Nell'ultimo anno sono state gettate basi importanti per l’Agenda Digitale italiana. Ora non ci sono più alibi: è il momento di passare all'esecuzione dei piani definiti. La strategia di attuazione prevede dal 2014 al 2020 investimenti per 1,51 miliardi di euro, sostenibili con 1,65 miliardi di euro l'anno di risorse europee a patto di saperle intercettare e usare adeguatamente. Dal 2012 a oggi recepiti solo 32 dei 65 provvedimenti attuativi dell’Agenda Digitale: abrogabili 11 provvedimenti obsoleti o recepiti da nuove Leggi. Per il “Digital Economy and Society Index” della Commissione UE l'Italia al 25°posto in Europa. Elaborato il “Digital Maturity Index “(DMI) per misurare meglio l'attuazione. Dieci Regioni italiane hanno già formalizzato le loro Agende Digitali. Dal 2014 al 2020 le Regioni avranno a disposizione 5,7 miliardi di euro da risorse FESR e FSE per attuare le loro Agende Digitali. Le Procedure innovative di procurement pubblico sono poco utilizzate dalla PA italiana: dal 2012 solo 84 procedure di dialogo competitivo, 5 sull'Agenda Digitale. Poco diffusi i Partenariati Pubblico Privati.