste due condizioni sono ancora assenti per quel che concerne il settore energetico.

Tale comparto risente peraltro della presenza di incumbent consolidati, che stanno ancora cercando le migliori modalità di collaborazione con e investimento in startup. Degne di nota sono comunque le iniziative di startup scouting (all’interno del progetto Startup Intelligence degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano) da parte di grandi player del comparto energy e utility, quali Enel, Engie, Eni, Gruppo Hera, Italgas, Ivar, TotalErg, Snam e Siram.

Tra gli ambiti con maggior potenziale, al di là di casi peculiari ma di grande successo quali D-Orbit (che ha progettato sistemi di pulizia dei detriti spaziali), si possono citare la domotica e la gestione energetica dei grandi asset immobiliari, mentre il mercato delle applicazioni per lo sviluppo di energie alternative può essere soggetto a fluttuazioni a fronte di possibili cambiamenti nelle politiche di incentivi governativi e fiscali.

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  • Autore

Direttore della Ricerca dell'Osservatorio Space Economy e dell'Osservatorio Startup Hi-tech.